Il sonno mi avvolse nel suo candido velo fatto ancora di speranze.
Sono stremata, non ho più la forza di reagire. Sono diventata impassibile ad ogni cosa. Ogni sofferenza diventa parte della mia esistenza. Sto imparando a convivere con l'inquietudine a la solitudine. I miei amici sono quei due topolini che di tanto in tanto sfiorano i miei piedi: non ne ho più paura, anzi, sembrano partecipare alle mie sofferenze, piangono con me. I loro occhietti luccicano nel buio quando sento il bisogno di conforto.
Sto diventando pazza, lo so! Ma è bello essere pazzi, è bello vedere la realtà con gli occhi di un pazzo. Nessuno mi giudicherebbe lì fuori, si limiterebbe a dire " poverina", e io continuerei a farmi i fatti miei, così come continuo a farmeli qui, in questa sudicia cantina che mi ha intrappolata lacerandomi tutto, privandomi della mia vita, privandomi delle cose belle che avevo ottenuto.
Chissà, forse oggi è il giorno del mio compleanno. Forse il mio ventunesimo o ventiduesimo compleanno; non ricordo più neanche questo. A ventidue anni avrei dovuto concludere i miei studi, mi sarei dovuta laureare, sarei dovuta diventare una perfetta professoressa di matematica: una di quelle da urlo, che mettono in riga e a tacere anche le teste calde, che insegnano la loro materia con la vera passione. E invece ora? Ahah, mi ritrovo a fare la pazza incatenata in una squallida cantina. Mi si prospetta un bel futuro.
Piango. Non faccio altro che piangere e agonizzare.Di tanto in tanto do un'occhiata al mio tatuaggio: una splendida farfalla nera tatuata sull'avambraccio destro. Nessuno ha mai compreso la scelta di tatuarmi una farfalla nera, di per se' potrebbe non aver nessun significato particolare. Ma per me significava tanto: una splendida farfalla che si libra dalla calla e attraversa il buio senza esser vista, agisce senza esser vista, si nasconde nel buio della notte ma c'è: è lì, è presente. Ed ogni notte, dopo la morte del mio papà, questa piccola farfalla nera veniva a trovarmi. Ogni notte era lì che vegliava su di me. Ora non viene più, si sarà persa lì fuori, o sarà caduta anche lei nelle grinfie di quella dannata donna che non riesco più a definire madre.
Vorrei porre fine a tutto questo ora.
Un attimo! Io posso porre fine a tutto questo ora.
Inizio ad agitarmi: agito le mani e i piedi. Devo staccare le catene, devo uscire da qui. Devo essere forte e lottare. Devo farcela. Mi dimeno e non penso al dolore atroce, le mani si raggrinziscono, ne perdo sempre più la sensibilità ma sono felice, sorrido. Tra qualche minuto sarò libera! Continuo a dimenarmi.
Il cuore pompa a mille il sangue..lo sento nelle vene, sento la mia forza, non percepisco più il dolore!
Non percepisco più nulla! Abbasso lo sguardo sperando di essermi finalmente liberata da quelle fottute catene ma non è così. Sono solo diventata un mostro di sangue, che continua a scorrere via dai miei polsi e le mie caviglie. Inizio a sentire qualcosa, inizio a sentire il mio corpo ardere, è un dolore atroce che pian piano si affievolisce... inizio a perdere coscienza, le mie membra mi abbandonano e si fanno sempre più leggere. Tutto appare sfocato ma luminoso. Son cosciente di non esser morta, ma è una sensazione bellissima, mi sento libera. Mi sento leggera... vedo il mio corpo scomparire pian piano e sono felice.. Forse mi sto trasformando, forse anche io potrò volare come una farfalla nel buio: ma non ora!
Tutto ciò non può rimanere impunito. Devo vivere! Devo resistere e vendicarmi. Devo vendicare ogni mia sofferenza. Devo farlo per me e per mio padre! Lo farò.
Ora dormo sperando che il sonno non mi accolga eternamente nelle sue braccia, ma cullandomi con la sua dolcezza e imperturbabile serenità mi permetterà di recuperare le forze. Domani sarò libera e andrò via, fuori da questa maledettissima cantina.
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Come una farfalla nera
Misterio / SuspensoSarà difficile spezzare le catene. Sarà difficile evadere. Evadere da tutto ciò. Chi si sarebbe mai aspettato che le persone più care della vita possano col tempo trasformarsi in bestie. E' un mostro ormai, un mostro senza anima. Sono bloccata qui...