2. Ombre dal passato.

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13.30, Aeroporto di Bastia, Corsica
Il viaggio fu lungo e stressante ma, tra chiacchiere e risate, il tempo passò in fretta. Non vedevo l'ora di visitare l'isola, e svagarmi un po', lontana dalla monotonia di Madrid.

Natalie: Finalmente sulla terrafermaaaaa!
Sophie: E adesso come ci arriviamo in hotel?
Luz: Ho letto su Internet che solo col taxi possiamo, perché non è proprio vicino...
Martha: Che aspettiamo? Andiamo!
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Noel: Quanto dobbiamo aspettare ancora? Io sto ritornando da dove sono venuto.
Simon: Calmo, sta arrivando.
Mercedes: Cos'è quel musone? Abbracciatemi!
Simon: Splendore, finalmente, vieni qui!
Noel: Ti fai sempre più aspettare, eh...
Mercedes: Vecchie abitudini...
Simon: Bene, chiedo un attimo in che via è l'hotel.
Scusate ragazze, sapreste dirmi dove si trova l'hotel Don Cesar?
Sophie: Lo staremmo cercando anche noi... Pare che si trovi a mezzoretta da qui, anche voi andate lì?
Noel: Se ci fate strada, perché no!
Mercedes: Ecco un taxi, noi andiamo, per fortuna.
Simon: Come non detto...Grazie lo stesso, ragazze. Buona permanenza!
Martha: Ci rincontreremo sicuramente.
Natalie: Martha, smettila...
Simon: Magari, dai.
Noel: Bel ciondolo, comunque.
Sophie: Uh, grazie.
Che strano...
Luz: Cosa c'è?
Sophie: Ho notato una cosa...aveva il mio stesso ciondolo tatuato sul polso.
Natalie: Può capitare, i tatuaggi son sempre gli stessi!
Sophie: Ma quel fiore lo ha fatto incidere mia madre sopra, è raro.
Luz: Dai, non pensarci Soph, può capitare. Avviamoci, su!

Non so perché ma ho avuto una strana sensazione, come se quel simbolo non fosse solo una coincidenza, ma qualcosa di più.
Mia madre mi regalò quel ciondolo da piccola, e mi disse di non separarmene mai. Aveva fatto incidere su di esso un piccolo giglio, che rappresentava la famiglia, e soprattutto la maternità. Ho un affetto particolare per questo oggetto, nonostante sembri abbastanza banale a prima vista. Ma non voglio pensarci più, sarà stato soltanto un caso.

14.00, Madrid
Bruno: Andrès, io vado a prendere un panino al bar di fronte, tu vuoi qualcosa?
Andrès: No no grazie, bevo solo un succo di frutta.
Bruno: Va bene, allora torno subito!
 
14.10

 Sean: E se si mette nei guai? Giselle: Con quelli? Ma va, non pensarci neanche

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Sean: E se si mette nei guai?
Giselle: Con quelli? Ma va, non pensarci neanche.
Sean: Vedranno presto di che pasta sono fatto!
Bruno: Giselle, sei ritornata?
Giselle: B..Bruno, come stai? Sì, sono dovuta tornare per mia figlia, sai è partita...
Bruno: Certo, è con Sophie!
Quindi riprenderai con la palestra?
Giselle: Se il lavoro me lo permette, perché no...
Comunque dobbiamo scappare, ci si vede in giro, e salutami tanto i tuoi!
Bruno: Farà piacere a mamma, sai domanda sempre di te...
Giselle: Non appena mi libererò, passerò a trovarla. A presto!
Sean: Buongiorno!
Bruno: Arrivederci...
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Sean: Separiamoci, tu vai di là, stiamo dando troppo all'occhio.
Giselle: Appena hai notizie, chiamami. Io, nel frattempo, rintraccio mia figlia. A dopo, amore.
Giselle: Piccola, sono la mamma, come stai? Siete arrivate?
Martha: Ciao mamma, siamo arrivate verso le 13.30, e adesso stiamo scrivendo il programma per questi giorni. Sai, tra un po' andiamo in piscina, è in hotel.
Giselle: Ah sì? Che bello, amore... Io sono alla fermata del bus per tornare a casa. Sai, qui a Barcellona si sente ancora di più la tua mancanza.
Martha: Dai mamma, presto ci rivedremo. Quando torni?
Giselle: Agli inizi di settembre. Mi hanno allungato il periodo di permanenza perché si tratta di un intervento davvero complicato, dove bisogna fare controlli su controlli prima di agire. Insomma, sai com'è stressante...
Martha: Non preoccuparti, io sono tranquilla a casa, non ho paura a star da sola. Poi, quando capita, vado a dormire da Sophie, per cui...
Giselle: Sophie? E' lì?
Martha: Certo che è qui...perché?
Giselle: Nulla nulla, stai tranquilla. Dai, ora vado...un bacio, piccola.
Martha: Lo stress le sta dando al cervello...
Quindi cosa visitiamo adesso?
Sophie: Per prima cosa la piscina. Tutte in costume!

17.00, Hotel Don Cesar

Reckless Life (sospesa momentaneamente)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora