Rivelazione

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Dopo giorni vissuti di poco e nulla decisi che non potevo andare avanti così è presi le mie poche cose e mi diressi verso quello che speravo fosse un nuovo inizio, nemmeno io so dove. Arrivai a un paesino e cercai un posto dove stare e un lavoro. Avevo deciso che per un po' non avrei avuto a che fare con i mostri, demoni e i cacciatori. Ero stanca, non avrei mai voluto tornare da Dean e Sam, non avrei mai voluto interessarmi alle faccende dei demoni. E io che volevo della pace nella mia vita.... Che utopia. Trovai un lavoro, non so come, dato che ero praticamente sparita da mesi, ma ne trovai uno a un mini market..... Se mi vedesse mia madre, lei che sperava in una figlia avvocato. A proposito, mia madre. Dov'era? Era preoccupata? Stava bene? Aveva denunciato la mia scomparsa? Tutte queste e tante altre domande mi assalirono e la chiamai, con quei pochi soldi che mi erano rimasti sul telefono. Però mentre chiamavo mi era sotto un dubbio: io il telefono l'ho sempre tenuto con me, allora perché non mi ha chiamata?  In quel preciso istante risponde Crowly. Quel figlio di puttana! Deve solo provare a toccare un solo capello di mia madre, dopo perderà oltre che la testa anche il pene, parola mia. Dopo averlo insultato e minacciato  per un minuto abbondante mi disse che non avrebbe toccato la "mia mammina" se gli avessi detto dov'era Sam. Strano, il suo preferito è Dean..... Gli dico che non lo so e che se voleva un aiuto non avrebbe dovuto mandare dei demoni al bunker per tentare di uccidermi, lui rispose che non aveva mandato nessun demone.... La cosa mi preoccupava abbastanza, ma ero sicura che fossero demoni, anche se non avevo visto bene gli occhi e non mi ero accorta se accoltellando qualcuno fosse uscita la solita luce che esce quando uccidi un demone. Ero nel panico. Crowly disse che ci avrebbe pensato lui e di chiamarlo appena i ragazzi mi avessero contattata e chiuse la telefonata. Ero nel terrore più totale: se non erano demoni, cosa cavolo erano quei cosi????

 I giorni andarono avanti lenti e monotoni, ma quella ripetitività mi aiutò a dimenticare lentamente i demoni, i fratelli Winchester e Crowly tanto che ora erano un ricordo vago e fumoso, ma ovviamente non poteva durare a lungo, data la mia fortuna. Infatti, una sera al mini market arriva poco di meno che Sam. Mi mancava, ma speravo che non mi riconoscesse e invece lo vedo avvicinarsi  con gli occhi pieni di gioia.

Non so cosa mi sia preso in quel momento, ma saltai dall' altra parte del bancone e gli corsi in contro. In quell' abbraccio mi dimenticai di tutto quanto, della mia vita monotona, dei vari problemi che mi perseguitavano e scoppiai a piangere. Sam mi strinse a se finché non smisi di sfogarmi e poi, guardandomi negli occhi mi chiese come cavolo fossi riuscita a rimanere viva e io gli spiegai tutto ciò che mi era accaduto mentre mi toglievo il grembiule e ce ne andammo da quel schifoso minimarket pieno di cibi ormai andati a male.



PARTE DELLA SCRITTRICE: chiedo umilmente venia se non ci sono stata per tutto questo tempo, non so come chiedere scusa, ma spero che questo capitolo possa farmi perdonare i mesi di assenza. Perdonatemi ancora 

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 23, 2016 ⏰

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La ragazza che era stata possedutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora