- Capitolo 2 -

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( Collegamento capitolo precedente )
- Dopo aver mangiato e parlato, parlato Lisa interuppe la conversazione e mi chiese a che ora avessi l'aereo. Io le risposi alle 18:30, ma che ore sono? Continuai domandando con quell'aria un po' interrogativa. -

"Carly sono le 17:30." Mi rispose Fannie.
"Che cosa? Ci vogliono circa 40 minuti per arrivare all'aereoporto." Esclamai a voce alta.
Cosi' con un frettoloso abbraccio salutai le mie amiche, non avrei voluto salutarle in questo modo, molto velocemente ma dovevo o richiavo di perdere il volo.

Presi la borsa usii dal locale e corsi piu'che potevo verso casa, una volta che arrivai a casa presi le mie valigie e mia madre mi accompagno' in aereoporto. Salutai anch'essa molto rapidamente, ci scesero delle lacrime che rigavano i nostri volti ormai con un espresione di tristezza. Avrei voluto passare un attimo in piu' con lei ma la fretta me lo impedi'.

Corsi piu' veloce possibile, quel che mi permettevano i miei bagagli, timbrai il biglietto e dopo neanche 10 minuti l'aereo era pronto per decollare. Mi sedetti al posto che mi era stato assegato, accanto a me sedeva una signiora ansiana che gia' russava. Cosi' presi il mio mp3, le cuffie e schiacciai il tasto della riproduzione casuale. Indovinate un po' che canzone mi capito', quella che mi riportava alla mente piu' ricordi, One last time di Ariana Grande.

Non dimentichero' quando per la prima volta io e Fannie siamo andate in discoteca, con noi c'eranno anche Amanda, Emily e Lisa ma loro erano piu' esperte in questo genere di cose. Mi divertii tantissimo e ad essere sincera ho anche bevuto un po'. Diciamo che era tutto perfetto ad eccezione quando ho rivisto quell'antipatico di Jason, ringraziando a Dio dopo quella sera non lo rividi piu'.

Uhh oppure quando io e le mie amiche di sabato mattina siamo andate a fare delle commissioni al mercato e ad Emily si impiglio' la borsa nel cesto dei pomodorie puff! Casco' tutto a terra. Il venditore si arrabbio' tantisimo e volle che ripagammo il danno commesso con dei soldi.

O quando andammo in piscina e conoscemmo tre ragazzi simpatici con cui abbiamo stretto subito amicizia e non fecero altro che buttarci in piscina , ed io bevetti cosi' talmente tanta acqua da star bene una settimana. Ahhh che bei ricordi!

"Signorina, signorina l'aereo e' atterrato" mi chiamo' una voce con tono basso e dolce.
"Oh.. ehm cosa?" Dissi risvegliandomi dal sonno e sbadigliando.
"L'aereo e' atterrato." Mi informo' l'hostess.
"Oddio! Mi scusi e grazie mille per avermi informato le dissi gentilmente.

In tutta fretta mi alzai, presi le mie vaigie dal bagagliaio e mi addentrai nell'aereoporto. Ad un certo punto mi blocco' una donna, sembrava avesse sui 30 anni circa e mi disse: "Ehy sei tu Carly Martini giusto?"
"Oh emh... Si.." Le risposi confusa.
"Bene, io sono Mrs. Taylor, l'assistente del preside del college University of London." Mi informo'.
"Ah si, io sono Carly. Lieta di fare conoscenza con lei Mrs. Taylor!" Le dissi gentilmente.
"Signorna Carly mi segua prenderemo un taxi che ci portera' dritto al suo nuovo college." Mi disse sicura di se stessa.

Dopo circa 30 minuti di taxi finalmente arivammo. Scesi e rimasi con gli occhi spalancati, mi trovai davanti ad un edificio dalle dimensioni enormi, superava di gran lunga le mie aspettative.

"Venga signorina, l'accompagno al suo dormitorio." Mi disse Mrs. Taylor.
"Arrivo!" Dissi continuando a guardarmi intorno.

Dopo aver camminato un po' tra le varie stanze arrivammo alla numero 211.
"Ecco a te." Mi disse e apri' la porta della camera.
"Wuao che bella!" Esclamai.
"Spero che ti troverai bene." Mi disse cortesemente.
"Grazie Mille." Le dissi. Cosi' Mrs. Taylor mi lascio' sola con la mia nuova stanza.

Vidi delle valigie appogiate sopra uno dei letti, ed immaginai che erano della mia nuova compagna di stanza. Cosi' presi le mie valigie e le pogiai sull'altro letto. Bene! Sta per avere un inizio un bellissimo anno pensai. Iniziai a mettere in ordine la mia roba, ma venni interrotta da qualcunoche apri' la porta. Entro' una ragazza con mezza testa rasata e dall'altro lato con i capelli piu' o meno lunghi con meches rosse, occhi con matita nera marcata e rossetto rosso lucido, con un piercing sul labbro. Indossava una canotta nera con sopra un giubotto con le borchie, una gonna nera corta di pelle, calze bucate e dei stivaletti neri. No, non ditemi che questa e' la mia compagna di stanza, non voglio una ragazza punk in stanza con me. Pensai in me, venni distratta da una voce..

"Ciao, io sono Bridget." Mi disse con un sorrisino e mi tese la mano ed io ricambiai il gesto, dicendole: "Piacere io mi chiamo Carly Martini."
"Allora cosa pensi della nostra camera?" Mi chiese.
"Oh si.. davvero molto carina per i miei gusti."

Dopo di che lei si diresse verso le sue valigie e le inizio' a disfarle e a sistemare la roba, io continuai a fare lo stesso, visto che gia' avevo iniziato prima che arrivasse. Appena finimmo di mettere in ordine, Bridget mi propose di andare a prendere un caffe' ed io accettai volentieri.

Nel frattempo andammo in caffetteria per la strada parlammo del piu' e del meno. Ho scoperto che lei e' originaria di Londra, che le e' morta sua madre due anni fa e che e' fidanzata con un tizio di nome Richard. Mentre continuammo a camminare verso la caffetteria andai a sbattere contro qualcuno, alzai gli occhi e vidi un ragazzo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 09, 2016 ⏰

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