Sabato 12 Marzo

10 1 0
                                    


12/03/16

Oggi é il compleanno di G.. Venti anni.

Potrei scrivere pagine e pagine sulla giornata di oggi, su quanto fossi bella nel mio elegante Valentino di raso, con quei tacchi a spillo di Steve Madden, e i capelli biondi che risaltavano ancora di più con quel cerchietto color oro. Potrei descrivere nel dettaglio questa giornata, partendo da questa mattina, quando lo sono andata a svegliare con la colazione, dal sesso nella sua doccia, dal mio regalo costosissimo, dall'organizzazione della festa che era perfetta fino a parlare di quanto fosse affascinante con quel vestito e quella cravatta dello stesso celeste dei suoi occhi, o di quanto la festa sia riuscita alla perfezione.

ore 20:30

"E. sei pronta? Dobbiamo andare, i miei ci aspettano a cena!" sento la voce di G. provenire da dietro la porta della mia stanza.

"Eccomi!" dico uscendo.

" Ma come ti sei vestita?" mi chiede allibito.

Indosso un vestitino di paillette nero, aderente e poco scollato, con le mezze maniche che arrivano sotto il gomito e le spalline gonfie, un tacco 12 nero di D&G, i capelli sciolti con boccoli sulle punte e un trucco abbastanza leggero.

Per il compleanno G. ha riservato il privé in una delle migliori discoteche di Roma, non oso pensare quanto gli sia costato, di solito si prende un tavolo da quindici e qualche bottiglia, e già così ti parte qualche migliaio di euro, ma tutto il privé é una follia. Ma quando hai soldi su soldi a disposizione, e vuoi restare alla storia, questa é la migliore delle scelte.

"Perché ti sembra eccessivo? Voglio risaltare lí in mezzo..."

"In mezzo alla sala di uno dei più eleganti ristoranti di Roma? Sí, probabilmente sembrerai l'escort più appariscente della serata...."

"Ristorante? Ma non era una cenetta tranquilla con i tuoi?"chiedo stupida,

"Precisamente una cenetta tranquilla con i miei e mio fratello, da ***!"

"Non ci credo. Avevi omesso il luogo."

"Dai non te la prendere, lo arai un bel vestito più sobrio da mettere! Cambiati velocemente peró, che tra un quarto d'ora dobbiamo essere lí!"

"Sai sono davvero tentata di non venire." dico con un'espressione contrariata.

"Niente cena, niente serata. Ci metto un attimo a farti togliere dalla lista invitati..." risponde ridendomi e spingendomi in camera.

"Sporco ricattatore." rispondo ridendo.

"Dai vediamo che tiri fuori da quell'immenso armadio"

Cosí mi arrendo, apro l'armadio dei vestiti e tiro fuori i più fattibili.

"Quello rosso mi piace, hai delle scarpe da abbinarci?"

"Sí, ma poi posso cambiarmi prima di andare in discoteca?" chiedo mentre mi tolgo l'abito nero.

"Perché? Va bene anche per la serata questo..."

"Lo prendo per un no?" chiedo, avvicinandomi a lui seduto sul letto.

"Per un no tassativo. E non mi corromperai..."

Cosí mi siedo sulle sue gambe, avvicino il mio viso al suo, e gli sussurro all'orecchio:

"Sei proprio... sicuro?"

"E. ..., non puoi... Ca**o, sono già passati dieci minuti! Muoviti dai!" dice, costringendomi ad alzarmi e fallire la mia impresa di convincimento.

Quello che nessuno diceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora