*A scuola. Seconda ora di matetematica*
"E quindi ragazzi, se lo sommiamo con l'altro fattore, lo sottraiamo a 24 e lo dividiamo per la metà della radice, troviamo il risultato." Dice la prof, convinta che tutti quanti abbiano capito.
Ma un cazzo proprio. Chi la capisce questa? Non sa spiegare, è una cretina, a volte non viene a scuola, perché lavora? Cosa ha fatto per guardagnarsi il posto? Una scopata col preside? Bah.Noto che nessuno la sta ascoltando. Ci sono un gruppo di ragazzi, tra i quali Alex, Jayden e James che parlano e giocano col telefono.
Tre o quattro cheerleader che sghignazzano spettegolando ed indicando gli altri.
Tre o quattro ragazzi che ci provano con una, Sarah e Jess che parlano con Chloe ed io che gioco a tris con Michael.Praticamemte non fotte un cazzo a nessuno della lezione.
"Chi non ha capito, alzi la mano, lo rispiego" dice la prof, mentendo. Prima dice che lo rispiega e poi, quando alziamo la mano, ci strilla contro che siamo dei fannulloni che non ascoltano la lezione.Nessuno alza la mano.
"Va bene, allora la prossima volta ci sarà la verifica" afferma con un ghigno crudele. Mamma mia che stronza.Suona la campanella, annunnciando la nostra libertà.
Tutti ci alziamo e sbuffiamo. Esco dalla classe e vengo affiancata da Sarah.
"Capito qualcosa?"
"Certo che no"
"Ovviamente" sghignazza
"Vado a prendere qualcosa alla macchinetta, mi accompagni?" Le chiedo
"Prima devo pisciare" afferma girando sui tacchi per poi allontanarsi e salutarmi con la mano e camminando verso il bagno.La mia Sarah, chi la capisce?
*****
Comincio a camminare verso la macchinetta, quando una banda di tre ragazzacci attira la mia attenzione.
Quei tizi hanno bloccato al muro una ragazzina. Quello che sembra il capo le rovescia i libri che teneva in mano e la guarda con disprezzo.
Il ragazzo ha i capelli castani e gli occhi marroni, indossa una t-shirt e un paio di jeans neri.
Mentre i due dietro hanno a capelli biondi, ma uno ha gli occhi azzurri mentre l'altro verdi."Adesso dacci quei soldi sfigata!" Ringhia il ragazzo castano.
"Non li ho oggi, vi giuro che domani ve li porto!" Si difende la ragazza tra le lacrime
"Cazzate!"urla il ragazzo, guardandola infuriato."È la verità, vi prego, lasciatemi andare!"dice la ragazza tra i sighiozzi.
Il ragazzo le tira uno schiaffo, e lei piange ancora piú forte.
Allora non ci vedo più. Inizio a correre verso di loro prima che il ragazzo la schiaffeggi ancora, e gli blocco il polso con la mano.Mi paro davanti a lui.
"Non provarci mai più. Hai capito?" Gli dico con fare minaccioso.
Questa è la cosa che non sopporto in assoluto. Prendersela con persone più deboli, incapaci di difendersi. È alla pari con il razzismo e l'omofobia.Che persone disagiate! Vorrei farle sparire dalla faccia della terra.
"Chi ti credi di essere ragazzina?"fa per tirarmi uno schiaffo ma prima che potesse far schiantare la sua mano contro la mia guancia lo prendo per il polsi e gli assesto una ginocchiata nelle parti basse.Lo vedo piegarsi in due dal dolore ed imprecare.
Dopo un po' alza lo sguardo e mi incenerisce con gli occhi.
"Sei finita" mi minaccia ma volta lo sguardo e vede il preside, cosí scappa dalla parte opposta.Minacci due ragazze, fai per menarle, e poi scappi appena vedi il preside? Ma dico io, dove viviamo?
Mi giro dalla parte della ragazza e la guardo negli occhi.
È davvero carinissima. Ha i capelli neri e lisci, gli occhi verdi e porta un paio di occhiali con la montatura nera.
Ha un viso familiare, che sono sicura di aver forse gia visto, ma non ci faccio troppo caso."Tutto bene?"le chiedo, un po' titubante.
Annuisce frettolosamente e mette sú un sorriso forzato."Grazie"
"Di niente. Come ti chiami?"le chiedo ancora."Mi chiamo Jennifer"sussurra
"E tu?"
"Io sono Sophia, piacere" le porgo la mano.Lei la stringe e si piega per raccogliere i libri. Io la aiuto.
"Ciao Sophia, grazie di nuovo" mi saluta con un gesto della mano e con un sorriso forzato.
"Ciao Jennifer" la saluto e vado verso la macchinetta.Poverina, non deve essere stata la prima volta per lei, sembrava familiare a quelle situazioni. Mi chiedo se abbia avvertito di questo al preside, ma certo che no, oppure non sarebbe ancora in quella situazione.
Quei ragazzi mi fanno proprio schifo, proprio come il bullismo.*****
Tornata a casa, salgo le scale e mi butto sul letto.
Tra un paio d'ore tornerà Thomas, mio fratello.
È mancato qualche giorno perché la sua classe ha organizzato una gita in Irlanda.Mi manca tantissimo. Io e lui ci somigliamo molto. Stessi occhi. Stessi capelli, stessa bocca. Siamo molto, molto simili, solo che lui è di un anno più grande.
Dal rapimento di Charlotte mi è stato sempre vicino. Lui le voleva bene quasi quanto me. Dico "quasi" perché solo una gemella, sa davvero, quanto si vuole bene all'altra gemella.
Certamente anche lui le voleva molto, ma molto bene. Quando l'hanno rapita si è chiuso molto in se stesso, ed ha iniziato a frequantare brutte persone, ma ci siamo sempre sorretti a vicenda.
È il fratello maggiore perfetto, è solare, simpatico e dolce. Ma soprattutto è protettivo, forse troppo.
Odia Alex, secondo lui non è come io pensi, dolce e bello. Non so cosa glielo faccia pensare, è sempre stato bravo con me.
Prova un odio profondo verso di lui, inspiegabile. Magari un giorno lo capissi...
*****
Sento il campanello e mi fiondo ad aprire. È il mio Thom, non potessere più felice.
"Sophi!!" Esclama e mi abbraccia.Io mi aggrappo letteralmente a lui. Gli butto le braccia al collo e gli circondo i fianchi con le gambe.
"Thom! Mi sei mancato tantissimo!" stringo ancora di più la presa.
Per un attimo barcolla, rischiando di cadere all'indietro, ma poi ritrova l'equilibrio e mi fa scendere."Allora? Come va?"mi chiede entrando in casa sorridente. "Casa dolce casa!"si stravacca suo divano.
"Mh, come sempre." Rispondo "invece tu? Cosa hai fatto? Cosa hai visitato? Hai fatto strage di donzelle come tuo solito?" Ridacchio io.
"Diciamo che mi sono divertito, e, ovviamente ho fatto 'strage di donzelle' , come dici tu" mi risponde, ancora steso sul divano.
Lui mi racconta tutte le cose che ha fatto, cosa ha visitato, dove e quando.
Devo dire che ha fatto cose davvero belle. Lo invidio, quest'anno per il nostro 'pessimo comportamento' probabilmente non ci porteranno in gita, ma chi lo sa? Magari poi cambiano idea.Dopo un'oretta decido di iniziare a cucinare. La mamma non c'è, oggi ha un turno di notte e tornerà domani mattina verso le 7.00.
Preparo una zuppa di zucca e porro.
Apparecchio e chiamo Thom a tavola."THOM È PRONTO"urlo dalla cucina
"ARRIVO"mi risponde, urlando anche lui.La cena è molto tranquilla e passa tra risate e chicchiere.
Finito di mangiare chiedo a Thom di sparecchiare e vado a dormire.
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Two hearts
RomanceSophia, traumatizzata dal rapimento di sua sorella gemella Charlotte, non sarà più la stessa. Andrà avanti, avrà degli amici, ma comunque sarà per sempre perseguitata dal ricordo di quella notte. Sophia, incontrerà una persona speciale, che le feri...