CHE IL VIAGGIO ABBIA INIZIO

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Ero ancora nel quartier generale della congrega, e gli altri se ne erano già andato da un po'. Stavo pensando a cosa mi aspettava... poche ore prima mi ero offerta volontaria per andare a salvare Grimmild, anche se adesso non riuscivo a capire perché lo avessi fatto. Ho agito di impulso, come al solito, e come al solito sono finita in un casino. Ma adesso era tardi per disperarsi, ora l'unica cosa che potevo fare era mettermi in viaggio. La mia congrega mi aveva lasciato una mappa, un medaglione chiuso da un lucchetto, una scopa volante, e una boccetta con dell'acqua di luna, con cui avrei potuto localizzare un qualsiasi membro della congrega. Il sole stava tramontando quando io uscii dall'edificio, con la scopa volante in mano, e una borsa a tracolla contenente l'acqua di luna, il medaglione, la mappa e il mio libro delle ombre. Mi misi seduta sulla scopa e lei prese il volo alzandosi sempre di più.... sempre più lontano finché il quartier generale non fu che un puntino nell'infinito prato verde che lo circondava. Sembrava che il manico di scopa sapesse esattamente dove andare, e volò ancora più su nell'immenso celo blu... poi guardai davanti a me, e vidi un grande portale luminosissimo e il mio manico di scopa vi butto dentro a capofitto. Capii che cosa era quel portale. Era l'entrata nel secondo mondo, un mondo parallelo al nostro, dove vivono tutte le creature soprannaturali. Ero pronta ha conoscere ogni sorta di creatura, dalle sirene alle ninfe, dai vampiri ai licantropi, dalle fate agli elfi. Vidi ciò che stavo sorvolando, e sembrava una cittadina qualunque, come ce ne sono tante, ma la mia fidata compagna mi stava portando proprio lì. Dopo qualche momento di volo in picchiata il manico di scopa mi fece atterrare. Iniziai a camminare per la cittadina. Era piena di persone, e la luna rischiara le strade poco illuminate. Non guardavo in faccia le persone, ma poi notai un ragazzo che mi passò accanto venendomi a sbattere contro. Quando lui si girò per scusarsi notai che era proprio un bel ragazzo, se non fosse stato per i canini aguzzi che gli spuntavano dalle labbra. Ero spaventata e quando lui si accorse che ero umana fece una faccia inquietante come se avesse trovato il suo prossimo pasto. Lo guardai a lungo, poi lui, che aveva distolto lo sguardo mi fissò di nuovo con aria interrogativa.
<<Ma tu sei Morgana, giusto?>> mi chiese lui.<<Sì... sono io>>risposi con un fil di voce.
<<Stavo giusto giusto cercando te.>>
Mi disse che il capo dei vampiri mi stava cercando, ed io senza replicare lo seguii, mentre lui mi raccontava cose molto random sui vampiri che io feci finta di ascoltare, ma di cui non ne ne importava nulla.

Spero che il capitolo sia bello... mi rendo conto che non è un granché, ma spero che vi piaccia comunque♥
~Irene♡~

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