Capitolo 1

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Oggi il vento non è dei migliori.
La radiosveglia non vuole smetterla di suonare, per altro in stazione stanno dando una di quelle canzoni commerciali che a loro parere mettono allegria. Ah che mondo di venduti, nemmeno buona musica si può ascoltare la mattina. Allora metto fine al mio 'riposo' o come lo si voglia definire, e tendo la mano verso quel dannatissimo pulsantino per spegnere questa scatoletta elettronica e di conseguenza, finalmente mettere fine alle mie sofferenze. Non sono polemica, solamente che amo la musica buona, niente di più. Controllo il telefono... come immaginavo; messaggio da Julia, compagna di classe per tre anni, non che migliore amica e vicina di casa da una vita. Allora frettolosamente mi dirigo verso il balcone chiuso per darle il buongiorno, che tanto buono non è... almeno per me.
Corro subito in bagno. Spazzola di qua, di la, di su, sciacqua e.... oh cacchio. Cos'ho in testa? Beh, fa niente, vuol dire che raccoglieró questi odiosissimi capelli lunghi e biondi in una treccia messa di lato a caso.

 Cos'ho in testa? Beh, fa niente, vuol dire che raccoglieró questi odiosissimi capelli lunghi e biondi in una treccia messa di lato a caso

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Tanto cosa cambia? Non mi deve rimorchiare nessuno. Però oggi ho voglia di aprire questi begl'occhioni azzurri da cerbiatta che mi ritrovo... Ma sì mettiamo un po' di Mascara, waterproof possibilmente, non si sa mai cosa può accadere. Mi infilo un paio di jeans scuri e metto il maglione nero di mio fratello Leonardo, molto bello e ha il suo profumo, Mi sta un po' largo ma fa niente... amo mio fratello, si nota? Si infuria tantissimo perché gli rubo i vestiti, ma non posso farci niente, devo avere il suo profumo con me per tutto il giorno.
Lui sta all'ultimo anno di liceo e sono un po' triste perché prossimo anno, non lo avrò più nella classe accanto la mia... per fortuna che ci vivo insieme! Grazie al cavolo é mio fratello.
Comunque, tornando a me!
Vado in camera di Leo, é ancora 'molto presto' per lui e quindi sta ancora dormendo, allora mi ci butto sopra e lo comincio a riempire di bacetti dappertutto.
Lui sfinito si sveglia e ricambia... e io gli porgo i vestiti che già gli avevo scelto per quella mattina.
Sistemato e pettinato, non propio come me, mi fa giusto qualche lamentela per il mio furto e poi insieme ci incamminiamo verso il garage per prendere la macchina, avviso Julia di scendere e partiamo verso l'inferno. Eh si, quella gabbia di 500 gigolò e 500 galline, che dio ci salvi.
Abbiamo tempo per prenderci un cornetto al bar di fronte la scuola, per poi precipitarci dentro al suono della campanella... Eh si una classica giornata invernale a Modena, fa abbastanza freddo. Ma con il maglione di Leo mi sento invincibile ad esso!.
Io e Julia entriamo nella nostra classe ed il mio bel fratellone entra nella sua, a pochi passi.
Le prime due ore volarono, e suonò la campanella qualche minuto prima, quasi impaziente. Subito corro in classe di Leo, ma un tizio mi fa inciampare, ah sempre con questo rompiscatole devo intruppare... Non so nemmeno come cavolo si chiama, fatto sta che lo mando a fanculo ogni santa volta che prova a chiedermi scusa. Forse devo camminare con più attenzione... credo. Mi aggroviglio al mio fratellone, così proteggendolo da quelle quattro oche che gli stanno sempre di dietro, guardandole con occhi minacciosi.
"Ali, domani sera visto che mamma e papo non ci sono organizziamo una festicciola?" Mi chiede con aria felice Leo.
Annuisco. "Ottima idea... ma poche persone, e la musica la scelgo io!"
"Va bene piccola dittatrice, ai suoi ordini. " risponde.
Gli do un bacetto e faccio per uscire dalla sua classe, torno da Julia e proseguono le lezioni.
Oh sí, alla fine questa giornata non è stata tanto malaccio... anzi, abbastanza tranquilla devo dire.
Apparte quel tizio che ogni volta mi fa inciampare, che tonto, nemmeno l'ho mai guardato in viso... Ma sinceramente non me ne frega niente.
Torniamo a casa e io mi metto a fare i compiti da Julia, subito dopo la partenza di Mamma e Papo per una piccola vacanza di una settimana.
Finiti i compiti, la invito a casa mia per una suonata, e lei naturalmente non sa dirmi di no. "Juli, ehm... domani facciamo una piccola festa, quindi ovviamente sei invitata, che ne dici se ci prepariamo qualche pezzo, almeno suoniamo noi?" Le dico mentre accordo la mia chitarra acustica.
"Sí forte, musica live! Chi viene? Spero non tutte le puttanelle che girano intorno a tuo fratello! "
Dice lei con aria pretenziosa. Julia é molto bella, ed ha sempre avuto una cotta per mio fratello, ma lui come tutti i maschi pensa solo ad una cosa e... guarda Juli come "la migliore amica di mia sorella" e quindi non relazionabile, d'altronde è come un fratello anche per lei... infatti non sa come fare. Povera amicona mia.
"Dobbiamo ancora decidere chi invitare, oggi vediamo, comunque una cosa tranquilla, casa é grande ma non da ospitare tutta la scuola... e non vogliamo sporcare o fare troppo casino. Comunque non ti preoccupare cercherò di convincerlo a non farle venire. "
Le rispondo.
Serena delle parole appena udite, comincia a suonare un po' con la sua tastiera, che ormai è montata dentro camera mia da quando abbiamo iniziato a suonare insieme... é un po' la nostra sala concerto, di cui il pubblico sono tutti i miei poster dei mitici idoli della musica.
Dopo un paio di ore, già avevamo preparato un bel po' di canzoni per la serata successiva e visto l'orario, invito Julia a rimanere a cena e a dormire da me. Naturalmente la madre non si fece scrupoli a lasciarla da me, ormai siamo una grande famiglia.
Avevamo addirittura pensato di creare una specie di 'ponte' da camera mia a camera sua, che sono perfettamente parallele... credo lo faremo per questo Natale. Sì, il Natale é alle porte! E non vedo l'ora di avere le mie santissime vacanze di gioia e chiacchierate di fronte al camino con Juli, i miei parenti e i suoi.
Ci svegliammo alle nove... non troppo tardi, la sera prima avevamo deciso a tavolino chi invitare alla festa e avevamo comunicato al momento stesso.
Verranno:qualche compagno di classe di Leo, qualche amico in comune e amici a caso di scuola...
Saremo sí è no una trentina... niente di eccessivo.
Già avevamo fatto tutti i compiti per lunedì la sera prima, e quindi io e Julia ci saremmo divertite un mondo alla festa; senza preoccupazioni o altro. Uscimmo noi due a fare la spesa per la serata mentre Leo sistemava casa e in un paio di ore prendemmo tutto. Mi fermai anche al negozio di musica per prendere qualche plettro nuovo, giusto per averne in più, e una nuova cinghia per chitarra in pelle nera con delle ricamature in cuoio a modo di fiamme... così spendendo parte dei soldi guadagnati suonando un po' nel centro per strada. Soddisfatte, tornammo a casa e ci riposammo un po'.
Mancava poco alla festa, sarebbe stata una serata tranquilla, quindi mi limitai solamente a lavarmi per bene i capelli e a piastrarli un pochino, anche se sono già liscissimi di loro... finii di truccarmi ed aiutai anche Julia.
Scendemmo e Leo già aveva preparato gli spuntini e cose varie, aveva preso anche qualche birra, bravo fratellone! Io e Julia ci limitammo a sistemare i nostri strumenti con gli amplificatori in salotto e fare spazio nel centro per poter permettere a chi volesse, di ballare... aggiungendo due divanetti per avere più posti a sedere.
Cominciarono ad arrivare gli invitati, in dieci minuti c'erano tutti... allora demmo il via alla serata con 'lithium' dei Nirvana... dopo un Po di pezzi ci stancammo e misi la chiavetta delle serate nella playlist 'sottofondo' E abbassai un po' il volume degli amplificatori.
Rosicchiai qualcosa qua e la, e cominciai a chiacchierare con gli amici di mio fratello che ancora non conoscevo.
La serata sta andando bene.
Faccio per tornare dalla mia chitarra e... cazzo, perché devo inciampare sempre!?
"Scusa... Ti serve una mano?"
Alzo gli occhi e mi si mostra davanti un bel ragazzo molto alto, moro, con degli occhi scurissimi e brillanti che mi tende una mano. Ma aspetta aspetta... "Io so chi sei tu! Sei il tizio che mi fa cadere ogni santa volta che entro in classe di mio fratello! Ho riconosciuto la voce... sei tu vero? "
Cavolo, non pensavo di mandare a fanculo ogni giorno un ragazzo così bello.
"Ahah sí.. colpevole, ma tu dovresti stare più attenta, sei abbastanza scordinata, anzi direi molto. "
Dice ridacchiando, mentre mi tira su dal pavimento.
"O forse sei tu che stai sempre in mezzo ai piedi?! "
Dico seccata... anche se con fatica, imbarazzata dalla bellezza di quel ragazzo.
"Che acidità la ragazzina... piacere Luca."
"Piacere Alice. "
Gli stringo la mano.
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Ehy bella gente!
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-kurtmyangel🌸🌊

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