Capitolo 14

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Dodici giorni. Dodici giorni da quando Nick mi ha chiaramente detto che non vuole più avere niente a che fare con me. Dodici giorni che non facciamo altro che litigare. Dodici giorni che le parole di Nick continuano a bruciare. Come ha potuto dire una cosa del genere?

Alt! Stop, ferma lì! Non pensarci, sposta la tua attenzione da un'altra parte, tipo, le scarpe che Cassidy portava l'altro giorno! Erano bellissime!

Scuoto la testa e vado in salotto, dove trovo Nick e Leila intenti a parlare. Mi sfugge un piccolo sorriso quando vedo Leila scompigliare i capelli del fratello e quest'ultimo sorriderle in modo affettuoso. Si vede lontano un miglio che farebbe qualsiasi cosa per lei, un po' come me ed Amy. Al pensiero della mia sorellina, sento una fortissima fitta al cuore, che tento di ignorare.

- Lexy! Vieni qui! -

Sbatto le palpebre e mi siedo su una poltrona accanto a Leila. Cerco di evitare lo sguardo di Nick, che mi fissa in silenzio.

- Allora, tra un po' è il tuo compleanno, Lexy. Compi 18 anni, non è stupendo? Hai qualcosa in mente per quel giorno? - mi sorride Leila.

- Il mio... cosa?- la guardo confusa.

Leila alza gli occhi al cielo e a Nick sfugge una risatina.

- Tra qualche giorno è il tuo compleanno, no? Il 23 Dicembre, giusto? -

- Tu come fai a saperlo? - alzo un sopracciglio.

La mia amica fa un sorrisetto.

- Segreto professionale. Allora, farai una festa? -

Scuoto la testa.

- Non me la sento, Leila -

- Tesoro, potresti distrarti un po'- addolcisce il tono e mi mostra le sue adorabili fossette.

Scuoto la testa e la sento sbuffare, ma so che non si è arresa, anzi!
Il rumore di un paio di tacchi ci annunciano il ritorno di Cassidy, che subito si fionda sulla bocca di Nick. Una volta finito, mi fa un sorrisetto maligno.

- Oh, ciao Lexy - si sistema meglio sulle gambe del fidanzato.

Piccola troietta da quattro soldi! Ora ti faccio vedere io!

- Sai Leila? - le parole mi escono di bocca da sole - Magari una festa non sarebbe una cattiva idea, mi farebbe bene e chissà, potrei conoscere qualche ragazzo carino - sorrido a Leila, che mi abbraccia contenta.

Noto con la coda dell'occhio Nick irrigidirsi e il mio sorriso diventa più ampio. Non so perché l'ho fatto, non sono una tipa da feste e non voglio diventarlo, ma credo sul serio che potrebbe farmi bene.

E poi, non vogliamo mica fare ingelosire Nick, no, affatto!

Non voglio farlo ingelosire!

Bene, allora lui si scopa la troia e noi flirtiamo con qualcuno. Bello, no?

Vado in cucina irritata con me stessa e mi preparo una cioccolata calda, per sciogliere i nervi. Sono talmente concentrata sul sapore paradisiaco di quella bevanda, che praticamente salto quando Nick mi tocca la spalla.

- Dannazione, mi hai fatto prendere un colpo! - sbuffo seccata e lavo la tazza.

- Buona? - chiede divertito.

Roteo gli occhi e annuisco.

- Quindi? -

- Sembrava stessi per avere un orgasmo, la tua faccia era deliziosa -

Normalmente arrossirei per il tono di voce dannatamente sexy da lui usato, ma al momento sono sospettosa, è troppo gentile.

- Cosa vuoi Nick? - dico abbastanza seccata.

- Cos'era quello Lexy? -

Metto la tazza pulita al suo posto e mi asciugo le mani.

- Quello cosa? - lo guardo.

- Prima rifiuti la festa che ti ha proposto mia sorella, poi arriva Cassidy e accetti. Che vuol dire? -

- Vuol dire che ci ho pensato e ho cambiato idea, forse?-

- Non è da te, c'è qualcosa sotto, lo so -

- Nick ti stai facendo tante paranoie per nulla. Ho cambiato idea e basta, chiudiamola qui -

- Come no. So bene che volevi solo farmi ingelosire -

Lo guardo, indignata.

- Scusami?-

- Non ti va giù che io ti abbia rifiutata, per cui hai fatto tutta questa scenetta per suscitare una reazione in me. Infantile, davvero. Sappi che hai fallito nel tuo intento, dolcezza -

Fa un sorrisetto strafottente e mi viene voglia di lanciargli il panno bagnato in faccia.

- Brutto coglione, chi cazzo ti credi di essere per venire ad analizzare ciò che faccio? Se ho accettato di organizzare questa fottuta festa è per me, non per te, perché tu non sei niente per me! - alzo la voce e lo guardo, furiosa.

Mi guarda altrettanto furioso e mi sbatte contro il muro, appiccicando il suo corpo al mio.

- Non è vero - sibila mentre mi guarda con una traccia di... cos'è quella? Paura?

- La verità fa male, Thompson? - sorrido amaramente - In fondo, io non sono nulla per te, per cui perché dovrebbe importartene? -

Senza alcun preavviso, mi ritrovo le sue labbra sulle mie. Mi bacia con rabbia e violenza, e cerca con la lingua di crearsi un accesso all'interno della mia bocca, accesso che gli nego. Lo spingo via, e lo guardo rossa di rabbia.

- Smettila con tutto questo! Che diavolo vuoi davvero da me?! -

Prima che lui possa rispondermi, entra Scott in cucina, mi porge un bigliettino e incrocia le braccia. Impallidisco, quando leggo il contenuto del biglietto: Jason vuole vedermi.

Criminal loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora