Un pallavolista gay

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Questa storia che vi racconterò, è solo il frutto della mia immaginazione, niente di quello che scriverò è vero. Basta con le chiacchiere... ora, comincio a raccontarvi nei minimi particolari, la storia che vi andrò a raccontare.
Ps. la storia verrà raccontata in prima persona e potrà cambiare man mano che la scriverò.

La storia racconta di un ragazzo(ovviamente gay) che dopo tanto tempo, tante delusioni e soprattutto tanta fatica,riesce a trovare il ragazzo perfetto per lui, e non se lo vuole di certo far scappare. Con questo voglio dirvi, che la felicità(secondo il mio punto di vista) non cade dal cielo, ma bisogna lottare per trovarla. Perché la vita è tutta una competizione, come nello sport/lavoro/scuola ecc. Specificato questo posso finalmente comiciare il racconto.


PRIMO GIORNO DELLE SUPERIORI
Le vacanze estive stavano per finire, e questo significa,che tra qualche, giorno sarebbe riniziata la scuola. A me non piace le scuola, anzi a dire il vero la odio, perché con essa dovrò tornare a fare i compiti, studiare,andare a letto presto, quindi in poche parole la mia libertà diminuirà. Ma l'Estate non era ancora finita, e io voglio godermi fino all'ultimo giorno le mie meritate vacanze. Proprio l'ultima settimana della vacanza ho visto un ragazzo molto carino. Avrà avuto più o meno 18 anni, era un ragazzo alto, muscoloso, aveva gli occhi marroni, i capelli rosso fuoco, una bocca carnosa( l'avrei voluto prendere e baciare) e aveva anche un sorriso smagliante. Era da tantissimo tempo che aspettavo un ragazzo così perfetto,esteriormente, perché non ci avevo spiccicato nemmeno una parola( per mancanza di coraggio). Lui stava giocando a calcio con dei suoi amici, e io ogni tanto lo guardavo(a dire il vero lo fissavo proprio), non riuscivo a non guardarlo. Era come se lui fosse del ferro, e i miei occhi fossero una calamita(come paragone fa schifo, me ne rendo conto). Dentro di me mi dicevo" basta smettila di fissarlo", ma non ci riuscivo. Ogni tanto lui mi riguardava, e io facevo finta di guardare altrove(per non fare una figura di m....), ma non è cambiato assolutamente nulla. Di brutte figure con lui ne ho fatte tante, ma la più grande l'ho fatta quando lo fissavo, senza nemmeno sbattere le palpebre(mi facevo paura da solo, lo giuro), e allora lui mi riguardò e si mise e mi sorrise. Allora io stacco subito lo sguardo da lui, e comicio a diventare rosso in faccia(io quando mi vergogno divento rosso in faccia, devo dire che è proprio anti-sgamista), e subito dopo mi butto in mare. A fine giornata me ne torno a casa, e durante il tragitto( stavo giudando la moto) pensavo a lui, sperando di rincontrarlo il giorno dopo, ma non fu così. Infatti il giorno dopo non si fece vedere e io non sapendo cosa fare andai a casa 2 ore prima del coprifuoco(sarei potuto andare benissimo con dei miei amici, ma le persone che volevo erano tutte occupate). Non si fece vedere nemmeno il terzo,il quarto giorno e cosi facendo per tutta la settimana. Ormai le chance di rivederlo erano svanite, e il giorno dopo sarebbe riniziata la scuola, e da li cominciai a deprimermi sul serio. Mancavano meno di ventiquattro ore, e non avevo ancora finito di fare i compiti, che mi avevano assegnato durante le vacanze estive. Allora mi impegnai seriamente, ma non sono riuscito a finirli comunque, e intanto pensavo a qualche scusa da dare ai/alle professori/professoresse, ma non ne ho trovata nemmeno una convincente, e allora l'unico modo era quello di affrontarli e prendermi le mie responsabilitá. La mattina seguente mi svegliai presto, erano le 6:00(non mi ero più abituato ad alsarmi così presto),mi stavo preparando, e alle 7:00 ero pronto. Ho preso la mia moto,e sono andato alla stazione. Parcheggiai la moto e andai ad aspettare il treno,che mi avrebbe portato a Grosseto. Quello sarebbe stato il mio primo giorno alle superiori, e avevo un po' di paura. La scuola in cui mi sono iscritto era il conservatorio,perché a me piace tanto la musica(il mio tipo di musica preferito è il pop). Dopo mezz'ora arrivai a Grosseto, scesi dal treno e poi non sapevo dove andare,quale strada prendere ecc. Quindi chiesi ad un gruppetto di ragazzi/e la strada ler andare a scuola e loro mi dissero che stavano andando proprio lì, e quindi ci andammo insieme. Arrivati a scuola li ringraziai,e andai a cercare la mia classe(da come potete notare, non sono un ragazzo molto socievole).
Dopo circa 10 minuti trovai la mia classe(la scuola è grandissima). Entrai,in ritardo ovviamente (avevo cominciato l'anno bene, direi XD),chiesi scusa alla prof e mi sedetti al primo banco. Ero accanto a una ragazza che mi sembrava familiare, infatti,mi disse che mi aveva accompagnato a scuola, insieme ai suoi amici.

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