La sveglia suonó interrompendo i miei dolci sogni.
La spensi e mi ricoprii fino al naso. Tornando nel mondo dei sogni. "Catriiin sono le 9:00 tra 2 ore abbiamo il volo, ti vuoi muovere?".
Ecco il richiamo di mio padre, un uomo d'affari, di bell aspetto. Magro, slanciato, vestito sempre a modo, capelli sempre perfetti, profumo rigorosamente di Chanel. Peccato che non era sempre presente nella mia vita. Lavorava molto e a causa di ciò molte volte stava fuori casa per giorni. Nonostante tutto non mi ha mai fatto mancare niente, gli abbracci, le coccole, le carezze, l'insegnamento e lo sguardo pieno d'amore e d'orgoglio nei miei confronti li ho sempre visti e sentiti. Si è sempre fatto in quattro per me e mia madre e sia lei che io gliene siamo grate.
Decisi di alzarmi dal letto o avrei fatto perdere il volo a tutti e questo viaggio lo stiamo organizzando da anni.
Controllai se avevo messo tutto in valigia.
Andai in bagno, mi legai i capelli in una crocchia disordinata e mi feci una doccia veloce. Mi lavai i denti, mi truccai e mi vestii. In meno di un'ora avevo già finito tutto. Tornai in stanza. Misi il beauty in valigia, presi i biglietti e li misi nella mia borsa. Diedi una veloce sistemata al letto e andai giù a dare il buongiorno ai miei genitori presi dagli ultimi preparativi.
Afferrai una mela, lasciai la valigia vicino a quelle dei miei genitori. Mi sedetti sul tavolo e osservai i miei genitori che tra una corsa e l'altra si lasciavano dei baci.
Erano una coppia così bella, chissà se anche io un giorno avrò una famiglia così.
Come figlia non mi ritengo tanto male, di pochi problemi, a scuola ho una buona media, sono abbastanza ubbidiente ed educata. Scesi dal tavolo e andai a dare una mano a mio padre a caricare la macchina.
Salimmo in macchina e andammo all'aeroporto, fortunatamente distava solo 10 minuti in macchina.
Arrivammo e dopo aver fatto il Chek-in c'imbarcammo.
Spensi il cellulare, lo posai dentro la mia borsa e tirai fuori il mio mp3. Il panorama era davvero bellissimo, si vedeva il mare che sbrilluccicava, passavamo spesso in mezzo a delle nuvole che portavano alla mente dei ricordi di quando ero bambina: Ricordo che ogni volta che vedevo una nuvola volevo salirci e addormentarmi su di essa. Ammiccai un sorriso a questo pensiero .
[...]
Il viaggio duró meno del previsto.
Finalmente eravamo a Miami. Non potevo crederci. Una volta recuperate le valige e usciti
dall'aereoporto, Chiamammo un taxi per portarci al nostro albergo.
Non potevo smettere di guardare fuori dal finestrino e indicare ogni cosa.
Giunti all' albergo andammo nella hall e ci diedero la chiave della stanza con un deplian con le varie feste organizzate per i giovani della mia età.
Appena arrivati in stanza sistemammo le nostre cose e iniziai a leggere questo depilan per vedere se c'era qualche festa non troppo esagerata.Spazio autrice:
Come vi sembra il primo capitolo?
Aggiorno ogni 2 settimane, se riesco anche prima.
Un bacione
Manu_v_e✨
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Il mio piccolo grande miracolo
RandomDue ragazzi. Una vacanza. Una festa. Uno sguardo. 800km.