Tutto vero

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Guardai l'ora ed erano le 03:30. Quell'incubo sembrava essere durato una vita e com'era possibile che nessuno mi sentisse gridare? Qualcosa non andava; gli incub, come i sogni, non possono essere REALI. Con tutto il mio coraggio scesi le scale e andai in giardino gridando "aiuto", ma niente; la gente era come morta. Andai a casa di Christian, il mio migliore amico.
Suoani il suo campanello. Niente.
Nessuno ti aiuterá piccola.
Quella voce...ancora quella voce...ma questa volta non stavo dormendo, era reale.
Non so come tu abbia fatto a svegliarti da quell'incubo, ma ora non mi scappi.
<Chi cazzo sei!> urlai guardandomi intorno.
Te l'ho detto, il tuo angelo.
<Io non voglio avere angeli come te!! Che è successo alla gente?!>
Stanno dormendo hahaha, loro non ti verranno ad aiutare.
Mi guardai in giro ma non vidi nessuno. Ero spaventata, non volevo perdere contro uno che non esisteva. Qualcosa da dietro mi accarezzò i capelli fino a sentire due mani sui fianchi e un respiro sul collo. Mi girai e vidi lui, il ragazzo con la felpa nera, i jeans rossi e la maschera bianca. Cercai di indietreggiare, ma lui mi teneva stretta dai fianchi.
<Sei ancora più bella vista da vicino> mi disse lui. Io lo guardavo, volevo togliergli quella maschera e vedere chi c'era sotto.
<Togliti la maschera codardo, o hai paura?> dissi io quasi sfidandolo.
Lui si tolse la maschera ed era simile ad ogni ragazzo, solo che aveva l'occhio destro rosso e quello sinistro completamente nero e sotto esso una croce al contrario, pelle chiara e snake bites. Io lo guardai come se mi fossi persa in quegli occhi, quello sguardo. Lui mi guardò e non ebbe più quel sorriso perfido, ma gli occhi di chi avesse visto la Madonna.
<Tu...> mi disse con un tono calmo; allentò la stretta ai fianchi e mi guardò dritta negli occhi.
<Tu non sei come le altre...> mi disse
<C-che vuol dire?..> domandai io ancora un po' spaventata.
<Voglio dire che non riesco a farti fuori, adesso> mi rispose. Che voleva dire? Dopo mi abbracciò dicendomi "i'm red angel, an angel with broken wings" per poi scomparire. Io rimasi immobile, non riuscivo ancora a capire che diavolo era successo; rientrai a casa, cambiai le lenzuola e mi rimisi a letto addormentandomi.
Il giorno dopo, appena sveglia, mi fasciai il polso e cambiai le bende alle cicatrici sul petto e andai a scuola in skate.
<SARA!!> urlò Christian avvicinandosi. Io lo guardai sorridendo e lo salutai con la mano.
<Wo, che hai fatto al polso?> mi domandò
<Mh? Nulla, una piccola caduta dallo skate> risposi mentendo. Magari.
<Hai sentito la novitá?> mi domandó lui.
<Quale novità?> chiesi.
<Un killer in cittá stupra ragazzi e ragazze di ogni etá per poi ucciderli spudoratamente> mi rispose. Avevo già capito di chi si trattasse, ma decisi di non dire nulla. Al suono della campanella entrai a scuola; dopo la giornata di ieri mattina, nella tasca avevo sempre un coltellino svizzero. Andai al mio armadietto e lo aprì: avevo attaccate alcune foto di me e la mia famiglia, io e Christian, io e la mia migliore amica e io col mio cavallo; misi via lo skate e richiusi l'armadietto e vedi un ragazzo dai capelli rossi e le stesse caratteristiche del ragazzo di ieri sera, non ci feci caso e andai per la mia classe, quando il ragazzo mi prese dai fianchi come fece il ragazzo di ieri.
<Che vuoi?> domandai cattiva.
<Parlare tesoro> rispose lui. Finalmente ora mi presento a questa ragazza, che aspetto di conoscere da giorni.
Parlare? Certo come no.
<Beh io non ho niente da dirti> lo allontanai, ma la sua stretta si fece più forte.
<Sara, dai> mi disse sorridendo. Come faceva a sapere chi ero? <Sono Red Angel> a quelle parole mi bloccai...lo avevo anche nella mia scuola...ma ora che ci penso, lo avevo già visto da qualche parte; CERTO, è il ragazzo nuovo, della mia classe...lo avevo anche in classe...ma che voleva da me Red? Perchè non mi lasciava in pace?

Red LoverDove le storie prendono vita. Scoprilo ora