Quella luce accecante mi ha 'costretto' a chiudere gli occhi, e attorno a me sentivo delle voci. Erano più che altro urla disperate, che ripetevano la parola 'no' in continuazione.
E poi niente, silenzio assoluto. I miei pensieri producevano l'eco nella mia testa, dopo poco tempo quell'eco era diventato insopportabile. Ho aperto gli occhi quasi involontariamente, e ho subito visto la stessa luce accecante di prima, ma dopo qualche minuto la mia vista ha cominciato a migliorare e ho realizzato che quella luce accecante era in realtà prodotta da alcune luci al neon. Mi sono guardata intorno: ero in una stanza, stesa su un letto, da sola. Alla mia sinistra c'era un monitor che segnava i miei parametri vitali. Alla mia destra c'era un comodino con un foglio di carta e il mio telefono.
Dopo questa perlustrazione, ho guardato il soffitto per un tempo indefinibile, senza pensare a niente. Ho cercato di alzarmi, ma un dolore alla testa mi ha costretto a distendermi di nuovo. In quel momento mi sono resa conto che la mia testa era fasciata, il mio braccio sinistro era ingessato e la mia pelle era occupata da numerosi graffi. Non potevo fare a meno di chiedermi come avessi potuto procurarmi tutto ciò. Io ero a casa mia, e stavo aprendo la finestra in camera mia... Come può essere possibile una cosa del genere?
I miei pensieri sono stati interrotti da un'infermiera che é entrata nella mia stanza ed è subito uscita, suppongo per chiamare un medico. Lui mi ha spiegato tutto: sono stata investita da un'auto 3 settimane fa e ho perso tanto sangue. Recentemente ho avuto un arresto cardiaco. Non potevo credere a quello che mi é era successo: il tirocino con Katelynn e la corsa sotto la pioggia con Sebastian non sono mai avvenuti?
Dopo la visita prendo quel pezzo di carta sopra il comodino, che in realtà é una lettera per me. Comincio a leggere.Londra, 17 giugno 2012
Mia cara Kelly,
sarei al settimo cielo se tu leggessi questa lettera, perché questo vorrebbe dire che ti sei svegliata. Non sono il tipo che scrive lettere d'amore alla sua amata, il massimo che ti ho scritto é stato quel bigliettino con quel paio d'orecchini che ti ho regalato per il compleanno 3 anni fa. Nonostante questo, ho dovuto scriverti una lettera per cercare di essere vicino a te, in qualche modo.
Non sono vicino a te in questo momento, non ti posso dare conforto, e non sai quanto questa cosa mi dispiaccia.
Stasera devo partire per andare a Valencia per il Gran Premio d'Europa, e dopo la gara passerò la seguente settimana e mezza a Milton Keynes per sviluppare la macchina, non avrò un solo secondo per venire a trovarti. Dopo il GP di Silverstone passerò ogni secondo con te: credimi, é l'unica cosa che voglio in questo momento.
Entrambi stiamo soffrendo: tu stai soffrendo un dolore fisico, io un dolore dell'anima. Entrambi soffriamo per la stessa cosa, anche se in modi diversi. La differenza più grande é che tu puoi sentirti meglio con un determinato tipo di medicine, io no. L'unica medicina che può curare il mio dolore é il tuo risveglio, ma questo non é ancora successo. A dire il vero, non é quella l'unica medicina: uno dei tuoi meravigliosi sorrisi sarebbe sufficiente.
Solo adesso capisco quanto ti ho fatto soffrire in questi anni: il mio coma ad Ibiza, la nostra rottura in Belgio, il rapimento in cui sei stata inguistamente coinvolta... Solo ora capisco tutte le brutte esperienze che hai passato a causa mia, e ti chiedo scusa, non smetterò mai di farlo per quanto ti ho trattato male.
Rinuncerei ai miei campionati vinti e alla mia vita stessa vita per te, ricordalo.
Non ho scritto una lettera fantastica, sono saltato da un'argomento all'altro leggermente a caso, ma spero che tu sia riuscita a capire qualcosa.
Ti amo,
SebastianNon ho parole per quello che mi ha scritto. Mi scende una lacrima a pensare a quello che ho appena letto. Prendo il telefono, vado nella rubrica e lo chiamo.
Sebastian's POV:
Il telefono squilla. Il numero di Kelly compare sullo schermo. Perché Katelynn mi chiama da lì? Mi ha sempre chiamato con il suo... Lascio da parte queste domande e rispondo."Pronto Katelynn"
"Katelynn? Perché mai dovrebbe chiamarti?"
Non può essere lei...
"Kelly?" Spero non abbia notato il tremolio della mia voce, Kelly o Katelynn che sia.
"Si, sono io" A quel punto faccio un sorriso a 32 denti. La malinconia e la disperazione dell'ultimo mese sono state subito cancellate.
"Sebastian, tutto bene?" Sto per rispondere si, ma non lo dico perchè solo adesso mi rendo conto che sto piangendo.
"Si, tutto bene... Ma sono troppo contento che tu stia bene"
Dopo qualche secondo di silenzio, Kelly mi fa una domanda.
"Sebastian, che giorno é oggi? Me lo sono dimenticata"
"Oggi é il 3 luglio"
"Buon compleanno, allora. Ti voglio tanto bene"
"Anch'io".
STAI LEGGENDO
Il traditore /Sebastian Vettel
FanficKelly é una ragazza inglese, studia medicina e per questo motivo va una volta all'anno a Spa-Francorchamps, dove lavora nel Medical Centre del circuito, nel caso un pilota faccia un incidente. Un giorno arriva Sebastian, giovane pilota della Toro Ro...