Capitolo 4 - The treasure

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-Scott pov's-
Erano già le 8 e 10 e Stiles non era ancora qui a scuola, "magari é malato... O Derek l'ha ucciso ieri sera.." quindi mi avviai verso l'aula per incominciare la lezione.

-Derek pov's-
Erano le otto e mi risvegliai nel bosco "cosa ci faccio qui? Ah si! Mi stavo allenando ieri... E Stiles? Sarà a casa... " mi alzai da terra, mi lisciai i vestiti pulendomi da tutte le foglie secche "tanto ho tempo e Stiles é a scuola" iniziai a correre fiutando il mio stesso odore per poter ritrovare la giacca, dopo dieci minuti vidi una chiazza nera, mi avvicinati e raccolsi il giubbotto di pelle nera da terra, mentre lo mettevo vidi un foglietto bianco uscire dalla tasca e svolazzare fino al suolo. Lo raccolsi e iniziai a leggere:

Caro Derek, probabilmente riconoscerai la mia scrittura o probabilmente no... Solo una cosa devi sapere: il tuo più importante tesoro adesso é mio. Vediamo se riesci a trovarlo.

(∆)

Iniziai a correre verso casa Stilinski, sbattei la porta staccando i cardini e mi precipitai in camera di Stiles, di solito era lui a risolvere questi casi...

<S-stiles? Oh! Nononono! >
Presi il telefono e chiamai Scott

<Pronti chi par- >

<SCOTT!! vieni subito qui o ti apro la gola a morsi >

< dove? >

<A casa di Stiles! porta tutto il branco! Subito! >

<Ma.. >

<ORA!!! >
Buttai il telefono sul letto e mi passai una mano tra i capelli corvini "il mio più grande tesoro... Cos'è? A cosa sono affezionato? A casa mia?"

-Scott pov's-

< McCall! Il telefono! >
Il prof allungò la mano per chiedere il possesso del mio cellulare ma mi alzai e oltrepassandolo presi per la maglia Isaac che urlò dal corridoio

<STIA TRANQUILLO!! >

< dov'è Malia? >

<Cosa? Che te ne frega? >
Isaac divenne subito arrabbiato

< DOV'È MALIA?! >

< aula di scienze >

<Grazie >
Iniziai a correre per i corridoi con Isaac imbronciato alle spalle che mi seguiva e tutti i ragazzi che ci mandavano al quel paese imprecando fino a che non mi fermai di colpo e Isaac mi cadde addosso, restammo così per qualche minuto quando poi lui si alzò e io mi rimisi in piedi

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