Capitolo 40

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Inizio a sudare e Luke pure.
<E si è consegnato alla polizia> continua Louis.

Come?! Ma perchè si sarebbe dovuto consegnare alla polizia?
<Ma che cazz? Perchè si è consegnato?> chiede Luke.

<Perchè è un coglione. Ed ora voidue dovrete andare ad interrogarlo.>dice velocemente.
Io sono spaventata. Insomma lui continua ad uccidere donne ed io...

<Va bene andiamo> dice Luke alzandosi e prendendomi la mano.
Ci dirigiamo nella sala per gli interrogatori e ci sediamo dietro alla scrivania aspettando il tanto atteso J.

<Amore non essere spaventata.> mi dice baciandomi a stampo.
<Ok grazie> mi infonde sicurezza.

Dopo 10 minuti la porta si apre rivelando un agente.
<Il signore è qui> dice facendo passare un uomo incappucciato.

Lo fanno sedere ed escono dalla porta.
Si tira giù il cappuccio e penso che la mia bocca abbia raggiunto il pavimento e quella di Luke anche.

Infatti quest'ultimo ha gli occhi pieni di lacrime.
<Ciao fratellino> dice Jack
<J-jack> balbetta Luke.

<Razza di mongolo cos'hai fatto?! Eh poi guarda che figure di merda mi fai fare davanti a tutti quelli dell'agenzia!>continua Luke battendo i pugni sul tavolo e facendomi fare un balzo per lo spavento.

Io sono andata a cena da un pazzo omicida nonchè fratello del mio ragazzo.
Mi sento male.
Infatti dopo due secondi sento la testa girare e poi il buio.

Apro gli occhi stordita e guardandomi intorno noto che sono nella stessa stanza di prima e luke è piegato su di me.
<Amore ti sei svegliata> dice preoccupato.
Jack intanto se la ride.
Allora non era un sogno.

<Cazzo ti ridi stronzo. È a causa tua se sono in queste condizioni> dico incazzata alzandomi velocemente.
<Modera i termini puttanella. Potrei farti quello che ho fatto alle altre ragazze.> dice sorridendo in modo malefico.

Mi vengono i brividi dio.
<Iniziamo l'interrogatorio che è meglio và> dico sedendomi al mio posto.
<Solo..perchè?!> chiedo volendo arrivare subito al punto.

<Semplice...per provare il piacere di uccidere. È una cosa liberatoria sai? Dovresti provare bambola> dice ridendo.
Ma che cazzo ha sempre da ridere?!

<Bene. E....> andiamo avanti con altre domande per un'ora.

1 ora dopo.

<Bene Jack Hemmings sei condannato a 55 anni di galera. Addio> gli diciamo uscendo dalla porta.
Luke è a terra.

Va beh ha ragione a stare cosi. Insomma se mio fratello facesse quello che Jack ha fatto non so come mi sentirei.
<Amore ora andiamo a casa e ci coccoliamo ok?> dico dolcemente.
Lui annuisce soltanto e dopo avermi preso la mano usciamo.

Tutti escono curiosi dai loro uffici e Luke tiene la testa bassa un pó per la vergogna e un pó per la tristezza.
Non sopporto questi sguardi quindi mi giro e urlo sorprendendo Luke:

<AVETE ROTTO UN QUARTO DI MINCHIA. CHE CAZZO AVETE DA GUARDARE?! FATEVI I CAZZI VOSTRI CHE CAMPATE CENT'ANNI!> dico al limite della sopportazione. Anzi urlo proprio.

Entriamo nell'ascensore e Luke sussurra un grazie appena udibile.
Guido io fino a casa nostra e lo faccio sdraiare sul divano ed inizio ad accarezzarlo.
Lo amo tanto.

<Ti amo Luke> dico appoggiando la testa sulla sua.
<Anche io Mer> e mi bacia.

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The police officer [L.H.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora