Capitolo 8

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quando sento dei rumori , mi alzo dal letto e noto un ombra vicino alla finestra, squadrandola meglio noto che è James mi avvicino e la vado ad aprire:

io: Che ci fai qui a quest ora?!

James:mi sento in colpa per essermene andato all'improvviso e...

io:e?

James:non smetto di pensarti

io:oh..

James:che dici mi fai entrare o mi fai restare qui fuori a gelare?

io:oh, si entra, ma fai piano

James si  siede sul letto ed io mi siedo sulla poltroncina

io:che hai?

James: okay, rispondo alla tua domanda..

io:quale?

James:quella dei miei genitori

io:non sei obbligato

James:voglio farlo

io:okay, come vuoi ...

James:" avevo 15 anni, era estate e passai la giornata al mare con i miei amici, si fecero le 20:00 e tornai a casa, aprii la porta e trovai tutto in disordine , vasi rotti, cassetti a terra , vetri rotti, quando notai una pistola a terra nel corridoio, iniziai a urlare mamma!papà! due , tre , la quarta volta sentii dei rumori provenienti dal piano di sopra, corsi su e vidi la finestra spalancata e i miei genitori a terra , sentii una macchina sfrecciare via , chiamai subito la polizia e l'ambulanza , piangevo piangevo e piangevo , mamma e papà davano pochi segni di vita , quando mi accorsi che avevano entrambi una ferita sul fianco sinistro , chiesi loro cosa fosse successo e mi risposero lentamente che li avevano colpiti con una pistola, in quel momento arrivarono l' ambulanza e la polizia,  li feci entrare , i medici presero i miei genitori e li portarono in ospedale mentre i poliziotti investigavano sul caso facendomi delle domande, mi chiesero se avessi una sorella e solo in quel momento mi ricordai di Musa la mia amata sorellina di 5 anni , iniziammo a cercarla, quando sentimmo dei piccoli singhiozzi ,  la trovammo nascosta nel armadio che piangeva , cercammo di calmarla e poi il poliziotto le chiese se sapeva cos'era successo , Musa raccontò ciò che aveva visto: "2 uomini entrare all'improvviso dalla porta, mamma e papà che urlavano Musa chiama James e nasconditi ! e poi due colpi di pistola",mia sorella sapeva solo questo , i poliziotti continuavano a investigare mentre io tenevo stretto tra le braccia mia sorella , all'improvviso mi squillò il telefono, risposi, mi dissero che erano andati via durante il viaggio in ambulanza,cercai di farmi forte davanti a mia sorella ma non ci  riuscii , mi chiese cosa avessi , decisi di dirglielo con cautela , lei non pianse mi consolò e mi disse che doveva succedere, in quel momento non riuscivo a capire come facesse a essere così forte una bambina di 5 anni , l'unica cosa che sapevo era che, la mia vita dipendeva da lei .I poliziotti prima di andarsene dissero:continueremo ad investigare su questo caso , ora venite con noi che non potete stare qui tutti soli, vi portiamo in caserma , io risposi che potevamo stare da nostra zia e nostro zio, loro ci offrirono passaggio , e così ci accompagnarono a casa di zia, dove una volta arrivati le spiegammo il tutto e da quel momento viviamo da mia zia e mio zio."

Vedo delle lacrime scorrere sul suo viso , mi alzo vado da lui e lo abbraccio e gli dico che non deve preoccuparsi , ormai è passato e non si torna indietro , i suoi genitori resteranno sempre al suo fianco, lui ricambiò l'abbraccio stringendomi forte e poi disse: ora vado , non riuscii a rispondere immediatamente ma poi gli dissi se ti va puoi restare qua , lui accettò la proposta , erano le 4 del mattino ci stendemmo sul letto ,prima di addormentarmi dissi buonanotte James e lui rispose Buonanotte Clarissa.


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