ANABELLE'S POV
Finalmente l'ultimo anno di liceo sta terminando. Ho già preparato il mio esame. A Maggio ci saranno gli esami;devo dire che sono un po' agitata. Non sono una ragazza secchiona però studio quanto basta. I professori mi apprezzano tutti e i miei voti non sono dei peggiori. A scuola il problema non è questo,nemmeno per gli amici o per la reputazione,perché gli amici non mi mancano e sono molto apprezzata dagli altri alunni. Ma il problema è questa ragazza,Cameron Dallas. Io e Cameron ci conosciamo 13 anni,ma dal primo liceo in poi qualcosa cambiò. Non mi salutata a più,non mi chiamava più,non mi considerava più. Per settimane sono stata malissimo,stava nella mia camera a piangere,tanto che mia mamma chiamo' una psicologa per vedere che problemi avessi. Ma il mio unico problema era lui. Negli ultimi anni lui veniva a casa mia e mi picchiava. Mia mamma mi diceva sempre cose mi fosse successo,ma io rispondevo che ero caduta,oppure che mi sono fatta male per casa. Cose assolutamente non vere. Era Cameron che mi provocava tutto questo dolore,tutti questi lividi e tutte queste ferite.
Adesso nella mia solita aula di biologia e seguire la lezione. La professoressa è una grande palla,infatti io sto chattando con la mia compagna di banco,nonché mia migliore amica,Kristen. Io e Kristen ci conosciamo da 13 anni come Cameron. Noi tre da piccoli eravamo inseparabili. Anche lei ha sofferto molto quando Cameron ci abbandonò,sì perché ci ha abbandonate. Per noi Cameron era come il fratello maggiore che ci proteggeva da tutti.
Però lei al contrario mio suocero questa fase. Purtroppo tutti e tre andiamo in classe uguali,quindi ogni mattina devo stare con gli occhi puntati di Cameron.
Finite le cinque ore strazianti di scuola,mi dirigo al parcheggio ed entro nella mia Jeep.
Entro a casa e come al solito mia mamma non c'è. Mia mamma lavora per il sindaco di Chino Hills quindi spesso è fuori per tutto il giorno. Vado in cucina per prendere un succo è noto un bigliettino sul tavolo:Tesoro ci vediamo stasera,ti voglio bene
Mamma.x
Come al solito. Vado in camera e decido di mettermi la mia solita tuta grigia. Scendo sul divano è noto che Cameron è in ritardo. Di solito mi picchia verso le 4:00 del pomeriggio,e oggi sono le 4:30. Come non detto! Ha appena bussato alla porta. Pronta come ogni pomeriggio,vado ad aprire. Appena apro non posso credere ai miei occhi. Un Cameron sanguinante davanti a me. È pieno di lividi,ferite e sangue. Lui sa quanto mi dà fastidio il sangue.
-Oh mio dio Cameron cosa è successo-dissi mentre lo aiutai ad entrare in casa. Fortunatamente mia mamma non c'è a casa.
-Non posso dirtelo-disse balbettando per il troppo dolore.
-Dobbiamo pulire queste ferite,togli la maglietta-dissi. Lo aiutai a togliere la maglietta e notai un sacco di ferite. Devo confessare:ho avuto sempre una cotta per Cameron. Secondo me lo ha capito pure lui. Vado in bagno e riempo una bacinella d'acqua. Prendo un asciugamano e il disinfettante.
Scendo sul divano e vedo Cameron guardarmi per tutto il tempo.
-Perché sei così con me?-chiese mentre gli pulivo le ferite.
-Così come!-chiesi a mia volta.
-Ti prendi cura di me,nonostante io ti faccia quello che ti faccia-mentre dice questa frase abbassa lo sguardo.
-Cameron tu resterai sempre una persona importante per me ricordalo-dissi.
Una volta disinfettato tutte le sue ferite,gli diedi un bicchiere d'acqua.
-Mi spieghi chi ti ha fatto tutto ciò?-chiesi.
-È il momento che tu scopra la verità-di quale verità stava parlando? Cosa mi nasconde? O meglio cosa mi ha nascosta per tutto questo tempo?
-Che verità?-chiesi.
-Mi prometti non mi interromperai?-disse. Annui solamente.
-Allora ricordi tuo padre no? Quando se ne andò era perché faceva parte di un circolo di scambio droga molto conosciuto qui. Tuo padre vendeva droga e certe volte comprava. Tua mamma lo cacciò di casa perché c'eri tu e non voleva per te un padre così. Tu crescesti e come vedi io mi sono allontanato da te-si avvicinò verso di me prendendomi le mani-io mi sentivo morto senza di te,e anche senza Kristen,ma specialmente senza di te. Tua mamma mi chiese un favore:"Prenditi cura di mi figlia,mia marito deve sapere che soffre,così non la viene a cercare" così io già capii cosa voleva da me,io accettai. Ogni qual volta di picchiavo io picchiavo me stesso. Lo facevo per far vedere a tuo padre che tu soffrivi che finalmente i suoi uomini ti trovarono. Oggi pomeriggio dopo scuola,avevo organizzato un piano con tua madre,cioè quello di farmi massacrare da loro e poi chiamare al polizia,e così fu,infatti tuo padre e i suoi uomini sono in galera-disse.
Avevo le lacrime agli occhi. Come poteva mia madre nascondermi una cosa del genere? E poi farmi picchiare dal ragazzo che amo? Che essere orribile può fare una cosa del genere?
-Anabelle per favore parla-mi pregò lui.
-Cosa cazzo devo dire? Mi hai picchiato per 3 fottutissimi anni,ogni santo pomeriggio. Per un uomo che mi vuole vedere soffrire? Mi fate schifo tu e mia madre. Siete delle persone orribili. E tu,tu,sei una merda. Sono stata mesi a piangere e a non uscire di casa ero colpa tua,adesso ecco perché mia mamma faceva così,perché era lei che ha organizzato tutto-dissi urlando.
-Anabelle noi lo abbiamo fatto per te-disse anche lui alzando la voce.
-Per me? Mi pigli in giro? Picchiare una ragazza di 17 anni dal suo migliore amico,non è una cosa fatta per me-dissi urlando ancora.
-Anabelle per favore calmati-disse.
-Non mi calmo un cazzo-presi fiato-adesso per favore esci da casa mia e non farti vedere mai più-dissi cacciandolo fuori casa. Sbattei la porta così forte,che si ruppe il quadro accanto alla porta.
Adesso so cosa fare...Belli de mamma. Ho pubblicato questo nuovo libro. Questo è solo un assaggio. Mi raccomando leggete e commentate.
Passate anche a leggere l'altro mio libro,So All Began con Harry Styles.
Vi mando un grosso bacio
-G👼🏻
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My Nightmare ||Cameron Dallas
RandomCiao a tutti sono Anabelle rose,ho 17 anni e presto finirò l'ultimo anno di liceo. Sono entusiasta. La mia vita fino ad ora è andata nel verso giusto,ma qualcosa o meglio qualcuno la stravolgerà per sempre,si tratta del mio incubo,Cameron Dallas.