Laura ritorna tutta trafelata, deve aver corso.
Ho le mani sudate, fa veramente schifo dimenticarsi chi cazzo devi sposare.
<<Sei pronta? È ora di andare>> mi sorride Miranda e la mia agitazione aumenta.
Mi guardo un'ultima volta nel grande specchio. Sono perfetta, il vestito è un sogno, è l'abito più azzeccato che ci potesse mai essere. Il mio giorno speciale. Spero di ricordare tutto, è brutto avere un vuoto di così tanti anni.
Prendo un profondo respiro per poi avviarmi fuori dalla porta. Davanti alla porta chiusa della sala dove devo sposarmi si trova mio padre che mi porge il braccio, lo afferro guardandolo negli occhi.
<<Sei stupenda piccola mia>> i suoi occhi sono lucidi, deve essere difficile per lui concedere la mano della sua bambina ad un altro.
<<Non farmi cadere ok?>> gli chiedo sussurrando.
<<Mai>> mi risponde voltandosi verso la porta. Mi ricorda tanto Twilight questa scena.
Le porte si aprono e la marcia nuziale suonata al pianoforte inizia.
Laura e Gwen camminano davanti a me spargendo fiori ovunque, guardo le loro spalle ma non riesco a vedere lo sposo. Porca zozza, lo hanno fatto apposta.
La sala è stupenda, è tutto bianco, accanto alle sedie vi sono dei rami innevati e dei lampioni che illuminano la sala, danno un effetto invernale stupendo, a terra vi è un tappeto lungo e bianco, alla fine di esso vi sono due scaloni dove vi è l'altare, sopra vi è un grosso tendaggio bianco.
Mi sono superata. Sorrido felice, non è poi così male.
Sono tutti così eleganti e colorati, tanti fiori nel mio inverno.
Arrivo ai piedi dell'altare anche se il tragitto mi è sembrato troppo breve.
La marcia si interrompe e mio padre mi solleva il velo baciandomi una guancia.
Il mio futuro sposo mi porge la mano ma non lo riconosco.
<<Chi diavolo sei tu?>> subito dopo aver detto quella frase realizzo, per poi voltarmi subito dopo verso il prete ,con una mano sulle labbra chiedo perdono, nel frattempo la sala ride.
<<Guardami negli occhi, anche nel momento degli anelli mi devi guardare>> mormora il ragazzo di fronte a me e io lo guardo sconcertata alzando un sopracciglio ma lui sorride schiacciandomi l'occhiolino.
È biondo con gli occhi azzurri, è più alto di me di almeno dieci centimetri.
È molto bello ma non riesco a ricordarmi di lui.
La cerimonia è stupenda, ma non capisco il motivo per cui questo stupido vuole che continui a fissarlo.
<<Vuoi tu prendere questa donna come tua sposa e promettere, davanti a Dio e questi testimoni, di essere un marito leale e fedele, di amarla e rispettarla in qualunque circostanza, di vivere con lei e di accudirla, in ricchezza ed in povertà, nella gioia e nel dolore, nella buona e nella cattiva sorte finché morte non vi separi?>> chiede il prete a sto tizio di cui non so nemmeno il nome.
<<Lo voglio>> risponde lui ma non gli vedo nemmeno le labbra, lo vorrei uccidere altro che sposare. Me la pagherà cara e mi dovrà spiegare il senso di tutto questo, sono come ipnotizzata dai suoi occhi.
<<Con questo anello unisco il mio cuore al tuo con amore e devozione. Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia. Di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita>> continua lui mentre mi infila l'anello. Come cavolo fa senza guardare la mia mano? E perché ha ripetuto la formula se lo aveva già fatto il parroco? No, ma io divorzio. Che cavolo è sta storia? Non mi ricordo se sono stata io a decidere queste cose o meno. La sua voce mi sembra diversa, non ci sto capendo nulla.
<<Vuoi tu prendere questo uomo come tuo sposo e promettere, davanti a Dio e questi testimoni, di essere per lui una moglie leale e fedele, di amarlo e rispettarlo in qualunque circostanza, di vivere con lui e di accudirlo, in ricchezza ed in povertà, nella gioia e nel dolore, nella buona e nella cattiva sorte finché morte non vi separi?>> mi chiede il parroco, sono un po' indecisa, sto per rispondere di no ma il <<Si, lo voglio>> parte da solo, come se non fossi stata io a controllarlo. Sono posseduta? Probabile ma in fondo se ho deciso di accettare di diventare sua moglie, un motivo ci sarà.
<<Per il potere a me conferito,vi dichiaro marito e moglie. Adesso puoi baciare la sposa>> finalmente la cerimonia sta per concludersi. Mi fanno male i piedi.
Di punto in bianco il ragazzo davanti a me si sposta sorridendomi e schiacciandomi ancora una volta l'occhio, però noto che la mia mano sinistra è ancorata a quella di un'altra persona dall'inizio della cerimonia?! Che teatrino è questo? Alzo lo sguardo e i miei occhi si imbattono in quelli color cioccolato di Mattia. Non posso crederci, non posso aver sposato veramente Mattia.
Come diamine è successo? Guardo dietro di lui e il ragazzo che pensavo di dover sposare mi mima il suo nome "Adam".
In un flash mi ricordo chi diavolo sia. È il mio migliore amico cazzo. Mi volto verso Laura e Gwen che ridono insieme a tutta la sala. Brutti stronzi, me la pagheranno tutti. Mi giro verso Mattia che mi guarda con una strana luce negli occhi rivolgendomi un sorriso da mozzare il fiato.
Non posso crederci, non può essere vero, deve essere per forza un sogno. Non posso aver veramente sposato il mio amore adolescenziale.
Si è fatto più bello e i suoi tratti sono più decisi e mascolini, la barba per fortuna l'ha tagliata.
<<Ce l'abbiamo fatta amore mio! Nonostante tutto, abbiamo vinto noi..>> mi bacia e in quello stesso istante ricordo ogni cosa. Quel bacio fu il nuovo inizio della nostra vita insieme.
Non mi dimenticherò mai ciò che abbiamo dovuto passare per essere lì insieme.
Ci sono stati milioni di litigi e troppe persone che si sono messe in mezzo.
Adesso non mi importa piùdi nulla, so perfettamente che quelli non sono stati i primi litigi e di sicuronon saranno gli ultimi, ma di una cosa sono assolutamente certa, ci amiamo einsieme supereremo ogni ostacolo la vita ci presenti. Ti amo Mattia ora e persempre.