Carpe diem

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Ho sempre pensato che da grande mi sarei sposata, avrei creato una famiglia insieme al ragazzo che mi avrebbe fatto innamorare ma... un passo indietro. Mi chiamo Vanessa, ho quasi 20 anni e da qualche anno ho capito di essere lesbica. Ho scelto di andare all'università di matematica (da pazzi no? Ma è quello che amo fare) per crearmi un futuro e non dipendere più da mia madre; odio dover chiederle soldi. Voglio essere indipendente, studiare, viaggiare, conoscere nuove persone e le loro culture, immaginare che esiste davvero il lieto fine, come nelle favole. Da piccola dicevo ai miei che volevo viaggiare, andare a vivere in qualsiasi altro posto e mi ricordo che ogni volta che dicevo queste cose, papà diventava triste perchè ero, sono e sarò pur sempre la sua piccolina e non voleva che andassi via.
Ho sempre amato giocare a calcio, la mia passione. Mi affascinava il fatto che un oggetto così rotondo potesse attirare la mia attenzione e così, da piccolina, chiedevo a mio cugino di insegnarmi tutto quello che sapesse fare e quello che gli insegnavano a scuola di calcio. Il calcio era la mia felicità. Scendere sotto casa la mattina, l'aria fresca, il sole, l'estate che cominciava ad avvicinarsi, le vacanze, le giornate passate a giocare, ad aiutare papà o mamma, a fare piccole commissioni, il senso di libertà e la voglia di rimanere libera e viva per sempre. Si, era questo quello che volevo. Vivere l'attimo.
Questa è la mia storia.

The Story Of My LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora