2 - la mia solita vita -

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Ormai erano le 7:00 ed ero arrivato a destinazione, Torino, la mia cittá.
Scendendo dal treno andai addosso ad una ragazza che stava dormendo che era nel mio stesso vagone, non mi rigirai per scusarmi perchè dovevo sbrigarmi perche mi stava aspettando Justin, la stazione era stra piena di persone, tra persone che molto probabilmente andavano a lavorare e ragazzi sulla mia etá che andavano a scuola, al mattino tutto il mondo è in movimento fra le commissioni da fare al lavoro, nessuno si ferma, tutti in movimento come se nient'altro esistesse.

Usci dalla stazione e intravidi arrivare la macchima di Justin, si fermo e mi fece salire sul sedile, subito dopo ripartimmo, non ci dimmo nemmeno una parola c'era solamente il suono del motore dell'auto a stonare quel silenzio, dovevamo andare al nostro rifiugo dove avremo risolto delle questioni.

"È ritornato il capo in cittá, dovrebbe arrivare sta sera, sò che da poco che sei nei giri e non l'hai mai conosciuto è stato via per un bel po." Disse Justin senza tistogliere lo sguardo dalla strana.

"Sará un piacere conoscerlo, spero che non lo verranno subito a sapere i carabinieri, se no saremo tutti nella merda." Gli risposi rivolgendogli il mio sguardo verso di lui.

Non ci dimmo più niente per tutto il tragitto dalla stazione al rifugio, dopo una ventina di minuti arrivammo a destinazione, scendemmo ed eravamo in periferia di Torino, davanti a me ritrovai una casa semplice a due piani con tre box per le auto, era fin troppo strano, non feci domande e mi diressi verso l'abitazione, Justin prese le chiavi e aprii casa, appena misi piede in quella casa mi invade un dolce odore di Marijuana e l'amaro dell'alcool. C'erano due ragazzi che non avevo mai visto.

"Ehi ragazzi, cosa ci fate ancora qui?" Disse Justin rivolgendosi ai due ragazzi.

"Ehi Just, siamo venuti a prendere la merce, l'abbiamo finita." Rispose uno dei due ragazzi.

"Tranquillo,non l'abbiamo fumata tutta noi eh, oggi è andata molto bene." Ribattete l'altro ragazzo con lui.

"Perfetto, lui é Klaus, dobbiamo rivedere alcune questioni." Disse Justin andando al piano superiore.

Con cenno salutai i due ragazzi e mi diressi al piano superiore, segui Justin fino in una stanza, entrando mi occorsi che era un piccolo salotto, in cui c'erano due divanetti,una libreria e una tv, molto semplice, mi sedetti un divanetto e justin si mise in quello affianco.

"Fammi vedere un'pò che ti ha dato Nick."

Presi lo zaino e tirai fuori il sacchetto di cocaina e la misi sul tavolino, Just l'apri e mise una piccola quantita sul tavolino per poi creare delle strisce perfette.

"Nick si é fatto un culo cosi per rimediarla e sappi che é da vendere." Gli dissi alzando il tono di voce.

"Ma sai che la merce di deve approvare prima di metterla sul mercato" Rispose Justin e subito dopo tirò su la striscia, alzo lo sguardo verso il mio.

"Si è accettabile, si può mettere sul mercato, ehi vuoi?" Disse Justin con un debole sorriso.

"No, non voglio aver a che fare con queste cose." Gli risposi con voce sicura.

"Vabbeh non sai che ti perdi." Disse Justin rimettendo tutto al suo posto.

"Ascoltami fammi dei sacchettini, devo venderla e dare il ricavato a Nick." Gli chiesi.

"Okay, ma voglio il 50% del ricavato." Justin mi rispose con prepotenza

"Ti inculi alla grande, io mi sono fatto un culo per andare fino da lui andata e ritorno a notte fonda e non mi sono permesso di chiedergli una parte del ricavato quindi ora vattene a fanculo. Ci vediamo sta sera." Gli dissi alzando il tono della voce per poi alzarmi e dirigemi all'uscita dell'abitazione.

Presi un pullma per dirigermi verso in piazza, dovevo venderla tutta in una botta e avrei dovuto far molto velocemente perchè i carabinieri stavano seguendo ogni nostro passo ma noi eravamo molto più svestigli di loro, cosi chiamai un ragazzo che il suo nome al momento é irrilevante, era un ragazzino di 16 anni che da anni era in giri di droga e spaccio, decidemmo di vederci davanti alla fontana ovvero in piazzia e togliermi di tutto questo carico.

Ormai erano le 11:00 ed ero appena arrivato in piazza, vidi il ragazzo venirmi in contro, lo salutai e fortunatamente la piazza era vuota, parlammo per pochi secondi e gli diedi il sacchetto, i soldi li avrebbe dati a Justin anche se questa cosa non mi andava molto ad occhio, lascia perdere e mi diressi verso al Green Bar, finche mi accorsi di una ragazza con dei lunghi capelli castani impugnare una macchina fotografica diretta su di me, segui il sup sguardo, non sapevo se aveva visto qualcosa ma decisi di andare verso di lei per vedere la sua reazione finche una ragazza la sorprese da dietro molto probabilmente la stava salutando cosi decisi di andare direttamente al Bar.
Lasciando quella ragazza li, sperando che non abbia visto niente.

Elena: La Cattiva Ragazza.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora