"Papà dobbiamo per forza partire a Miami? Io sto bene qui." ribattei per la cinquantesima volta.
Papà non ne voleva sapere di cambiare idea ma doveva pensare anche a me, cosa avrei pensato e se avrei acconsentito. Ma niente, aveva deciso tutto solo, lui e "Il mio lavoro è importante, non posso perdere questa occasione" e bla bla."Allison Reed" mi chiamò con l'intero nome e quando mi chiama così non premette nulla di buono "Non voglio sentire le tue lamentele e ora vai a preparare la tua valigia." mi guardò severo.
"Si signor capitano, all'ordine" sbuffai roteando gli occhi e salendo le scale più veloce possibile.
No. No. No. Non possiamo andarcene da qui. No e ancora no. Non sono pronta a lasciare la mia casa, i miei amici, la mia scuola, il quartiere..cioè tutto questo solo per il suo stupido lavoro. Ma di certo non posso fare nulla quindi mi resta solo di preparare la valigia visto che al brillante genio della casa di mio papà gli è venuta l'idea di partire oggi!! Oggi..oggi.. Vi rendete conto?
-"Aaaaah" strillo buttandomi sopra il letto e soffocando l'urlo nel cuscino.
Non voglio andarmene...penso e qualche lacrima riga il mio viso. Tutto questo ricorda mamma, non posso, non possiamo.
Decido di farmi forza non ho altra scelta di seguire mio padre sfortunatamente.
Vado verso l'armadio e incomincio a prendere tutto il necessario non scordando nulla.-"Mh cosa manca?" dico grattandomi la nuca
Un colpo di genio illumina la mia testa.
-"I libri!!" dico incominciando a correre verso lo scaffale.-"Oddio eccovi tesori, scusatemi se vi ho dimenticati" dissi baciandoli, sono una droga.
Incomincia a posizionare tutto in ordine.
-"Beneeeeee ecco fatto" dico buttandomi sopra il letto dalla stanchezza.
"Papààààà vieni e aiutami a scendere le valigie non ce la facciooo" urlo mentre cerco di tirarle, ma che cazzo ci ho messo? Mattoni?
No Allison ti sei praticamente portata mezza casa, tanto per ricordartelo.
Ed ecco il mio subconscio, doveri finito tesoro?
Stavo frugando fra la tua testa ma vedo che non c'è nulla.
Oh oh oh simpatica
Ooh tesoro grazie lo so.
Cercai di scacciarlo via, che antipatico
Ti sento, tanto per ricordare sai com'è
Zittaaa"Si Allison?" dice mio padre entrando nella mia stanza interrompendo la mia discussione mentalmente.
"Oh finalmente" sbuffo "Devi aiutarmi a portare queste due belle valigie di sotto" dico indicandole.
"Oh Cristo Allison, non ce la fai?" dice prendendole.
"Oh ceeerto sono talmente forte che posso alzarle tutte e due insieme con te sopra" dico seria.
Mio padre scoppia in una risata per poi riprendere a camminare
"Oh si scusami signorina" dice per poi andarsene. Sbuffo talmente forte che probabilmente mi ha sentito perché sento una risata rigorosa.************************************************************
Siamo in aereo da ben due ore.
Ancora non riesco a realizzare il fatto di essere qui, come mi sono fatta abbindolare così facilmente da mio padre? Cristo, lo vorrei strozzare.Prima di partire i miei amici hanno organizzato una festa a dir poco stupenda, ed è stato davvero commuovente.
Oh oh attenzioneeeee Allison Reed stavo per piangereeeee, segnati la data mondo
Zitta tu, stupida
Eiei mi offendi così, ho un cuore eh
Ma sei seria? Zitta e vai via.Dove ero arrivata?
Nella parte in cui stavi per piangere.
Oh si giusto, ma tu ancora qui sei? Ti strozzo.
Oh cara strozzati, ti ricordo che sono te ma una parte molto intelligente!
Oh ma sei uno stress, togliti."Allison" mi richiama mio padre interrompendo una profonda discussione.
"Si?"dico
"Tutto bene? Mi sembri un po' pensierosa"
"Oh si, stavo solo pensando a quello che ho lasciato alle spalle" dico asciutta, guardando fuori dal finestrino.È davvero bello il panorama fuori sembra tutto così piccolo per non parlare di queste stupende nuvole.
"Allison mi dispiace" dice mio padre abbassando la testa.
Oh certo che ti dispiaccia mi hai tolto tutto.
"Tranquillo" dico asciutta guardando sempre fuori, mi rilassa.
"No che non sto tranquillo" sbotta lui "So che non sei felice, lo vedo"
"Oh sei davvero bravo a capire" dico acida
"Allison è davvero importante questo lavoro, e mi dispiace un casino ma ti farai nuovi amici"
"Certo" dico facendo un sorriso nervoso.Quanto mi manca la mia vecchia casa, i miei amici. So che papà ha bisogno di lavoro e di lasciarsi alle spalle i brutti ricordi e anch'io, lo fa anche per me, ma non riesco ad accettare. Quella casa è l'unico modo per ricordarmi e stare vicino a mamma. Ricordi belli o brutti ma pur sempre ricordi.
Regna un grande silenzio mentre nella mia testa riaffiorano bei ricordi. Riesco a sentire le palpebre farsi sempre più pesanti fin quando si chiudono.
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Hope.
FanfictionMi guarda dritto negli occhi e io rimango paralizzata. «Allison...» mi chiama con quella sua voce rauca. «Alan...» lo guardo senza distogliere il mio verde dal suo azzurro profondo. «Io non ti lascerò mai.» poggia la sua fronte nella mia «Promesso...