Angel of darkness.

Tesi scolastica

Il suono della campanella mi risveglió, finalmente è finita la giornata di scuola. Raccolgo da terra lo zaino, e salutando le mie amiche mi dirigo verso il cancello d'uscita, che si sta riempiendo di giovani con sigarette, coppiette e gente che corre per non perdere il treno o il pullman.
Io mi siedo su un muretto, poso lo zaino a terra e mi accendo una sigaretta mentre aspetto la mia migliore amica, Vanessa.
Finalmente arriva, la saluto e ci incamminiamo verso casa mia.
Dalla scuola fino a casa mia, sono circa trenta minuti a piedi, e quando arriveremo a casa saremo molto affamate. Di solito viene mia sorella a prendermi, ma oggi deve lavorare, quindi ci tocca farcela a piedi.
Potrei prendere il treno si, peccato che non ferma nel mio paese. Il pullman? Si, ma non ne vale la pena per mezz'oretta, soprattutto se viene mia sorella.
Esauste, arriviamo a casa. Oggi ho casa libera, mio padre è in Canada per lavoro e come ho detto prima, anche mia sorella è via.
"Cosa mangiamo per pranzo?"
"Quello che c'è, è indifferente"
Noto sempre la differenza tra me e lei. Quando lei viene a casa mia è più fine, non si osa a far nulla, è educata e timida. Io invece, a casa sua, sono il contrario: prendo ciò che c'è nella dispensa, bevo, mi spoglio, rutto.
Vabbeh, quando siamo insieme stiamo solo in intimo, ma è una cosa normale ormai.
Decido di fare gli hamburger, prendo due lattine di coca cola dal frigo è un pacchetto di patatine. Viva la dieta e la salute!
Oggi la prof ci ha assegnato un compito di italiano. In coppia, dobbiamo scegliere un posto, e fare una tesi su di esso. Insomma, è una cosa strana, ma dato le nostre menti contorte abbiamo già in mente dove andare. Dietro casa di mia zia, c'è una casa abbandonata. Non girano belle voci su di essa, ma appunto, sono solo voci! E noi alle voci non crediamo, se non vediamo con i nostri occhi.