Lucy e Levy avevano lasciato le loro bambine in balia dei padri. Motivo? Avevano avuto uno strano attacco di shopping compulsivo.
Grosso errore.
Natsu e Gajeel non sapevano nemmeno da che parte girarsi.
* * *
Il rosato guardava la sua bambina dimenarsi tra le sua braccia, mentre muoveva i piccoli pugnetti e strillava.
«Oh, per amor del cielo! Questi cosi non stanno zitti!» sbottò il moro, dietro di lui.
Nemmeno il Drago di ferro sembrava cavarsela bene: teneva la sua bambina dalla tutina color ciclamino, usando solo l'indice e il pollice. Gajeel guardava il rivolo di bava scivolare dalla bocca della bimba e scorrere lungo il mento con un misto di disgusto e terrore.
«Mirai, per favore, finiscila di piangere.» fece il moro disperato.
Natsu osservò meglio sua figlia, pensando con sollievo che si era finalmente calmata. «Grazie a Dio, Mia sembra abbia finito.» mormorò lui stanco.
Appena finì di parlare, qualcosa sembrò disturbare il sottile olfatto del Drago di fuoco: un odore – meglio dire una puzza – gli invase le narici, costringendolo a portarsi una mano davanti al naso. E veniva proprio dal pannolino della sua bambina. Mia aggrottò le sopracciglia, si immobilizzò un attimo, poi scoppiò a piangere più forte di prima.
Natsu sbiancò. «Io non la cambio.»
Gajeel scoppiò a ridere. «E cosa vorresti fare? La lasci così?»
A reazione alle sue parole, anche Mirai ebbe lo stesso piccolo incidente della piccola Dragneel.
Il rosato ghignò, mentre il moro si disperdeva in una raffica di imprecazioni molto fantasiose tutte indirizzate alle mutande sporche di Zeref.
«Piccola ma letale.» sibilò il Drago di ferro.
«E adesso?» chiese Natsu, indeciso sul da farsi.
«Aspettiamo che entri qualcuno dalla finestra e che ci aiuti con i pannolini.»
«Ma se siamo al terzo piano.»
Il moro gli scoccò un'occhiataccia. «L'ironia deve essere qualcosa a te completamente oscuro, Salamander.»
Il rosato sbuffò, decidendosi ad andare in bagno e spalancando la porta. I timpani gli stavano saltando, diamine. Quella bambina invece di ereditare il suo potere di Drago, sembrava una sirena col mal di pancia. Si avvicinò a un cassettone, dove all'interno c'era una legione di pannolini. Si chiese come mai Levy ne avesse comprati così tanti. Sua figlia aveva per caso dei seri problemi intestinali?
Natsu sgattaiolò fuori dal bagno e raggiunse il suo amico, lanciandogli un pannolino. «Cosa ne fate di tutti quei pannolini? Gestite un mercato nero di quei cosi?»
Gajeel aggrottò le sopracciglia. «Aspetta di vedere l'orda di omogeneizzati dentro al frigo.» borbottò lui. «Anzi no, non farlo. Potresti essere immerso appena lo apri, non credo di essere in grado di aiutarti, poi.» aggiunse rabbrividendo.
Il rosato lo guardò sconcertato, poi lanciando un'occhiata terrorizzata alla porta del bagno e al frigo della cucina, si avvicinò alla piccola Mia e cominciò a toglierle la tutina rosa confetto. Quando si ritrovò davanti al pannolino, lo fissò dubbioso. C'erano disegnati degli elefanti rosa sorridenti che svolazzavano su delle nuvole. Perché usavano dei disegni del genere quando togliere quel coso era un supplizio? Avrebbero potuto disegnare qualcosa di più lugubre, sicuramente più adatto, un teschio ad esempio. Dopotutto, l'odore lo stava decisamente uccidendo.
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How to be a perfect father || Fairy Tail
FanfictionPiccola One-Shot. Lucy e Levy avevano lasciato le loro bambine in balia dei padri. Motivo? Avevano avuto uno strano attacco di shopping compulsivo. Grosso errore. Natsu e Gajeel non sapevano nemmeno da che parte girarsi. Genere: Comico. Personaggi...