PROLOGO

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Mi sedetti sull'unica poltrona rossa, all'angolo fra i libri gialli e i nuovi Best sellers.
Presi un libro qualunque ,il primo che avevo sotto mano,lo portai davanti a me e aprii una pagina a caso ,
non ero lì per leggere.
Guardai al di sopra della copertina e lo vidi,intento a conversare con i clienti ,a dare consigli e a fare quello in cui era bravo,vendere.
Indossava un gilet grigio sopra una camicia bianca e pantaloni grigi,ovviamente coordinati con il suo gilet.Evidentemente era una persona molto ordinata ,precisa ,dedita a scegliere i suoi abiti con cura.
Mi immaginai la sua routine mattutina,sveglia alle 7 ,piano piano si alza ,non ha furia ,va allo specchio davanti al letto,si guarda un attimo si passa una mano fra i suoi folti riccioli castani e si volta in direzione della sedia .
Là si trovano i suoi abiti ,perfettamente scelti il giorno prima ,si avvicina e prende i pantaloni di tessuto leggero ,poi la camicia e infine il suo immancabile gilet .
Scende le scale a chiocciola che portano alla cucina e li inizia a prepararsi una tazza di caffè ,in seguito si siede vicino alla finestra ed inizia a bere ,leggendo il giornale o magari qualche libro classico,come Doyle.
Un'inizio davvero niente male.
Ma questo è solo frutto della mia mente ,una mente alla quale piace viaggiare ,creare realtà parallele .
Ma tornando a me ,sono sempre seduta su quella poltrona intenta ad osservare, come farebbe un cacciatore con la sua preda ,silenziosamente e in modo accurato.
Purtroppo non sono un cacciatore ,lui mi ha visto.
Sono nei guai ,lui ora sa che io lo stavo osservando .
Si avvicina ,con lo sguardo fisso sul mio,mi sento male ,cosa faccio?
Chinai lo sguardo sulle pagine ,non sapevo nemmeno cosa stavo leggendo ,un brivido mi percorse tutto il corpo,mi sentivo stranamente in soggezione.
Il mio cuore iniziò a battere velocemente e sentivo affluire il sangue dalle gote verso le orecchie ,mi sentivo lievemente rossa e forse ciò era un eufemismo.
Si fermò davanti a me e non potevo far finta di non averlo visto ,percepivo la sua presenza e vedevo le sue scarpe laccate di nero.
Mi costrinsi a guardalo negli occhi e in quel momento tutto si fermò.Non mi accorsi dei bambini che correvano nei corridoi ,che stringevano la mano delle loro mamme per avere un libro ,non sentivo nemmeno l'odore di carta o i vari profumi che alleviavano nell'aria .Non vedevo più nulla ,a parte lui ,i miei sensi si erano acquietati erano dormienti ,perfino la mia lingua che non riesce a stare un attimo zitta si addormentò all'improvviso facendomi diventare una povera stolta inebriata dalla sua vista .
-Non puoi leggere qua -mi disse
Aveva una voce profonda e gentile.
-so io dove vorrei leggere ,ma non lo dissi
Continuai a guardalo con le dita della mano destra tra le pagine e l'altra che reggeva il bordo sinistro del libro,adagiai il libro sulle mie gambe e dissi:
-Non sto leggendo ,può sembrare strano perché ho in mano un libro per lo più aperto, ma non stavo leggendo, stavo cercando quella parola ,quella frase che mi portasse a scegliere questo libro ,ma poi mi sono distratta .
-Che libro è ? Forse potrei aiutarti. -
Porgendo la mano in direzione del libro e guardandomi mi sorrise.
Completamente spaesata non riuscivo a capire cosa dovessi fare ,una sola parola mi sopraggiunse ,PANICO.
In primo luogo non sapevo che libro avevo in mano ,non ero lì per comprare e questo si era capito .
Secondo perché mi stavo porgendo la mano ?Per me ?
Ah giusto ,voleva vedere il libro .
Diedi una sbirciata alla copertina e glielo porsi
-La donna in bianco di Wilkie Collins-
-Conosco questo libro ,se ti piacciono i gialli dovresti leggerlo ,fu il primo che scrisse questo genere ,viene ricordato come il padre del romanzo poliziesco . -
Mi guardò con un uno strano luccichio negli occhi e un immancabile sorriso
-Amo i gialli ,mi piace molto lo scrittore delle avventure di Sherlock Holmes - balbettai con le guance in fiamme .
-Allora dovresti propio leggerlo ,sono sicuro che ti possa piacere .
Gli sorrisi e lui mi porse nuovamente il libro, mi congedò con un sorriso allegro .
Mi alzai e lo guardai mentre andava in soccorso di qualche lettore in cerca di una nuova avventura .
Non era niente male nemmeno da dietro e la mia mente iniziò a divagare ma fui reattiva a fermarmi e a considerare il fatto che ero in piedi come un ebete ,con l'aria strasognante e che la gente iniziava a guardarmi .
Così andati alla cassa dove ad accoglermi non c'era lui ma una ragazza dai capelli corti .
Uscì sorridente con in mano un nuovo compagno di viaggi e un bellissimo ricordo.
Così ebbe inizio la mia avventura .

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