ANABELLE'S POV
Finalmente presi la mia decisione. Devo abbandonare questa città,queste persone orribili. Mi hanno completamente distrutto la vita. Non lascerò ne lettere ne indizi,me ne andrò senza una meta. Così salii in camera e riempii la mia valigia con tutti i vestiti.
Presi anche alcune medicine e i trucchi.
Erano le 6:00pm così decisi di andare all'aeroporto;fortunatamente ho alcuni soldi messi da parte. Molto probabilmente andrò dai miei zii,loro sì che mi capiranno.CAMERON'S POV
Era il momento che Anabelle scoprisse la verità. Mentre le raccontavo questo non potevo fare almeno di guardare quel suo bel vidimo pieno di lacrime oppure rovinato per causa mia. Lo dovevo fare per proteggerla. Quando mi butto' letteralmente fuori da casa sua,sentii le sue urla e rompere qualcosa contro il muro. Domani vedrò cosa potere fare per farmi perdonare,e dirle che tutto questo l'ho fatto per lei. Quando la picchiavo io mi sentivo un mostro,sono un mostro. Io la amo. Sì esatto io la amo. È sempre stata colei che mi aiutava nei momenti brutti,specialmente quando i miei genitori mi lasciarono. Mi aiutava sempre,soprattutto quando andavo a casa sua pieno di ferite,come oggi. Io l'ho sempre amata e protetta,ma evidentemente lei non lo sapeva e non lo vuole capire.ANABELLE'S POV
Finalmente arrivai all'aeroporto. Decisi di andare a Miami dagli zii. Così fatto il check-in,mi accomodai sulle sedie dell'aeroporto in attesa della partenza. L'aereo dovrebbe partire alle 8:00pm,quindi ho ancora due ore qui,potrei fare un pisolino. Così misi le cuffie all'orecchie e iniziai ad ascoltare "Good For You" di Selena Gomez. Questa canzone è stupenda e mi rispecchia molto. Mi misi più comoda e dopo 5 minuti caddi in un sonno profondo.
Fui svegliata da un donna che mi chiedeva quale volo avessi.
-Signorina sveglia,il volo per Miami parte fra 5 minuti-disse l'hostess. Mi affrettai a prendere la valigia e lo zainetto,e andai verso l'aereo.Una volta dentro,andai nel mio posto,e fortunatamente non avevo nessuno accanto,tranne quando ero persa nei miei pensieri,un ragazzo mi tocco' la spalla. Era niente male. Aveva gli occhi verdi e i capelli neri. Era molto bello.
-Ciao-disse a me.
-Ciao-risposi.
-Come ti chiami?-chiese. Sembravo bambini di tre anni pronti a conoscersi.
-Sono Anabelle,tu sei?-chiesi a mia volta.
-Io sono Jack,piacere-rispose.
Dopo aver parlato del più e del meno,anche lui era diretto a Miami. Devo dire che è molto simpatico.
-Allora ci vediamo Anabelle-disse mentre prendevamo i bagagli.
-Certamente-risposi.
-Magari potresti darmi il tuo numero così ci vediamo qualche volta-chiese imbarazzato.
-Certo,ecco a te-gli porsi il bigliettino con il mio numero.
-A presto-disse dandomi un bacio sulla guancia,e non posso evitare di non arrossire.
-A preso Jack-dissi.
Così entrambi ci allontanammo.
Presi un taxi e dissi all'autista la via dei miei zii.Dopo 20 minuti arrivai finalmente li.
La casa era enorme come me la ricordavo.
Bussai e mia zia rispose.
-Chi è?-chiese.
-Zia sono Anabelle-risposi.
-Anabelle?-chiese titubante.
-Si zia apri per favore-così dopo un secondo aprì. Entrai e mia zia mi venne incontro.
-Anabelle,tesoro mio,fatti abbracciare-disse stritolandoti tra le sue braccia.
-Zia non respiro più-dissi cercando di respirare.
-Quanto mi sei mancata-disse staccandosi.
-Anche tu-sorrisi.
-Zio dov'è?-chiesi.
-È al lavoro-rispose-come mai questa visita?-chiese.
-Lunga storia zia-disse. Lei è la sorella di mia mamma,ed è come una sorella per me,essendo piuttosto giovane.
-Si tratta di tuo padre vero?-mi conosceva troppo bene.
-Esatto-risposi abbassando il capo.
-Tua madre ti ha raccontato tutto?-chiese. Come faceva a sapere tutto?
-Come fai a saperlo?-chiesi quasi arrabbiata.
-Tua mamma mi ha raccontato tutto,io non volevo che facesse una cosa del genere,ma lei non volle sapere ragione-rispose.
-Zia sono senza parole-dissi piangendo.
-Shh piccola,tranquilla adesso ci sono io qui-disse abbracciandomi e accarezzandomi la testa.
-Come ha potuto farmi un cosa tanto crudele? E farmi picchiare dal mio migliore amico nonché ragazzo che amo?-dissi piangendo.
-Tesoro neanche io ho parole,e niente può giustificare questo comportamento-mi dette ragione mia zia-adesso vai nella camera degli ospiti e ti salgo una tazza di the-concluse.
-Grazie di tutto zia-risposi iniziando a salire le scale. La camera degli ospiti è sempre la stessa. Un letto matrimoniale al centro,un piccolo armadio,un comodino e una poltrona bianca.
Posai la mia valigia e sentii mia zia salire le scale.
-Zia ti creo per caso disturbo?-chiesi.
-Stai scherzando spero?-disse-non mi dai alcun tipo di fastidio,anzi mi sei mancata tantissimo e non vedo l'ora di passare tutto questo tempo con te-concluse.
-Anche io zia-dissi. Poggiò il the sul comodino e iniziammo a parlare del più e del meno. Decisi di spegnere il telefono per evitare a mia mamma,a Cameron e a Kristen di rintracciarmi.
-Zia tu non devi dire niente a nessuno,chiaro?-dissi.
-Certo tesoro,tutto per te-rispose.Bellidemamma,piaciuto il capitolo? Cosa succederà a Anabelle? E Cameron come la prederà questa sua scomparsa?
Lo scoprirete leggendo la mia storia.
-G❣
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My Nightmare ||Cameron Dallas
RandomCiao a tutti sono Anabelle rose,ho 17 anni e presto finirò l'ultimo anno di liceo. Sono entusiasta. La mia vita fino ad ora è andata nel verso giusto,ma qualcosa o meglio qualcuno la stravolgerà per sempre,si tratta del mio incubo,Cameron Dallas.