Riflessioni. (Louis).

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Ero appoggiato alla parete, mentre gli altri facevano amicizia tra loro.
Sembravano simpatici ma non avevo il coraggio di avvicinarmi.
Mentre li osservavo, vidi Harry venire verso di me.
Si presentò, sfoggiando un sorriso completo di fossette e, a quella visione, non seppi resistere e sganciai un sorriso a mia volta.
Era terribilmente carino, con quei ricci e quegli occhioni.

Accettai la sua proposta e gli afferrai la mano, avvicinandomi agli altri con lui.
Quando fummo tra loro, mi lasciò andare e la cosa mi fece provare uno strano dispiacere, ma non ci badai molto.
<<Ciao ragazzi, sono Louis!>>
Mi limitai a dire, mi vergognavo un po'.
Passammo un po' di tempo a scherzare, ma piano piano i ragazzi andavano via per vari impegni, finendo per lasciare me ed Harry da soli.
Non sapevo cosa dire.
<<Ti va se andiamo a prendere qualcosa?>>
Mi decisi a domandargli dopo qualche minuto di imbarazzo.
Lui mi sorrise e annuì, mormorando un timido "Certo" con quella sua dolce vocina.
Gli afferrai la mano e uscimmo da quel luogo.
<<Dove vuoi andare?>>
Gli chiesi accarezzando il palmo della sua mano, era piccolo e timido, ma comunque leggemrente più alto di me.
La sua voce mi distrasse dai miei pensieri.
<<In gelateria!>>
Disse in tono allegro, felice, che metteva di buon umore persino me.
Ci incamminammo verso il locale più vicino senza dir nulla, forse era meglio così.
In tutto, però, io non lasciavo la sua mano e lui non lasciava la mia.
Arrivammo in un bar e lui ordinò una coppetta al cioccolato, mentre io alla nocciola.

Ci sedemmo a un tavolo e iniziammo a mangiare.
<<Allora, Harry, quanti anni hai?>>
Chiesi continuando a mangiare il mio gelato.
<<Ne ho sedici...e tu?>>
Rispose lui, tutto sporco di cioccolato.
<<Io ne ho diciotto...anche se non si direbbe.>>
Affermai facendo spallucce e presi un tovagliolo, mi allungai e pulii le sue labbra, ridacchiando leggermente.
Finimmo i gelati, così -dopo una lunga lotta con lui che non voleva saperne di lasciare che io spendessi soldi per lui- pagai e decisi di portarlo in un parco.
<<Vieni con me.>>
Mormorai guardandolo e gli feci l'occhiolino per poi scoppiare a ridere.
Arrivammo al parco e ci sedemmo su una panchina, a ridere, scherzare e farci il solletico a vicenda, quando arrivò una ragazza.
Una ragazza bionda che cercava Harry.
Cosa voleva?
Stavamo così bene, perché doveva rovinare quell'equilibrio che si era creato tra noi?


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