Capitolo 2

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Jocelyn e Luke stavano facendo colazione quando Clary si sveglio e li raggiunse.
<<Non vale però, dovevate aspettarmi!>>
<<Scusa tesoro, ma dormivi come un angioletto e non volevamo svegliarti>> in quel periodo Jocelyn era molto dolce con sua figlia e le dava nomignoli come "tesoro", "biscottina", "amoruccio" oppure "pasticcino"; a Clary dava fastidio, ma era da molto che non vedeva sua madre così felice e spensierata, per questo la lasciava fare.
<<Va bene, perdonata>> e con il sorriso sulle labbra si sedette a tavola.
Per colazione c'erano toast e pancetta.
<<Come sta Maia?>> chiese rivolgendosi a Luke
<<Benissimo. Ha iniziato a frequentare Bath ed è da qualche mese che non la vedo triste>> dopo un attimo di silenzio riprese <<Anche se è strano che due componenti del branco si frequentino...>>

Clary stava per rispondere quando guardó l'orologio. Le undici? Come poteva essere così tardi?!
<<Devo scappare!>> disse alzandosi dal tavolo
<<Dove vai, pasticcino?>> intervení Jocelyn
<<Devo andare all'Istituto: devo aiutare Simon a fare non so cosa e, in più, Jace mi deve parlare. Sarei già dovuta essere lì!>>
<<Va bene Clary, vai>>
<<Non fare tardi>> disse Luke; ma Clary era già corsa via lasciando la porta aperta alle sue spalle.

**

<<È una cosa fantastica Jace, congratulazioni!>> disse Alec abbracciandolo. Nella famiglia Lightwood non si assisteva ad un matrimonio da più di trent'anni ormai.
<<Beh...Non gliel'ho ancora chiesto...Non so se accetterà>> si interruppe e rise <<Ma che dico?! Chi non accetterebbe?!>>
Alec non lo sopportava quando faceva quel tipo di battute, ma in quel momento era troppo felice per essere infastidito.
<<Quando glielo chiederai?>>
<<Dovrebbe essere qui a momenti...quindi tra poco>> sorrideva, continuava a sorridere.
<<Perfetto. Però, Jace...ci hai pensato bene, vero? Sposarsi è una grande responsabilità ed è impegnativo rimanere al fianco di una persona per tutta la vita>> abbassò lo sguardo <<Basta guardare i miei genitori....>>
<<So che è difficile, ma so anche che amerò Clary per tutta la vita, e che non mi stancherò mai di quei suoi occhi verdi e di quella sua testa di pietra>>

<<È proprio vero che l'amore ci cambia>> rispose Alec <<Fino all'anno scorso non avresti mai nemmeno lontanamente pensato di passare il resto della vita accanto a una persona. E invece guardati ora: ll Jace di sempre, modesto e coraggioso, ma innamorato di una persona che non è se stesso. Non credevo fosse possibile.>> e lo riabbracció. Questa volta fu un abbraccio lungo, forte, come se volesse dire "io ci sarò sempre per te".

**

Nel frattempo Simon stava aspettando l'arrivo di Clary.
<<Isabelle? Non pensi che Clary sarebbe già dovuta essere qui?>>
<<Sai com'è fatta, si sarà messa a disegnare su una collina...arriverà>>.
Proprio in quell'istante il telefono suonó.
Isabelle rispose e Simon la vide poco a poco diventare terribilmente seria e pallida.

<<Cosa?! Ne sei sicuro?!>> Stava sudando. Pochi secondi dopo riattaccó e prese Simon per un braccio.
<<Cos'è successo? Cosa fai?>>
<<Dobbiamo avvisare Jace, dobbiamo correre!>> urlava, non era in lei. Cos'era successo?.
Correvano per i corridoi dell'istituto in cerca del biondo naturale.
Arrivarono davanti alla porta della camera di Alec, e Isabelle aprì senza bussare. Lui e Jace erano ancora abbracciati.
<<Presto venire! Vestitetevi, dobbiamo andare!>> disse senza fiato
<<Izzy! Calmati ora! Cos'è successo?!>>
<<Jace, Jace. è...Clary>> Stava piangendo <<È successa una tragedia>>.

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