Mi svegliai di soprassalto con le lacrime agli occhi, il viso imperlato di sudore e tutto il mio corpo scosso dai tremiti. Avevo fatto un incubo. Ma non un incubo qualsiasi, di quelli che fai una volta e poi non li fai più, quello mi tormentava da due lunghissimi anni; ossia da quando successe quel tremendo avvenimento che mi scombussolò tutta l'adolescenza.
Chiusi gli occhi per cercare di cancellare i brutti ricordi che mi riaffioravano alla mente per l'ennesima volta e, dopo qualche vano tentativo di riaddormentarmi, mi alzai ed andai davanti alla mia grossa finestra, come facevo ogni giorno da quando ero li. Erano le 5.30 del mattino e cavolo a quell'ora Los Angeles era più bella di quanto non lo fosse già. Stetti a contemplare il paesaggio per quelle che a me sembravano ore, persa trai miei pensieri, fichè non sentìì la sveglia suonare, segno che era ora di fare colazione e poi andare al lavoro.
Mi cambia con la divisa del bar in cui lavoravo (shorts di jeans a vita alta e maglietta nera con la scritta STAFF sul retro) e mi recai al piano di sotto in cucina dove trovai mio fratello intento a cucinare le crepes alla Nutella, il mio piatto preferito!
<<Buongiorno Lulu>> dissi, sapevo che gli dava fastidio quando lo chiamavo così.
<<Buongiorno Daki!>> disse con un sorrisetto furbo stampato in volto.<<Oh ti prego, non chiamarmi così!>> dissi in tono supplichevole.
Feci finta di non aver sentito e presi una crepe dal piatto che aveva precedentemente messo Louis sul tavolo e ne addentai un bel pezzo (le crepe sono le uniche cose che mangio volentieri).<<Cavolo Lou, queste crepef fono buoniffime>> dissi con la bocca piena.
<<Beh, senza vantarmi, ma le ho fatte io>> disse in tono altezzoso.<<Idiota, non vantarti molto. Senti io vado di sopra a finire di prepararmi e poi vado al lavoro. Non aspettarmi per pranzo.>> Detto questo, non aspettai risposta e mi fiondai al piano superiore per lavarmi i denti, pettinarmi e truccarmi. Presi chiavi di casa, cellulare, portafoglio e borsa e mi fiondai fuori dalla porta per recarmi verso il bar, era a solo 5 minuti da casa mia.
<<Buongiorno Gabri>> salutai il mio collega appena entrata.
Gabri era un ragazzo alto, con le spalle larghe, braccia muscolose con tanti tatuaggi, un piercing sul labbro, capelli mori ed occhi azzurri. Mi fa sempre ridere ed è uno dei pochi amici, se non l'unico, che ho qui.
<<Ciao tesoro! Dai via a metterti il grembiule che ci sono tanti clienti da servire.>> disse facendomi l'occhiolino.
<<Sissignor capitano!>> dissi come un soldato per poi scoppiare a ridere.
Mi recai nel retro bar dove presi il mio grmebiule, con il mio nome ricamato sopra, ed estrassi il blocchetto per segnarci le ordinazioni. Purtroppo iniziava un'altra intensa giornata di lavoro nel più famoso bar di Los Angeles: il Frolic Room.
Ciao a tutte/i ragazze/i scusate se non ho pubblicato tanto presto ma la scuola mmi sta prendendno tanto tempo.
Ecco a voi un altro nuovo capitolo. beh non ci sono molte novità se non per il fatto che avete scoperto dove lavora Dakota.
Da ora in poi saremo in due a pubblicare i capitolo: io e la mia migliore amica Giulia. io scriverò mentre lei correggerà un po i capitoli dato che è molto più brava di me in questo. Beh che dire. Buona lettura al prossimo capitolo.-Marghe <3
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Don't let me go - Shawn Mendes
RomanceDakota Willson ha ormai 18 anni e alla spalle ha un passato molto difficile che vuole cancellare trasferendosi a Los Angeles con suo fratello Louis. Che succede se quel passato si rifacesse vivo?