Pentimento

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Dopo aver avviato il motore della macchina acelcese il cellulare precedentemente spento e trovò dieci chiamate perse e tutte da parte di sua sorella. Sospirando premette il pulsante per richiamarla. La ragazza rispose dopo appena due squilli segno che aspettava una sua chiamata.
<<Mi vuoi far impazzire?>>
<<Scusami. Stavo facendo una passeggiata e ho spento i lk telefono.>>
<<Stav ij pensando ancora a palazzo>> chiese la ragazza con tono triste.
<<Mi conosci troppo bene. Mi chiedo sempre come sarebbe stato se gli avessi detto io quelle cose invece di scoprirle in quel modo...>>
<<Lo sai meglio di me che non sarebbe cambiato nulla.>>
Matt fece un sospiro di rassegnazione e decise di attaccare dirigendosi poi verso casa.
Appena entrato in casa sua sorella lo abbracciò fortemente sospirando di soglievo. Lui a sua volta ricambiò l'abbraccio con meno forza ma con tanta dedizione. Amava sua sorella e le sarebbe stato debitore per tutta la vita. Si staccarono e la sorella lo trascinò a forza in cucina e lo fece sedere a tavola per poi sedere davanti a lui e guardarlo con le mani incrocciate e i gomiti sul tavolo. Matt intimidito dal suo sapere abbassò lo sguardo e sospirò. Dopo poco lei si alzò e prese ad apparecchiare per cena. Appena Matt si rese conto di cosa lei stese facendo balzò in piedi.
<<Io non mangio grazie. Non ho fame.>>
<<Smettila. È da stamattina che n ok n mangi. Devi mangiare qualcosa altrimenti ti sentirai male.>>
Matt sospirò sconfitto e si diresse verso il frigo e dopo averci frugato dentro per un po' lo chiuse con in mano una mela. Sorrise falsamente e si diresse nella sua stanza. Si tolse le scarpe e gli indumenti rimanendo in boxer e si buttò sul letto con l'intento di dormire. Subito gli si chiusero gli occhi e cadde in un sonno profondo.
Si trovava in mezzo a un prato fiorito ed era tutto molto luminoso. Era seduto su un na coperta a quadri e d'un tratto vide suo padre a pochi metri da lui che lo fissava con espressione di disgusto assoluto. Matt si alzò di scatto e lo chiamò a gran voce ma il padre sembrava non sentirlo, anzi si girò e iniziò ad allontanarsi. Matt continuava a gridare il suo nome e rincorrerlo ma non riusciva a raggiungerlo. Gridava e correva più forte che poteva mentre intorno a lui divenne tutto scuro fino a quando non si ritrovò solo nel buio più totale.
Si sveglio sudato e spaventato e guardandosi intorno si rese conto che era stato tutto un sogno. Solo un maledettissimo incubo, lo stesso chr faceva tutte le notti da quando suo padre lo aveva cacciato.


Spazio me.
Chiedo scusa per eventuali errori presenti nel capitolo. Devo dire che essendo la mia prima ff spero piaccia. Grazie a tutti gli eventuali lettori.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 29, 2016 ⏰

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