Capitolo 1

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"Si dice che il cuore sia un organo involontario, perchè non siamo in grado di controllarlo come avviene con gli altri muscoli. E' ironico però, il modo in cui gli altri riescano a maneggiarlo molto meglio di chi lo custodisce dentro di sé dalla nascita, non trovate? Ed è un mistero, il motivo per cui si sente questo bisogno di affidare un pezzo del nostro organismo a qualcun altro."

Blaine era disteso sotto le coperte, la pancia adagiata al materasso e il cuscino premuto contro la nuca, in particolare in prossimità delle orecchie per evitare di origliare ulteriori suoni, provenienti dalla stanza affianco alla sua. Non gli sarebbe importato così tanto che a suo fratello Cooper piacesse passare nottate intere in compagnia di belle donne, se non avessero condiviso lo stesso appartamento o perlomeno se le loro camere da letto fossero state abbastanza distanti da garantire la privacy dell'uno e la tranquillità dell'altro. E poco male quando si trattava di ospiti poco rumorose, magari fosse stato così anche quella volta! Sbuffò rigirandosi nel letto e alla fine si alzò a sedere, di scatto accigliato e stufo, chiuse una mano a pugno e fece per bussare contro la parete, adiacente al suo letto, ma proprio in quel momento calò il silenzio più totale, niente più mugolii di soddisfazione, gemiti, parole sporche e soprattutto niente più urla. Era finalmente terminato il momento di idilliaco piacere per entrambi? "Grazie al cielo!" Ora sarebbe arrivato il piacere anche per Blaine, quello del sonno naturalmente. Sistemò il cuscino sotto la testa riccioluta, poi chiuse gli occhi rilassando ogni parte del corpo e cadde quasi istantaneamente in un sonno profondo e privo di sogni.

La mattina dopo, si alzò relativamente presto e dopo aver rifatto il proprio letto, raggiunse la cucina per preparare la colazione.
"Buondì fratellino! Che c'è di buono?" Cooper si sedette scompostamente su una delle sedie causando un rumore fin troppo irritante per i gusti di un Blaine irascibile - a causa delle ore di sonno perdute, che si voltò lentamente nella sua direzione solo per trafiggerlo con un occhiataccia.
"Blaine, hai davvero una brutta cera, hai dormito male?" A volte non riusciva davvero a comprendere se suo fratello maggiore si divertisse a fare del sarcasmo o se fosse realmente imbecille come sembrava.
"Davvero Cooper, dovresti smetterla di portarti a letto, ogni essere pensante che ti capita sotto agli occhi" Afferrò un'arancia dal cesto della frutta e prese a sbucciarla accuratamente prima di iniziare a preparare una spremuta.
"E se proprio devi farlo, fatti ospitare a casa loro una volta tanto" Sentenziò prima di iniziare a bere il liquido arancione e profumato presente nel suo bicchiere, girandosi completamente verso l'altro che lo guardava con un sorriso beffardo sul volto.
"Ma questa è casa mia, se non ti sta bene quello che avviene qui dentro, sai dov'è la porta." Blaine avrebbe voluto ribattere ma Cooper aveva ragione, quella era casa sua, e lui era un ospite esattamente come quelle ragazze da cui suo fratello si faceva intrattenere ogni notte, con l'unica differenza che Blaine, almeno, pagava l'affitto e si preoccupava di sbrigare tutte le faccende domestiche.
Col passare del tempo si stava rendendo conto di quanto fosse stata stupida ed avventata la decisione di andare a vivere da suo fratello, però d'altronde, non poteva permettersi un altro appartamento e questo lo sapevano entrambi. Strinse le labbra, abbassando lo sguardo e incrociò le braccia al petto, aveva bisogno di procurarsi un altro lavoro, uno che gli desse la possibilità di guadagnare abbastanza soldi da permettersi, finalmente, una casa tutta sua.
"Avanti Blaine, potresti divertirti un po' anche tu. Ce ne sono tanti di ragazzi in città, se solo ti decidessi ad uscire una buona volta. Te ne stai sempre chiuso dentro quella stanza, a fare chissà cosa."
Blaine arrossì e si accigliò di nuovo, non amava parlare di quegli argomenti, soprattutto se il suo interlocutore era suo fratello Cooper. Lo vide alzarsi dalla sedia e raggiungere il frigorifero, da cui prese delle uova - finalmente si serviva da solo! Poi si girò nuovamente verso di lui, come se si aspettasse una risposta. Blaine era sempre stato un ragazzo molto solare e spensierato, ma spesso si precludeva la possibilità di condividere i suoi interessi e le sue passioni con altri, per paura che la gente lo giudicasse però era conscio che ciò, oltre a tenerlo al sicuro dalla cattiveria della natura umana, lo costringeva anche ad una profonda solitudine e ad una conseguente infelicità.
"Cos'hai in mente?" Si decise a chiedere alla fine, quasi timoroso della risposta che ne sarebbe seguita. Infatti, Cooper fece una smorfia compiaciuta - per nulla rassicurante e gli si avvicinò, cingendogli le spalle con un unico braccio "Tutto ciò che ti serve sapere è che devi farti trovare pronto per le undici e mezzo di stasera, per quanto riguarda il resto, dovrai soltanto affidarti a me"
Blaine deglutì e si limitò a guardarlo con un'espressione stranita, non era sicuro che quella di dare fiducia a suo fratello maggiore fosse una buona idea, e se lo avesse portato in qualche bordello? A lui le donne non interessavano di certo, men che meno le prostitute.
"Cooper..." Quest'ultimo scosse la testa prima ancora che lui potesse terminare la frase, come a fargli intendere che non ammetteva alcun tipo di replica e poi riprese a cucinare le uova, ignorandolo totalmente.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 18, 2016 ⏰

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