Lily Evans camminava tranquillamente verso la biblioteca con un mucchio di libri in mano, i capelli rosso fuoco erano raccolti in una coda alta, dalla quale sfuggivano alcune ciocche che le andavano a posarsi sulle tempie; quando andò a sbattere contro qualcosa. O più precisamente qualcuno.
Sopra di lei con i capelli corvini sparati in tutte le direzioni,gli occhi che luccicavano e un ghigno in viso, si trovava James Potter che gli tendeva la mano.
Lei lo ignorò e si alzò. Si spazzolò la divisa e incrociò le braccia.
-Cosa ci fai ancora qui, Potter.- disse raccogliendo i libri da terra.
-Evans! Che fortuita coincidenza! Stai andando in biblioteca?- disse James*3 ore prima. Sala comune dei Grifondoro - Stanza maschile.-
-No. No. E ancora no!- gridò Remus.
-Non puoi davvero dire una cosa del genere Ramoso! E poi io non lo farò mai, non cercerò di convicere Lily a farti accompagnare ad Hogsmeade.- disse Remus sbuffando e buttandosi sul letto di Sirius.
-Luna! Dai ti prego.- disse James mettendosi in ginocchio con la faccia da cucciolo.
-Io ho un idea migliore!- esclamò Felpato tutto ad un tratto facendo volare il libro di Trasfigurazione dall'altra parte della stanza.
James si alzò e sorrise, Peter si mise seduto interressato alle parole dell'amico, mentre il nostro povero Remus si mise il cuscino in faccia e sospirò.
-Ieri nella qui in sala comune ero seduto e stavo cercando di rimorchiare una ragazza, quando ho sentito dire a Alice metre parlava con Lily che domani, cioè oggi sarebbero
andate in biblioteca per studiare. Si da in caso però che io, col mio affascinate sorriso, abbia convinto Alice ad uscire insieme a me oggi pomeriggio, così facendo andare Evans da sola in biblioteca. E qui entri in gico tu, Ramoso.- disse sorridendo.
-Felpato, ma se chiedo di uscire in biblioteca o alla partita di Quidditch che cosa cambia?- rispose James con un sopracciglio alzato in aria perplessa.
-O ma tu non gli chiederai un appuntamento.- ghignò Felpato prendendo il mantello dell'invisibilitá.*Ora, corridoio per la biblioteca*
-Certo che sto andando in biblioteca, Potter. Sicuramente non sono scanfatiche come te.- disse sbuffando Lily.
-Veramente quello scansafatiche è Sirius.- rispose prontamente Ramoso aggiustandosi gli occhiali.
-Ti vuoi togliere di mezzo, ora?-
-Veramente, Evans, volevo chiederti se mi potessi dare ripetizioni di Pozioni.-
-Te lo puoi scordare, Potter.- disse accennado un sorriso.
-Evans, sappiamo bene tutti e due che se al prossimo compito di Pozioni prendo un voto basso, sono spacciato! E potrei rovinare anche la mia reputazione da Fantastico giocatore di Quidditch!- rispose scompogliandosi i capelli.
-Va bene ma non devi discutere i miei metodi.- disse Lily superandolo a passo svelto.
James la seguì e dopo un po' senza farsi notare dalla rossa diede un batti cinque all'aria.
Intanto Sirius sogghignava sotto al mantello dell'invisibilitá.***
-Allora, Evans. Questa è la biblioteca.- disse con tono alquanto alto andandosi a sedere ad un tavolo.
-Si, Potter. E di solito in biblioteca si sta zitti.- lo rimproverò Lily facendo un
piccolo sorriso. Cosa che al Malandrino non sfuggì.
Passarono alcune ore tra noiose formule e pesanti silenzi.-Allora Evans, vuoi venire con me questa settimana ad Hogsmeade?- disse James a bassa voce.
-Mi sembrava strano che non me l'avvessi ancora chiesto Potter. E la risposta rimane sempre no.-
-Perché no, Evans?- -Lo sai perché.- disse in risposta.
-Veramente non lo so.- disse James puntando gli occhi sulla pagina del libro.
-Sei uno sbruffone e vai in giro per tutta Hogwarts con che tutte le ragazze che cadono ai tui piedi, facendo con quelle vocette da oche: "Oh James sei così bello!' 'Oh, James sei così intelligente'. Il tuo ego è così grande che la Sala Grande in confronto è minuscola.- disse Lily spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Sei gelosa, Evans?- disse malizioso James.
-Certo che no, Potter.- disse Lily incrociando le braccia al petto.
Senza neanche accorgersene, Lily, si ritrovò a pochi millimetri dal viso di James, e due secondi dopo si ritrovò le sue labbra sulle sue, e dovette costatare che erano morbide, all'inizio si lasciò prendere dal bacio, ma poi la sua vocina interiore si risvegliò facendola rinsavire.
Spinse James il più lontano possibile da sè.
-Piaciuto, Evans?- disse malizioso James.
Lei non disse niente e rimase a fissarlo, per un paio di minuti.
-Terra chiama Lily. Sapevo di essere bello, ma non così tanto.- disse James sorridendo.
In quei minuti, Lily si ritrovò a pensare al pomeriggio trascorso e di quando lui fosse stato gentile anche se alcune volte infilava nel discorso alcune battitine.
Ripensò al bacio e si riscosse.
Si alzò, prese i libri e fece per andarsene, quando ritornò in dietro, afferrò la cravatta oro-rossa del malandrino e lo tirò a sè, dandogli un bacio veloce a stampo.
Ramoso preso alla sprovvista si irrigidii e quando si riscosse tutto era finito.
Lily era già sulla strada dell'uscita della biblioteca, quado si girò di nuovo puntando gli occhi verdi in quelli del corvino.
-Sarebbe bello andare ad Hogsmeade con te, James. Ma non farti strane illussioni.- e poi se ne andò lasciando un James con sorriso a 32 denti.spazioautrice:
Una one-shot Jily senza pretese. Soni stata minacciata di prendermi cruciata da una mia amica (che sta sicuramente leggendo), se non la pubblicavo.
Colgo l'occasione per fare pubblicità a JGiuliar e alla sua storia sui Malandrini: Cronache del 1978. È fantastica! *^* *^*~Arya