L'INCONTRO

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CAPITOLO UNO

È' già mattina ,il sole penetrata tra le fessure del terrazzo e irradia i suoi raggi nel corridoio della mia camera .
Finalmente dopo tanti giorni di pioggia c'è il sole ,il cielo è limpido senza nemmeno una nuvola e l'aria è fresca .
Non sono una persona mattiniera ,amo il caldo del piumone a fiori ,il profumo della mia stanza e i libri che ne fanno da cornice .
Ma mi devo pur alzare ,come diceva mia nonna ,si dormirà da morti ,non aveva tutti i torti .
Eccomi qua ,20 anni appena compiuti seduta nel letto chiedendomi se oggi sarà una giornata diversa o uguale a tutte le altre.
Siamo intrappolati nella monotonia e certe volte nemmeno ce ne rendiamo conto .Odio le giornate tutte uguali, sveglia, colazione ,vestirsi e studiare ,questo non è vivere , e' solo un illusione .
Ma lasciamo perdere le divagazioni mattutine ,sapete alla mente piace sognare e immaginare tante storie diverse e la cosa interessante è che lo fa in una frazione di secondo .Sorprendente .
Decisi di alzarmi e fare qualcosa di diverso ,qualcosa che spezzi la routine .
Scalino dopo scalino ,la mia veste bianca fluttuava illuminata dal sole e i mie piedi percepivano la frescura delle scale.Sono 20 anni che mi trovo qua ,a casa dei miei genitori.
Quando ero piccola non mi svegliavo mai da sola ,mia madre con estrema delicatezza entrava in camera ,la porta sbatteva ,sempre dolcemente ,contro la parete e mia madre entrava come una zebra , che scappa dal suo predatore verso l unica via D' uscita ,la finestra.
Apriva quella finestra come se fosse questione di vita e di morte e produceva un suono che giungeva alle mie orecchie come un pugno in faccia .
Voi pensate che la dolce sveglia fosse finita ,ma vi sbagliate .
Perché non era soddisfatta finché non pronunciava il mio nome ,clarissa.
Dico pronunciava per non dire peggio ,la sua tonalità di voce era degna di un soprano ma grazie al cielo non lo era .
Dopo varie intonazioni del mio nome mi alzavo .
Poi ti chiedono perché sei sempre musona ,beh evidentemente non avevano una dolce sveglia come la mia .

Ma a parte questo tratto comune a tutte le madri ,la mamma rimanere sempre la mamma,un mix tra dolcezza e antipatia ,tra l'essere un'amica e una consigliera .Penso sia difficile essere sani di mente quando si è madri ,hanno tante responsabilità e soprattutto devono gestire se stesse ma anche noi,esseri lunatici,pazzi,che pretendono la ragione in ogni campo ,anche dove non la possiedono .Ma siamo essere umani ,volubili.

Cosa stavo dicendo ? Ah sì che mi chiamò Clarissa e stavo scendendo le scale .
Mi dirigo in cucina e cerco di capire cosa devo mangiare ,nonostante faccia la stessa colazione tutti i giorni mi sento intontita.Mi dico che è mattina per non dare la colpa a me stessa .
Ecco,la caffettiera la mia salvezza ,inizio a fare i soliti movimenti che ormai sono diventati così meccanici che potrei eseguirli anche ad occhi chiusi.
Mi siedo al tavolo e apro il giornale con il calore della tazza nell'altra mano.
L'inizio di una monotonia o l'inizio di qualcosa di nuovo ,non lo so ancora.
Ma il fatto che sia una bella giornata fa pendere l'ago verso qualcosa di positivo .
Decisi che dovevo andare da qualche parte,alzarmi e fare qualcosa .
Prima di tutto mi devo vestire ,questa mise non è per nulla adatta .
Mi venne subito in mente un colore ,verde e la parola ,abito.
Ecco cosa avrei indossato.
Corsi in camera e ci mancò così tanto che non conobbi meglio gli scalini di casa mia .
Mi vestii e decisi che i capelli li avrei lasciati sciolti e liberi ,un filo di trucco giusto per non sembrare uno zombie .
Ero pronta per partire .
Chiusi la porta di casa e salii sulla bici,misi le cuffie e inizia ad ascoltare un gruppo ,scoperto per caso su YouTube ,thepianoguys.
La loro musica mi fa sentire più leggera ,mi fa vivere una storia mentre io vivo la mia .
Alberi ,case ,torrenti ,ponti mi passano accanto come un dolce fluire,l'aria mi scompiglia i capelli ,mi solleva l'abito e mi fa andare più veloce.
La mia città è piccola ,circondata da mura ,le cui pietre parlano di quello che hanno visto vissuto,è una città magica ,peccato per i suoi abitanti .
Non voglio essere critica ma è la verità .
Se mi permettete, la maggior parte di loro ,si sentono un Divinità scesa sulla terra,pronta a giudicare e a farti la radiografia per controllare se anche te sei uguale a loro .
Perché se non sei fatto con la stampino,se non rispetti i canoni che la società ti impone non sei nessuno.
Ma che vadano al diavolo,la vita è bella perché è varia e sono felice di essere diversa da quelle bambole.
Eccomi qua fra le stradine ,circondata da loro che ti osservano come se fossi un cibo prelibato.Ma guardate altrove ,sono umana come voi !
Troppo presa dai miei pensieri non vidi cosa avevo davanti ,una buca.
In quella frazione di volo ,pensai solo DANNAZIONE ,TUTTE A ME !
-Ah che male ,cavolo- Dissi toccandomi il labbro e sentì il sapore amaro del sangue.
A parte il labbro ,sentivo doloranti le mani ,le braccia e le ginocchia,ma per fortuna non mi si erano rotte le calze.
Mentre mi massaggiavo il labbro e cercavo di togliere il sangue ,vidi un ragazzo che stava venendo nella mia direzione.
Ti prego ,fa che non venga qua ,non sono in condizioni adatte ,sembro una mendicante.
Sono seduta per terra ,capelli appena usciti da un frullatore ,condizioni del viso ,peggio di stamani .Non puoi venire qua ,te ne prego.
Ma lui venne qua ,come da manuale .
Si inginocchiò e mi chiese:"signorina ,va tutto bene ?"
"No non va tutto bene ,mi fa male il labbro" dissi e sentii che un goccia di sangue mi stava colando dal labbro. Stato ottimale : pessimo .
Mi pulii la goccia come un rude barbaro e rimpiansi di averlo fatto.
Lui rise del mio gesto e mi aiutò ad alzarmi .
"Vieni dentro il mio negozio ,cosi puoi disinfettare il labbro .
Presi la sua mano e sentii subito un brivido ,che come una scossa elettrica mi percorse il braccio e giunse al cervello.Paralizzò momentaneamente le mie capacità di camminare ,difatti quando mi alzai ,caddi di nuovo ,ma stavolta su qualcosa di morbido,lui.
Aveva un odore misto a deodorante e il profumo della carta,non sembra un ragazzo che ama i profumi .
Balbettai un scusa e lui mi disse che non faceva niente,ed entrammo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 25, 2016 ⏰

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