capitolo 1

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Sono le ore 07:00 di una fredda mattinata di novembre,maledetta sveglia che suona ogni mattina puntuale,neanche il tempo di farla suonare che già sono in ritardo,mi faccio una doccia veloce,mi vesto,mi trucco e,maledizione,sono le 8,corro verso la scuola ed entro,alla prima ora ho fisica,dato il mio ritardo la professoressa mi guarda malissimo ma decide di non prendere nessun provvedimento. Prendo posto vicino alla mia migliore amica,Margherita.

-"Sempre in ritardo tu,eh?mai che entri in orario,prima o poi arriveranno le conseguenze!"mi dice,

Sbuffo sonoramente e rispondo -"scusa mammina ma ora segui la lezione".

Le cinque ore passano molto lentamente,il quarto liceo scientifico non è mai facile specialmente con 5 fratelli che non ti fanno mai studiare.

Torno a casa e trovo mamma che cucina i miei piatti preferiti,risotto alla milanese e cotoletta,nel frattempo Giulia,la mia sorellina minore di 3 mesi comincia a strillare,la prendo in braccio e comincio a cullarla,il suo visino dolce piano piano comincia a calmarsi e la pace torna a prevalere in casa.

Pranziamo tutti insieme ed Enrico,il mio fratello maggiore che ha 20 anni ci annuncia che dopo tanti dubbi e combattimenti si è iscritto alla facoltà di medicina per inseguire il suo sogno di diventare medico.

Finito di pranzare mamma ci dice

-"Oggi non mi sento bene,voi dovete andare a prendere Simona e Marco dalla scuola elementare e Deborah dall'asilo"

Io decido di andare a prendere Deborah,di 3 anni ed Enrico va a prendere con la maccnina Simona e Marco di 6 e 9 anni.

Alle ore 15 usciamo di casa insieme lasciandoci dietro mamma mentre lava i piatti e papà che culla la piccola Giulia.

Prendo Deborah dalla sua classe e torno a casa,comincio a studiare verso le 16 e fino alle 19 non distolgo un attimo lo sguardo dai libri ma alle 19 mi chiama Margherita

-"Hei Auro ti va se usciamo un po'?tanto domani non interroga nessun prof"

-"Vabbene Meg,ci vediamo tra mezz'ora in piazza"

-"okey,a dopo."

Chiudo il telefono, mi preparo e vado da mamma per avvisarla che sto per uscire.

-"Ma' vedi che sto uscendo con Margherita,non torno molto tardi"

-"Senti Au potresti portarti uno dei tuoi fratelli?Enrico ha detto che porta con sé Marco,tu potresti portarti Deborah?"

-"no mamma,Deborah è una teppista al massimo preparo Giulia e porto lei,le hai dato il latte?"

-"si,ha mangiato,sicura di essere in grado di portarla con te?"

-"ma si ma',ora la vado a preparare"

Chiamo Meg e la avviso che farò ritardo e lei tutta felice dice che mi raggiunge a casa.

Preparo Giulia e la vesto molto calda dato il freddo che fa,appena finisco di metterla nella culletta e sul passeggino citofona Meg,prendo l'ascensore ed esco.

Saluto Meg e cominciamo a camminare verso la piazza,non c'è molta gente,ci sediamo ad un bar e ordiniamo due spritz. -"Au,ma a noi due mai qualcuno che ci fila!"

-"Vabbe Meg,arriverà quello giusto"

Mentre dico questa frase entrano nel bar due ragazzi,uno biondo e l'altro moro con i capelli ricci,ridono,il loro sorriso è una cosa stupenda.

Appena entrano io e Meg ci guardiamo con sguardo d'intesa ma a rompere questo bel momento è Giulia che comincia a strillare,sceglie proprio i momenti adatti,nel frattempo mi alzo e la prendo in braccio,i miei occhi incrociano per un momento gli occhi del ragazzo moro ed è subito magia.

Una Perla Da Guerra Fredda.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora