Capitolo.3

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Dopo il tour Jongin ritornò verso la sua classe mentre Kyungsoo e sua madre ritornarono verso la segreteria per confermare il trasferimento. Fortunatamente, perché Kyungsoo era ancora molto confuso dalla sensazione che provava stando vicino a Jongin. Come poteva concentrarsi avendolo vicino? Tutto quello che riusciva a fare in sua presenza era ammirare le sue sensuali labbra muoversi e di certo non perché era l'unico modo per capire cosa dicesse.

Kyungsoo non si dava pace, avrebbe tanto voluto sapere cosa si provava ad avere quelle labbra premute contro le sue.  Anelava per un bacio del più piccolo, anche se ciò avrebbe significato far smettere di battere il suo cuore. Sapeva che quei pensieri non avrebbero portato niente di buono così si impose di ritornare con i piedi per terra, Jongin non sapeva che lui fosse sordo e questo piccolo particolare poteva cambiare tante cose. 

Molte persone che Kyungsoo aveva incontrato durante la sua vita avevano mostrato rispetto per lui e la sua disabilità, o alla fine vi avevano provato. All'inizio erano stati gentili e l'avevano trattato come  una normale persona, ma alla fine poteva vedere come in alcune situazioni erano imbarazzati e a volte vi era anche un piccolo luccichio d'obbligo nei loro occhi. Loro non volevano sembrare di mentalità ristretta così si costringevano ad essere gentili con lui, e questo  atteggiamento era invariabile sia tra i suoi coetanei che con le persone più grandi. Ma nel profondo loro non volevano aver nessuna relazione con lui e questo Kyungsoo poteva sentirlo, potevano prendere in giro loro stessi ma non più lui.


Era già abbastanza difficile trovare qualcuno con cui essere amico, quindi potete immaginare cosa volesse dire  trovare qualcuno che provasse un minimo d'interesse nei suoi confronti ed uscire con lui. Già era abbastanza difficile essere amico di un sordo, quindi perchè avere una relazione con uno di loro? Anche se qualcuno provava ad avere una relazione alla fine vi rinunciava, troppo stressante. Per questo Kyungsoo non aveva mai provato ad avere amici o una relazione, anche perchè aveva trovato conforto nella musica. 

Ormai erano passate un paio di giorni da quando aveva iniziato a frequentare la scuola, e aveva eretto come sempre una sorta di scudo per non essere ferito da chi lo circondava. Le persone anche in quel momento gli lanciavano strane occhiate, anche se stava semplicemente seduto in classe con Ryeowook di fianco che traduceva per lui le parole dell'insegnante con il linguaggio dei segni. Lui a quelle occhiatacce cercava di non prestargli più di tanto attenzione, ma era qualcosa che comunque lo feriva sempre.

''Ora, è giunto il momento di rispondere ad un vecchio indovinello'' disse il professore. Kyungsoo si voltò verso Ryeowook per capire di cosa stesse parlando il professore, posò la matita con cui aveva preso nota durante tutta la lezione e aspettò. ''Se un albero cade dentro una foresta e non c'è nessuno, questo provoca rumore? Qualcuno ha qualche soluzione o idea?'' Kyungsoo continuò a pensare alla domanda mentre il professore continuava a girare per tutta l'aula ''Oh su! Nessun idea?'' disse. '' Non è una domanda difficile. Dite tranquillamente ciò che pensate. Potrebbe essere molto più semplice di quel che pensate. Jongdae niente da dire?''

'' Io ho pensato a qualcosa'' rispose Jongdae '' Per me farebbe rumore. Non è troppo scontata la risposta?''

'' Ma non c'è nessuno lì per sentirlo, quindi come puoi esserne certo?''chiese Baekhyun, voltandosi verso Jongdae, che era seduto dietro di lui.

'' Perchè anche se non c'era nessuno lì per sentirlo cadere è pur sempre un albero''replicò Jongdae. ''E gli alberi sono pesanti, e le cose pesanti fanno rumore quando cadono''. Ryeowook traduceva la discussione a Kyungsoo, il quale timidamente alzò la sua mano.

''Si Kyungsoo!'' disse il professore avvicinandoglisi

Iniziò a muovere velocemente le sue mani rivolto verso Ryeowook ''Tutto dipende da come  viene definita la parola suono'' Ryeowook si concentrò sui movimenti delle mani di Kyungsoo '' è mentale o psicologico? Il suono psicologico viene definito come una serie di vibrazioni che possono utilizzare i nostri sensi per sentire ed ascoltare. Ma se si parla di suono mentale, non è una serie di vibrazioni, ma è come la nostra mente sente il suono. Quindi se il suono è psicologico allora si questo ha prodotto un suono, ma se è mentale allora no.''

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