Mattino

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Mia madre entrò come al solito, spalancando la finestra, fuori pioveva a dirotto, mi disse "alzati" in un modo così freddo... Non mi aveva nemmeno guardata..
Si, anche per mia madre non valevo niente, ero solo un peso, e di certo non vedeva l'ora che crescessi ancora un po per poter buttarmi fuori casa.
Preparava la colazione solo per lei, per me nulla, poi si truccava e usciva al lavoro, ero di nuovo sola...
Non facevo mai colazione, tanto a che serviva? Raramente avevo fame, mi alzai e dopo esseremi lavata un po mi infilai una delle due felpe che avevo, l'unico paio di leggins che avevo, e l'unico paio di scarpe che avevo ovvero delle superstar ormai distrutte.
Mia madre... Non mi ha mai voluto bene.. Ne prima ne ora, anzi, dopo quello che è successo è diventata una stronza, lei girava con vestiti da centinaia di euro e con la BMW da non so quanto, io.. Ero ridotta ad una stracciona ormai, non avevo nulla.
Ma non potevo dirmenticarmi che uno schifo di persona come mi sentivo non merita niente, talvolta nemmeno mi pettinavo per far ancor piu schifo, era giusto...
Quella mattina mi sentivo ancora peggio del solito, ero così tanto stufa di me e di tutto.
Quella mattina mentre stavo nel bus salirono dei ragazzi che conoscevo, li invidiavo, quanto erano belli, fighi... Loro ce l'avevano con me.
Non c'era piu posto ed ovviamente cosa avrebbero fatto allora? Sono venuti da me, la merda della scuola, uno di loro, Micheal, mi disse: "Alzati e lasciami il posto, muoviti!" io li guardai e stetti ferma... Dovevo alzarmi subito, non so cosa passò per la mia testa di cazzo ma gli dissi un quasi sussurrato "noh.."
Micheal non aspettò un istante di più... Che stupida ero stata, lo meritavo, mi prese per i capelli e per la giacca e dopo avermi tirata su dal sedile mi fece cadere sul pavimento dello stretto corridoio.. Poi prese la mia cartella e me la scaraventò addosso sulla schiena mentre stavo stesa per terra.. Era tutto bagnato e sporco, io ero tutta sporca.
Loro ridevano, tutti ridevano, ridevano di questa orribile e disgraziata creatura, di me.
Non mi mossi piu, restai li raggomitolata per terra finchè non arrivammo a scuola, grosse lacrime scendevano dai miei occhi... Faceva così male, nessuno lo poteva capire.
Erano tutti contro di me, e facevano bene... Ma io non ce la facevo più.

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