Mi chiamo Abby Meson ho 14 anni e...basta con queste cazzate. Sarò breve, la mia vita: UNO SCHIFO. Sono ormai passati sei anni che è morta mia madre, era la mia ragione di vita e l'ho persa. Da quel giorno iniziò tutto, mio padre iniziò a bere, drogarsi e lasciò il lavoro, diceva che della sua vita non gli importava più nulla, non preoccupandosi neanche della mia. Usciva di casa alle 8 di mattina e tornava verso le 2/3 di notte.
Ero solo una bambina di 8 anni non sapevo neanche come prepararmi qualcosa da mangiare. Devo ringraziare Tina, la mia vicina di casa, lei mi insegnò a cucinare, pulire a diventare completamente indipendente. Stavo bene, andavo avanti con i soldi che mi mandava mia nonna ogni mese, non era tanto ma mi bastava per vivere. Mio padre lo odiavo ormai non era più nulla per me, non tornava neanche più a dormire a casa; era uscito completamente dalla mia vita. Lo pensavo fino a quando un giorno, tornando da scuola, vidi la porta di casa mia aperta e mi precipitai dentro, mio padre o meglio Cris, era lì che rovistava tra i cassetti della cucina. 《Che ci fai qui?》chiesi fredda. 《Oh figliola mia come stai?》domandò lui con affare dolce. Dopo quella frase non riuscì a trattenermi 《Come stai?!! E come dovrei stare s encondo te? Sei sparito dalla mia vita due anni fa non preoccupandoti di come avrei vissuto, di come sarei stata senza una madre e si, anche senza un padre! Potevamo superarlo insieme, potevamo prenderci cura l'uno dell'altro ma te ne sei andato!!》 Urali ormai in lacrime. La sua faccia non aveva nessuna espressione, segno che non gli fregava un cazzo di quello che gli avevo appena detto. 《Quindi ora hai due minuti per prendere quello che ti serve e sparire dalla mia vita.》continuai, ormai rassegnata. Non disse nulla, andò in camera e scese dopo un paio di minuti con i suoi vestiti in mano《Dove sono i soldi della nonna?》chiese poco dopo aver messo i vestiti in una busta. 《Non li ho》sapevo che li avrebbe presi e li avrebbe usati solo per alcolici o altro. 《Ragazzina non farmi arrabbiare dammi i soldi》
《Esci di qui! Quei soldi puoi sognarteli》dissi con aria strafottente. Si avvicinò a me potev benissimo sentire il suo alito che puzzava di vino. 《Te lo ripeto un ultima volta. Dammi i soldi》mi disse quasi sussurando, i suoi occhi mi facevano paura, in un altro momento gli avrei dato tutto senza fiatare ma non potevo, mi servivano per vivere come avrei fatto. 《Ho detto di no》sussurai a mia volta. Lui mi sorrise, ma era un sorriso cattivo che avrebbe fatto paura a chiunque.
Mi prese per i capelli e mi buttò sul divano, si mise su di me e iniziò a picchiarmi, mi coprì il viso con le mani; ma lui le prense entrambe con la sua mano sinistra e con l'altra continuò a picchiarmi. Fino a farmi uscire il sangue dal naso.《Mi fai schifo Abby non vali nulla, sei solo l'errore di un preservativo bucato》mi disse con tutta la cattiveria che poteva avere. Iniziai a piangere, lui mi prese e mi butto a terra, inizio a tirarmi calci alla pancia. Ormai non sentivo più il dolore volevo solo che tutto questo sarebbe finito al più presto.《ciao preservativo bucato》disse sputandomi sui capelli e usci di casa. Non sentivo più nulla, volevo solo dormire e dimenticare.Ciao a tutte questa è la mia prima storia e sono molto inesperta...mi scusa per gli eventuali errori
Se volte che continui fatemelo sapere. Grazie mille a chi la leggere❤
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Io Sono Abby
FanfictionAbby Meson una ragazza con un passato orribile e un futuro incerto e infernale con insulti, dolori e AUTOLESIONISMO Riuscirà l'amicizia e l'amore a salvarla?!