Capitolo 1

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Louis' P.o.v.

"Ahia!"

"Stai più attenta la prossima             volta"

Ah! Cosa mi tocca sopportare: io, Louis Tomlinson, costretto in una scuola di sfigati senza un minimo di intelligenza e, soprattutto, di stile.

Mi chiedo perché le persone, malgrado vivano a Londra, città così cool, abbiano un modo di vestire e di comportarsi degno di un barbone romeno che vive sotto i ponti dalla nascita.

Insomma, non sarebbe meglio una città piena di bei ragazzi, gentili, intelligenti, con un buon gusto nel vestiario... come me?

Ovviamente sì... Andiamo, chi non vivrebbe in una località dove ci sono solo dei miei cloni? Solo gli sciocchi!

"Amor"

"Ciao tesoro"

Meno male che esiste Caren, la mia ragazza.

Le schiocco un bacio sulle labbra ma..

"PERCHÈ NON HAI IL BURRO CACAO? LO SAI CHE MI DISGUSTANO LE LABBRA SCREPOLATE"

"Scusami Lou.. "

"Senti, levati di torno e non farti più vedere per un po'. Mi urti l'anima."

"Ma-ma io avevo una sorpresa per te oggi"

"Spera per te che mi piaccia"

"Andiamo in Madagascar!"

"Madaga-CHE?"

"M A D A G A S C A R"

"Oh, e dove sarebbe?"

"Nell'oceano indiano. È un'isola con molta natura e un mare cristallino."

"Lo sai che ti amo Caren. Tra quanto si parte?"

"Domattina alle 11. Il volo è a Heathrow."

"È uno scherzo? IO HO BISOGNO DI TEMPO PER PREPARARMI."

Corro via senza neanche salutare.

Quanto era comodo avere una ragazza ricca e sottomessa.

Arrivo a casa e butto tutta la mia cabina armadio nelle sette valigie di pelle che mi avevano regalato i genitori di Caren l'anno prima.

Poi riempio tre borsoni di scarpe (lo so che sono pochi ugh, però poi sarebbero stati troppo scomodi da trasportare).

Preparo anche un altra borsa con tutti i miei "trucchi" per essere sempre al meglio: creme idratanti ed esfolianti, bagni schiuma per pelli delicate, shampoo schiarente, fard, blush, terra e correttore.

Ok, sono pronto.

....

Sono le nove di mattina e sto arrivando all'aeroporto.

Ecco Caren che si sbraccia per farsi vedere.

Saluto mia mamma che rimane delusa perché non le ho dato nemmeno un bacio.

Cazzo vuole?

Mi incammino per l'aeroporto fino ad arrivare ai controlli.

Li passo (naturalmente) senza problemi.

Ormai sono già seduto, o per meglio dire sdraiato, sul mio comodo posto in prima classe.

Prendo il mio iPhone 6s rigorosamente oro e lo metto in modalità aereo.

Perfetto.

Ancor prima che la vettura si stacchi dal suolo i miei occhi si chiudono.

Bye Bye London.

....

Mi sveglio improvvisamente per un rumore sordo.

Poi mi sento sbalzato dal sedile.

"Cosa sta succedendo Caren?"

"Mentre dormivi il pilota ha annunciato che ci sarebbero state delle turbolenze. Ed eccole qua."

Un altro botto.

E l'aereo si scuote pericolosamente.

Ci sono continui vuoti d'aria.

Ho la nausea.

Ancora altri scossoni.

Sempre più forti.

Poi il suono di un allarme.

Una voce inizia a parlare all'altoparlante

"ATTENZIONE SIGNORE E SIGNORI PASSEGGERI

....

....

....






Spazio Autori

WEEEEEEEEE, COME VI SEMBRA STO INIZIO?

Anyway, in questa storia siamo in tre a scrivere: io (@armsofocean), @Momy001 e @_LarryxIsxLife_

Beeeene, ci vediamo al prossimo aggiornamento,
Tanti baci da tutti e tre xxx

P.S. Vogliamo ringraziare infinitamente @elettricbolt per la copertina. Grazie mille Isabella ❤️❤️

Find Your Nature ~ Larry Stylinson AU Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora