Ma in fondo, Marco Castellani, chi è?
Ma è proprio difficile dire chi è, 'sto tizio qui. A volte me lo chiedo anche io. Io, che dovrei pure conoscerlo, voglio dire. Che ne dovrei sapere qualcosa, intendo. Ah no, non c'è verso. Questo qui ti frega sempre. Si sottrae, o si somma da qualche altra parte. D'altronde la matematica è il suo mestiere. Certo, perlomeno se diamo retta a quando dice di essere scienziato. Astronomo, anzi astrofisico, nientemeno!
Paroloni, sissignore: paroloni. Roba grossa, per spaventare i creduloni, suppongo.
Non me, io non ci casco. Lo conosco da dentro e so bene che dietro tutte queste roboanti definizioni c'è solo un bimbo, ancora un po' curioso e un po' spaventato dal mondo in cui muove i primi passi. Sì, i primi passi. Perché se è vero che ha più di mezzo secolo di vita, è anche vero che sembra proprio abbia bisogno di tempo per ambientarsi, in questo universo dove è capitato. Sarà per questo che si sottrae alle definizioni. Magari ha un po' paura che qualcuno gli chieda conto. Tipo ah sei un astrofisico allora spiegaci.. E no, ecco che allora salta su e sostiene di essere scrittore. Parla di un romanzo, di racconti, recita poesie...
Secondo me, soltanto una sua furbata per non essere inquadrato, appunto. Così insomma arrivati in fondo a questa presentazione, io ancora non lo so chi è, questo tizio.
Ma una cosa so: che non lo sa nemmeno lui, in fondo.
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Sì, viaggiare
Short StoryRacconti brevi da autobus. Lunghi più o meno fino alla tua fermata (o quella dopo, se ti distrai)