[2 months later]
Perrie's pov
Io e le ragazze siamo tornato nello studio di registrazione e stiamo registrando le canzoni del nuovo album e con noi per la prima volta in studio c'è anche Riyadh, che come dicono le ragazze è la nostra mascotte.
Continua a crescere giorno dopo giorno e anche se ha 2 mesi lo considero già il mio ometto.
Saputo della presenza del piccolo Riyadh, Harry ha sfruttato la situazione ed è venuto nello studio anche lui.
"guardate quei due" dice Jesy indicando Harry che strapazza Riyadh mentre noi registriamo,
"uno più dolce dell'altro" commenta Jade,
"povero figlio mio, me lo sta torturando" risi,
"povero davvero ma non solo per Harry" ribatte Leigh,
"secondo voi sarà un bravo papà?" chiede Jade,
"perché questa domanda? non sarai mica incinta?" interviene Jesy,
"ma che dici? lo dicevo tanto per" risponde lei,
"per adesso basta uno" commenta Leigh.
Dopo questa piccola pausa riprendiamo a registrare la canzone: Love me or Leave me.
Per questa canzone ci siamo ispirate alle storie d'amore che finiscono, prendendo un po' spunto dalle nostre storie personali, ma shhhh nessuno sa di questo tranne noi.
Ah, altra sorpresa. In una canzone collaboriamo con uno dei più grandi artisti internazionali: Jason Derulo.
A proposito di storie finite sembra che Liam e Sophia hanno ripreso a frequentarsi dopo aver chiarito e credetimi sono davvero felice per questo, non né potevo più di vedere soffrire due dei miei migliori amici.
"mamma, mi sa che vuole mangiare" Harry entra nella sala registrazione portandomi Riyadh,
"grazie" prendo mio figlio,
"amore sai, dovresti uscire"dice Jade,
"ah si..scusate" esci dalla sala.
Mi metto in un posto più appartato, mi siedo e allatto mio figlio.
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Zayn's pov
"come fate a non accettare questo progetto?" chiedo ai partecipanti alle riunioni,
"è troppo rischioso" risponde uno di loro,
"rischioso? Si tratta solo di iniziare la costruzione di una struttura specializzata" replica Liam che mi ha aiutato a presentare il progetto,
"sentitemi bene, io sono l'Emiro e le decisioni le posso benissimo prendere da solo, ma visto che mi hanno insegnato il rispetto, ho voluto parlarne prima con voi" dico alzandomi dalla poltrona.
Il mio progetto prevede un centro specializzato nel supporto dei bambini ammalati e delle loro famiglie.
Ho pensato di aprirlo dopo aver ricevuto molte richieste e aver parlato con i genitori dei bambini ricoverati negli ospedali della città e parecchi di loro sono costretti a fare avanti e indietro, a lasciare il lavoro per occuparsi dei loro figli.
"possiamo rivederlo" dice un altro,
"rivederlo? state scherzando?" si infuria Liam,
"sapete cosa? voi non avete un briciolo di cuore.... datemi il progetto me la vedo io" prendo il progetto e seguito da Liam abbandoniamo la riunione.
"cosa si fa?" chiede Liam mentre saliamo in macchina,
"andremo da mio nonno" rispondo rieleggendo il progetto,
"dove vi porto?" chiede l'autista,
"al palazzo" rispondo.
[.....]
"Com'è andata?" chiede mio padre,
"una merda" rispondo sbattendo i fascicoli sulla scrivania,
"non hanno accettato" continua Liam sedendosi sul divano,
"com'è?" rimane stupito mio padre.
Vorrei saperlo anch'io, ho lavorato notte e giorno, ultimamente ho perfino trascurato mia moglie e mio figlio per completarlo in tempo e loro lo rifiutano senza darmi un valido motivo.
No cari miei, voi non avete capito bene chi sono io e cosa sono capace di fare.
"mi chiedo con che razza di persone eri costretto a lavorare, ora capisco perché eri limitato nel fare parecchie cose" dico
"non arrenderti Zayn, continua a lottare" mio padre mi da una pacca sulla spalla.
"in che modo?" chiedo portandomi le mani sul viso,
"cambiamenti" risponde mio padre,
"stai dicendo che dovrei fare dei cambiamenti nel personale?" chiedo,
"l'hai detto tu non io" ride,
"sei un genio" gli lascio un bacio sulla fronte,
"hai sempre desiderato che i tuoi amici collaborassero con te... questo è il momento giusto" continua lui,
"Liam, benvenuto a bordo amico" lo abbraccio,
"non ti avrei mai lasciato da solo" replica lui,
"penso che per me si sia fatto tardi" interviene mio padre con una scusa,
"buonanotte ragazzi" ci saluta,
"buonanotte" replichiamo noi poi esce dall'ufficio.
