Azzurra,la mia nuova amica

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Azzurra è una ragazza molto simpatica,gentile,solare ma anche un po' strana(a me le persone un po' strane mi piacciono, perché significa che non sono uguali alla massa). Lei è di statura media e magra.Ha i capelli lunghi e castani,occhi marroni,lentiggini sul naso e porta gli occhiali. Quella mattina indossava un paio di jeans strappati,una maglietta a maniche lunghe(bianca con delle scritte),e un paio di stivaletti neri. Io e Azzurra andammo d'accordo da subito. Infatti,nelle cinque ore provvisorie(ho scritto provvisorie, perché nel momento in cui ci avrebbero consegnato l'orario definifitivo, staremo a scuola ogni giorno fino alle 15:00, e naturalmente il sabato rimarremo a casa)di scuola, non abbiamo fatto altro che chiacchierare, e per questo i professori/esse ci hanno rimproverato molte volte. Abbiamo parlato di tutto e di più. Io gli ho raccontato subito tutto quello che riguarda la  mia vita,dei miei problemi familiari, ma soprattutto di quel ragazzo che avevo visto al mare,e quindi della mia omosessualità. Lei mi disse, che secondo lei, non era un problema il fatto che io fossi gay. Anzi mi ha detto che secondo lei io avrei dovuto dirlo a mia mamma fin da subito, ma io gli risposi che la situazione era troppo complicata,quindi era meglio non dirli niente. Per cambiare argomento, cominciai a raccontarli di quel giorno, che vidi quel ragazzo al mare. Gli raccontai per filo e per segno le mie figure di m****, e lei si mise a ridere. Dopodiché cominciò a raccontarmi della sua vita. Di lei sapevo che aveva un fratello e una sorella,e  la sua famiglia  l'appoggiava in tutto. Lei praticava ginnastica artistica,ma poi smise e cominciò atletica(che lo pratica tutt'ora). Sapevo anche che a lei piace tanto andare a scuola.Io dopo che mi disse questa cosa ,feci una smorfia come per dire "ma che sei pazza?".Lei se ne accorse, e mi disse che è la stessa faccia,che fanno tutti quelli a cui gli dice questa cosa. Subito dopo suonò la campanella per la terza volta,questo significava che era ricreazione. " Devo andare al bagno" mi disse, e scappò via. Era andata al bagno con una velocità pazzesca. Erano passati cinque minuti, e Azzurra non si era ancora fatta vedere, così decisi di andarla a cercare. Ma siccome,il mio orientamento è pari a zero, mi ero perso tra i corridoi della mia nuova scuola. Sembrava di essere in un labirinto, però molto più complesso. La ricreazione stava per suonare,avevo calcolato il tempo con il mio orologio, e io non sapevo ancora, in quale parte della scuola mi trovavo. Era un posto enorme, pieno di strumenti musicali di ogni tipo(piu o meno ci saranno stati dieci strumenti per ogni tipo)c'erano dei microfoni e c'era anche un piccolo palco con tre scale. Sulla porta c'era scritto non entrare, ma ormai era troppo tardi.Rimango rapito dalla bellezza di quelli strumenti(dentro di me pensavo a quando cominceremo a suonare uno strumento), ma ora no avevo tempo per pensare,perchè tra pochissimo sarebbe suonata la campanella, e quindi dovevo tornare in classe. Non volevo andarmene, ma l'indomani a ricreazione ci avrei portato(se l'avessi ritrovato)anche Azzurra. Esco dalla stanza e cerco di trovare la strada per tornare nella mia classe. Fortunatamente incontrai una bidella, e gli chiesi dove era la classe 1° B,e lei mi disse di andare dritto,girare a destra dopodiché dovevo girare nuovamente a sinistra,e la mia classe si trovava in fondo al corridoio. Da lontano vedevo Azzurra,che stava chiacchierando con una ragazza della nostra classe(non mi ricordavo il suo nome). "Dove eri finito" mi chiese Azzurra. "Visto che non tornavi più, avevo pensato di venirti a cercare, ma mi ero perso"le risposi io. "Scusa,ma in bagno c'era una fila, che non finiva più" disse Azzurra. "Tranquilla" gli risposi io. Subito dopo suonò la campanelle,quindi dovevamo rientrare in classe. Nelle due ore successive,non abbiamo fatto praticamente niente. Io ascoltavo la musica, e Azzurra parlava con la ragazza,che ci stava parlando anche a ricreazione. Quella ragazza si chiamava Sophia. Lei è di origine albanese(lo disse lei quando si presentò alla classe), e questo è tutto quello che so di lei(per ora). Per fortuna,l'ultime due ore passarono alla svelta. Appena usciti da scuola salutai Azzurra, e mi andai verso la stazione(quella volta,stranamente, ero riuscuto a trovarla,senza chiederlo alla gente). Arrivato alla stazione,vidi l'orari dei treni,e dopo mezz'ora sarebbe arrivato un treno,che mi avrebbe portato alla stazione di Follonica. Arrivai a Follonica, presi la moto e guidai fino a casa."Come è andato il primo giorno?"disse mia mamma "Tutto apposto"gli risposi io. "Ricordati che domani resto tutto il giorno a Grosseto, perché ho il primo allenamento di Pallavolo" e me ne andai in camera mia.

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