The Past Is Past

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The Past Is Past.

Bisbigli.

Ogni volta che passavo per i corridoi di quell'odiata scuola i bisbigli mi seguivano fra le file di armadietti, nei bagni fino ad insidiarsi fra le classi.

Tutti avevano qualcosa da commentare, chi sul mio aspetto, chi sui miei piercing, ma la maggior parte era riservata all'essere stata la migliore amica di una cantante di fama internazionale.

 Interessante no? No, non lo era per niente.

 Nessuno sapeva cosa avevo passato, cosa voleva dire perdere giorno per giorno la speranza sul fatto che non l'avrei più avuta al mio fianco. La sua normalità era stata cancellata dalla sua voce, aveva raggiunto gli apici del successo cantando, era riconosciuta in tutto il mondo la mia Cher. 

Oh, ma chi la davo a bere! Lei non era più la mia Cher da tre anni, e per lei sarei rimasta solo un ricordo felice e ben vissuto. Perchè se da una parte era conosciuta da tutti dall'altra aveva dovuto dire addio a chi la sosteneva fin da quando aveva 5 anni. Aveva detto addio a me.

Non davo la colpa a lei del mio cambiamento, lei non mi aveva cambiato, mi aveva semplicemente aperto gli occhi. E nonostante cercassi in tutti i modi di allontanare tutti da me e di costruirmi una corazza di indifferenza, i bisbigli derisori mi perseguitavano ancora. Bastava solo la mia presenza e si scatenavano esclamazioni del tipo: "Ehi quella non Rose, la ex migliore amica di Cher Lloyd?" oppure "Oddio sta arrivando Rose.".

 Le persone potevano essere estremamente superficiali, potevano mettere in secondo piano il loro buon senso per dare sfogo alla loro cattiveria senza rendersene conto. Era quello che facevano inconsciamente: mi ricordavano ogni fottuto giorno della mia vita la mancanza di una persona di fondamentale importanza nella mia vita. Per quei corridoi i fantasmi dei passato giocavano a nascondino sbucando nei posti meno indesiderati e dando sfogo al flusso di ricordi incontrollati.

Nei bagni: "Cazzo è rimasta solo una sigaretta nel pacchetto."

 "Un tiro a testa allora."

In palestra: "Scommetti che riesco a colpire Chelsea in pieno volto."

"Ok ci sto! 20 dollari, più cena pagata al Mcdonald's se vinco."

"Idem se vinco io." E alla fine ero io quella a ritrovarmi con svuotato il portafoglio di 20 dollari e una serata passata a mangiare Happy Meals.

In classe i ricordi si facevano più difficili da scacciare :"Hai fatto i compiti?"

 "No, tu?"

 "Sì."

 "Fammeli copiare."

 "In cambio di...?"

 "Dai non fare la stronza!"

 "Ok, ok. Keep calm and love Cher." ammiccava sempre melodrammatica, e scuotendo i suoi capelli con falsa modestia scenica.

Anche in presidenza, quando le sgridate del preside diventavano troppo noiose lasciavo vagare lo sguardo scontrandomi con quell'arredamento professionale, ricordando i tempi passati.

"Secondo te quanta punizione ci becchiamo per aver messo la colla sulla sedia della Brown?"

 "Bo."

 "Rassicurante..."

 "Già."

"Però se lo meritava."

The Past Is PastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora