The Last Virgin.

Chapter 1: appointments everywhere

"All I want for christmas is you.." la sveglia suonò facendo partire la canzone di Mariah Carey.

Non ci potevo credere che erano passati due mesi di completo relax.. nessuno mi aveva disturbato sul fatto di essere l'ultima e speriamo che le cose continuano così fino a Dicembre. Ma anche a fine scuola sarebbe gradito!

Entrai nel bagno e mi ci chiusi dentro finchè non vestii e non feci i miei richiami della natura. Però persi più tempo a fare due linee di eyeliner decenti.
Oggi iniziava Novembre e con lui venivano il compleanno di Abby e la festa di Hallowen.

Finalmente la mia amica avrebbe avuto la sua co-pro con tutti gli accessori da parte dei suoi genitori, vestiti da parte di sua nonna, soldi dai parenti e una trousse da me.

Finito di prepararmi scesi giù e mi preparai due toast. Come sempre un giallo post-it era appesso sul frigo citando le fatidiche parole dei miei genitori: 'oggi giornata lavorativa; rientreremo verso le 19.30, la cena la preparo io.'

E poi mi ritrovo a mangiare panini o dolcetti ripieni di cioccolato. Questo mi stava provocando una leggera perdita di peso poichè mangiavo poco e niente.

Presi lo zaino bianco con i pois a colori e uscii da casa, chiudendola e andandomene verso la scuola. Essa non era una vera scuola, secondo me, poichè si studiava anche educazione sessuale e la sua conseguente pratica. Questo non faceva che creare continuo imbarazzo tra le ragazze e continuo divertimento tra i ragazzi.

Presi le cuffie, il telefono - un Samsung S5 mini che presto avrei cambiato per un Iphone 6s - e iniziò How Deep Is Your Love?. La mia preferita.

* * * *

«A chi abbiamo in queste due ultime ore?» chiesi prendendo il diario ed una penna dall'astuccio.

Iniziai a fare dei ghirigori sulle pagine del 2017. Lo avrei cambiato lo stesso poichè Smemoranda non mi piaceva più così tanto, il promisso avrei preso Comix. Assicurato.

«Ahi! Preparati amica mia, adesso abbiamo il professor Shadow e la sua educazione.» disse Abby sfogliando l'orario.

«Fisica?» chiesi speranzosa, ma se c'era Shadow era sessuale. Io non la volevo fare!

«No, sessual-» la bloccai.

«Non dire quella parola.» gesticolai nervosa.

Veramente.. se non fosse esistita questa materia nelle scuole forse sarei libera dalle sei/sette ore che facciamo. Non ne posso più, fortuna che ora vengono le vacanze di Natale.

Novembre era il mese delle prime nevicate e per questo mi sentivo più a mio agio. Amo l'inverno poichè non c'è bisogno di mettersi il costume che risalta la tua grossa pancia e non c'è tutto questo bisogno di andare al mare o in vacanza fuori da casa tua. Stile Katrine Smith, si stava girando tutto il mondo e non faceva che vantarsi della sua vacanza che dovrà fare in Italia.

«Isabella Evans?» mi chiese una voce.

Mi girai e con mia grande sorpresa vidi che Carpenter mi stava rivolgendo la parola.

Era un ragazzo carino e faceva parte del Sex Club. Poteva avere diciotto anni precisi.
I suoi capelli neri erano morbidissimi, o almeno lo dovevano essere. Gli occhi scuri mi inquadravano e io mi ci poté specchiare.

«Che posso fare affichè mi lasci in pace?» mi girai infastidita.

Non stavo del tutto recitando, certo un po' di piacere me lo dava dato che ero la ragazza meno considerata della scuola, ma sentirmi tutti quegli occhi delle bambine gelose su di me dava un po' di fastidio.