Io e Liam ci mettiamo a telefono e chiamiamo Niall,Louis e Harry che non tardano ad arrivare.
Dopo aver spiegato la situazione ai ragazzi, loro accettano di fare parte della mia nuova squadra e ci mettiamo a lavorare.
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Perrie's pov
Siamo seduti a tavola per la cena, manca solo Zayn che da quando ho capito anche questa sera non si unirà a noi.
In questa settimana è la terza volta che capita, la 10 in due mesi e sinceramente mi dispiace non vederlo con noi.
So quanto ci tiene a questo progetto e quanto si sta impegnando, ma avrebbe bisogno di staccare un po'.
"Io e Riyadh andiamo in camera" dico alzandomi,
"vuoi una mano?" chiede Waliyha,
"no grazie" accenno un sorriso e dopo aver dato la buonanotte, prendo il passeggiano che contiene mio figlio e mi reco verso l'ascensore.
Arriviamo in camera e trovo Zayn seduto su un divanetto nella specie di salottino che legge dei fogli,
"ciao" lo saluto,
"mhh, si ciao" replica non degnandomi di uno sguardo.
Ok non vuole essere disturbato, meglio lasciarlo tranquillo.
Mi sposto vicino a letto, portando con me il passeggino poi prendo il pigiama ed entro in bagno a cambiarmi.
"Perrie" mi chiama Zayn,
"si" rispondo dal bagno,
"fallo smettere" dice riferendosi a Riyadh che sta piangendo.
Esco dal bagno, prendo il bambino e mi distendo a letto.
Sposto la maglia e il reggiseno e porto Riyadh al seno dove si attacca subito e tira il latte.
Resto a coccolare mio figlio fin quando si addormenta, cosi mi alzo e lo metto nella sua culla, gli lascio un bacio e mi avvicino a Zayn,
"Tutto bene?" chiedo riferendomi alla riunione,
"lascia stare" risponde non alzando lo sguardo,
"ok" mi siedo su un altro divanetto restando in silenzio a guardarlo.
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Zayn's pov
"cosa vuoi?" chiedo a mia moglie che si è seduta sul divanetto accanto a quello dove ero seduto io,
"Perrie, ho detto cosa vuoi?" ripeto non avendo ricevuto una risposta la prima volta,
"rispondi cazzo" porto lo sguardo verso di lei e vedo che ha la testa abbassata, non so se sta piangendo cosi mi alzo e vado verso di lei.
Una volta avvicinato, mi accorgo che sta piangendo,
"ehi" mi inginocchio davanti a lei dopo averle lasciato un bacio fra i capelli,
"amore" continuo ma nulla,
"perché ci tratti cosi?" dice con un filo di voce tenendo sempre la testa bassa,
"mi dispiace, non dovevo trattarti in quel modo" rispondo,
"non mi sto riferendo a quello" replica.
Non si sta riferendo a come l'ho trattata poco fa, ma sicuramente al fatto che per via di questo progetto passiamo poco tempo insieme.
"ho capito" si alza, si avvicina a nostro figlio, lo prende e poi si avvicina alla porta,
"dove vai?" mi avvicino a lei,
"andiamo a dormire nella mia vecchia camera cosi non disturbiamo" dice,
"ma voi non disturbate" cerco di accarezzarla ma lei non me lo lascia fare,
"a me sembra il contrario" ribatte aprendo la porta,
"Perrie" la chiamo,
"buonanotte Zayn" esce dalla stanza portando con se nostro figlio.
Cazzo, cazzo, cazzo... ci mancava solo questo.
Odio vedere piangere mia moglie, odio vederla soffrire ma più di tutto odio litigare con lei.
So che dovrei andare da lei e chiarire tutto ma se vado li peggioro le cose, mi ha chiaramente fatto capire che vuole stare da sola e io farò come lei ha chiesto, anche se ho voglia di andare li, buttare la porta della camera a terra, prendere lei e nostro figlio e portarli qui, l'unico posto in cui dovrebbero stare.
Dovrei proteggerli ma invece scappano da me.
Che bel padre e marito che sono... mi faccio pena da solo.