Sono passati quattro anni dal quel giorno, la signora Tina mi trovò svenuta ai piedi del tavolo, sporca di sangue. Mi portò in ospedale e me la cavai solo con una lieve frattura alle costole. Il vero dolore fu dopo, mio padre fu portato in un centro di disintossicazione e io essendo minorenne, non potevo vivere da sola.
Io non volevo vivere con mia nonna a chilometri dalla mia vita, amici, scuola e anche da Tina che Mi aveva salvato la vita in tutti i sensi.
E adesso a 14 anni mi ritrovo a Holmes Chapel con mia nonna che non mi vuole. E sì, da quel giorno la mia forza andò a puttane, volevo farla finita con tutto, infondo come mi urlò mio padre 4 anni fa, ero solo un errore. Mi odio, non ho nessuno con me, la mia unica amica mi abbandonò quando scoprì i tagli, si ero un autolesionista, mi facevo schifo per questo ma era l unica cosa che mi dava un senso di sollievo e per lei ero una responsabilità troppo grande.
I miei nuovi compagni del mio primo anno alle superiori mi chiamano 'depressa', 'lacrima facile', 'fallita', 'errore' e chi più ne ha, ne metta. Tutti la pensavano così. Ma me ne facevo una ragione, tanto di Abby Meson non fregava neanche a me.
Presi le chiavi dallo zaino ed entrai in casa "sono tornata nonna"
" Abby prepara la tavola se vuoi mangiare" disse fredda. Tutti i giorni così, neanche un misero 'ciao' per lei non contavo nulla.
"Se vuoi la pasta e nella pentola mettitela" disse mentre stavo prendendo le posate "tu non mangi con me?" chiesi speransosa, in fondo le volevo bene e speravo sempre di passare almeno un' oretta con lei. "Ho già mangiato, sto uscendo, torno sta sera verso le 8" mi informò mentre si metteva la giacca. "speravo di non mangiare da sola anche oggi" sussurai, ma lei mi sentì perfettamente "hai la tv" disse chiudendosi la porta alle spalle. Subito dopo presi un piatto e lo lancia contro la porta, rompendolo "fanculo" urlai mentre iniziai a raccogliere i pezzi. Andai in bagno presi la 'mia migliore amica' la misi sul mio polso sinistro e iniziai a far pressione fino a quando un liquido rosso, quel liquido che mi faceva sentire così bene, che toglieva in me il senso di rabbia, delusione e tristezza, uscì dal mio braccio.
Avevo pagato anche oggi l'errore di essere nata. Pulii il sangue e coprii il mio braccio con la mia felpa grigia, ormai non mi importava neanche di disinfettarle.
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Io Sono Abby
FanfictionAbby Meson una ragazza con un passato orribile e un futuro incerto e infernale con insulti, dolori e AUTOLESIONISMO Riuscirà l'amicizia e l'amore a salvarla?!