Caro diario,ti scrivo ancora....... Oggi il professor Brown non ha smesso di farmi domande inerenti al mio libro. Volevo sprofondare. Tutti mi guardavano e ridevano, ma io ho placato il tutto con sguardi minacciosi. Tra la folla una che odio in assoluto è Alexandra Sanchez. Si crede la diva delle scuola, ma in realtá è soltanto un'oca ignorante. Ma torniamo alle questioni importanti. Oggi ero normalmente seduta al mio solito posto, in mensa, riguardando per l'ennessima volta il giornale, quando vedo Alexandra che mi guardava con un espressione "Come puó essere possibile?" , allora mi giro e trovo alla mia sinistra proprio lui, John Parker. Ad Alexandra piaceva e il fatto che si fosse seduto accanto a me mi diede come un senso di superioritá peró piaceva anche a Mandy..... Lui mi disse «Ciao»,io in imbarazzo «Ehm...Ciao», «Sei in imbarazzo?», «Direi....» , «E ti starai chiedendo perchè io ti stia parlando», «Esatto», «Per quello» ed indicó il giornale sul tavolo. Di fretta e furia lo misi in cartella e dissi « Non so di cosa stai parlando», «Mi credi talmente stupido? Il giornale che hai appena tolto dal tavolo», «È un comune giornale giornaliero», «Già fanno ancora i giornali del 2010 giusto?», «Ho capito di cosa parli, ma perchè?», «Voglio sapere ció che vuoi sapere tu», «Per quale motivo?», «Perchè ha recato danni particolari alla mia famiglia», «Che genere?», «Questioni private», «Beh allora non posso fidarmi», «Ti prego», «No», «Ha quasi ucciso mia sorella», mi guardó con quei suoi occhioni blu, si vedeva sofferenza, gli credevo. Instintivamente lo abbracciai, non sapevo perchè l'avevo fatto, non mi piaceva o almeno credevo, per compassione, certo per compassione. Lui ricambió l'abbraccio. Dissi «Mi fido», «Bene», «Vieni da me verso le 18:00, qui non è sicuro per parlarne», «Va bene», «Perfetto». Di solito sono fredda con tutti, chissá perchè con lui mi sono subito sciolta, mi avrá fatto pena. Quando è venuto a casa mia, l'ho fatto accomodare. Abbiamo iniziato a guardare il giornale. Mi disse «Sono davvero stupito», «Non sai quanto io», «Ma non solo per il fatto in sè, ma anche perchè a te ha dato il giornale», «Non capisco,cosa vuoi dire?», «Di questi giornali ne è rimasto uno solo, questo», «E allora?», «Allora qualcosa non quadra, qualche mese fa andai allo stesso negozio per lo stesso motivo e la nonnina mi disse che non potevo averlo», «Quella signora con il camice rosa?», «Esattamente», «Okay mi sto spaventando, perchè proprio a me? Insomma sono una ragazze come le altre», «Forse no, forse non sei come le altre, forse qualcuno sta aspettando te», «Quel qualcuno intendi...?», «Sì, proprio lui», «Beh, in ogni caso perchè me?», «Questo non lo so, forse qualcuno vuole che sia tu a scoprire tutto, forse non è neanche lui», «Sto rabbrividendo, vuoi dei biscotti?», «Okay». Così andammo in cucina, non c'era nessuno in casa, ne i miei genitori ne mio fratello. Dissi «Uh...mamma prima di andarsene ha comprato i miei preferiti». Li magiammo. Dissi «Ti piacciono?», «Ottimi», «Maddie guarda lì», ed indicó il coperchio dei biscotti. C'era un bigliettino con scritto "H.M., H.S.,M.M.". Dissi «Mio Dio, chi puó essere mai stato?», «Quando se ne è andata tua madre ? », «Una settimana fa», «Tuo fratello di solito compra cibo?», «No e questi neanche gli piacciono», «Ieri c'erano questi biscotti?», «No», «Allora li deve aver comprati qualcuno lasciandoti una sorpresa», «Non ci voglio credere, ma poi cosa stanno a significare queste lettere?», «Okay ragioniamo, H.M non ne ho idea, poi dove hai detto che sarebbe la prossima tappa?», «Houston Street», «Ecco H.S», «No.... e M.M, Madison Morgan», «Giá, ma chi potrebbe mai essere H.M? Chris no... e quindi?»,«Non lo so, è troppo strano», «Qualcuno ti sta aspettando», «Ma chi è quel qualcuno?», «Non lo so,e non è Chris», «Mi sa che non dobbiamo cercare lui», «Anche», «Ancora non riesco a realizzare, insomma me?», «Non si sa il perchè, ma a quanto pare lui o lei cerca te e noi cerchiamo lui o lei», «C'é una soluzione», «Houston Street».
