1. L'incontro

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É venerdí. Ci sono le prove libere. Mi sveglio di malavoglia alle sette e vado sotto la doccia. Adoro farla, e sentire l'acqua che scorre sulla mia pelle. Arrivo al circuito perfettamente in orario, arrivo al Medical Centre dove prendo un caffé con la mia collega, Jennifer. Ci troviamo in Belgio, ma ogni membro dello staff viene da una parte diversa del mondo. Io sono inglese, Jennifer viene dal Canada; il capo infermiere, Matteo, é milanese.
Dobbiamo venire qua quando ci sono le corse. Dopo possiamo andare dove ci pare, io per esempio torno all'università di Londra, dove studio.

~

Sono le quattro del pomeriggio e nessuno si é fatto male. Sono da sola in questa specie d'ospedale, tutti gli altri sono andati via. Certe volte mi chiedo perché ci sono sempre io a pulire e non tutti gli altri.
Mentre sto per chiudere le porte, arriva un ragazzo. Biondo, abbastanza alto. Indossa una maglietta con una scritta della Red Bull: suppongo sia un pilota. Ha un occhio nero e diversi graffi sulla faccia e sulle braccia, e gli sanguina il labbro.

"Ehi!! Aspetta!!" corre verso di me, attirando non poco la mia attenzione.
"Mi dica, come la posso aiutare?" gli dico. A guardarlo sembra che abbia la mia stessa età, ma qui bisogna essere molto educati. Anche se abbiamo finito di lavorare.
"Ehm... non é che mi puoi dare un cerotto?"
"Ce ne abbiamo... ma non credo che un cerotto solo possa bastare. Se vuole venire dentro la posso visitare."
"Va bene. Sebastian, Sebastian Vettel" mi dice allungandomi la mano destra.
"Kelly, Kelly Edwards".

~

Si siede sul lettino, accendo la luce e comincio ad esaminare le ferite.
"Signor Vettel, come ha fatto a farsi male in questo modo?" I segni non erano molto profondi, ma erano tanti.
"Discussioni tra piloti" mi risponde.
"Mi sembra che in questo caso la discussione sia degenerata..."
"Forse sì. Comunque non é colpa mia, ma di un certo spagnolo chiamato Fernando Alonso. Lo conosci?"
Ho visto ogni singola gara di Formula 1 dal 1999, ti pare che non lo conosco? Avrei voluto dirglielo, ma come lo faceva a sapere? E poi bisogna mantenere un livello di formalità molto alto.
"Si, lo conosco. Da quanto mi risulta non ha ferite gravi. Gliele disinfetto e può andare via" lo guardo e mi sorride. Che sorriso...
"E il labbro?"
"Del ghiaccio sarà più che sufficiente, signore"
"Per favore, chiamami Sebastian. Non mi piace il 'signor Vettel'. "
"Va bene, Sebastian".
Mi allontano da lui per prendere il disinfettante e il ghiaccio istantaneo.

Spazio autrice:
CIAO!!!! Questa é la mia fanfiction su Sebastian Vettel, spero vi piaccia!!!! Vi premetto che non sarà molto lunga, ma credo che sarà comunque interessante da leggere.
Bacioni,
~♡and☆

Il traditore /Sebastian VettelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora