Il ragazzino iniziò a camminare davanti a me, io lo seguì e lo stesso fece il cane.
Ci dirigemmo giù dalla collina verso una casa molto carina, una piccola casa di montagna.
La cosa che mi turbava di più è che nelle vicinanze di quell'edificio non vi erano altre abitazioni. Senza fare domande continuai a camminare, cercando di non far trapelare le mie emozioni, che in quel momento mi stavano lacerando l'anima.
Arrivammo davanti al giardino, era davvero molto bello.
La casa, fatta con mattoni rossi, era circondata da un giardino molto grande; vi era un orticello ed un laghetto con le papere. Era visibile un sentiero, che andava dietro la casa, dove probabilmente continuava il giardino.
Guardai il ragazzino, mentre ci avvicinammo alla casa, quando ancora non eravamo arrivati davanti alla porta, iniziò a chiamare a gran voce" NASTIII! DOVE SEI? GUARDA COSA HO TROVATO!"
Guardai il ragazzetto perplesso e lui ricambiò il mio sguardo sorridendomi e facendomi l'occhiolino.
Ad un tratto sentì una voce femminile, armoniosa ma severa allo stesso tempo, che stava urlando da dietro alla casa."TOMMI NO! BASTA ANIMALI! NE ABBIAMO FIN TROPPI! COS'È STA VOLTA? SE È UN ALTRO SERPENTE NON LO VOGLIO NEANCHE VEDERE!"
La voce si avvicinava sempre di più, fin che da dietro l'angolo della casa non sbucò una ragazza. Era alta all'incirca un metro e cinquanta, aveva i capelli raccolti in una treccia, con due ciocche che le incorniciavano il viso. Indossava dei pantaloni un po' larghi, marroni ed un maglioncino color senape quasi completamente coperto da un grembiule da giardinaggio.
Appena mi vide si fermò e mi guardò con gli occhi spalancati."Okay Tommaso, questa volta hai superato te stesso."
Io non sapevo cosa dire, ero nel nell'imbarazzo più totale.
Il razzino scoppiò a ridere, mentre la sorella arrossì, lievemente, per poi sorridermi e venirmi in contro.
Tommaso la guardò, sorridendo, per poi indicarmi"Lui è.. Beh lui è lui, l'ho trovato mentre stavo facendo pascolare il gregge"
La mia faccia in quel momento deve essere stata spaventosa.
Non sapevo cosa fare, mi sentivo smarrito, emozionato e spaventato nello stesso tempo.
Tommaso continuò"Ha detto che sarà il mio nuovo amico"
A quel punto lei mi tese la mano, sorridendo.
"Piacere, Anastasia"
Guardai la sua mano per un stante, per poi stringerla, un po' incerto.
"Piacere mio.."
Mi guardò, come se aspettasse qualcosa. Probabilmente stava aspettando che dicessi il mio nome, ma io non lo sapevo.. Non sapevo nulla di me.
Guardai Tommaso e lui mi lesse nello sguardo ed iniziò a parlare."Purtroppo c'è un problema Nasti..
Lui non ricorda nulla, ha perso la memoria."A quelle parole rabbrividì, era la verità è ciò mi faceva davvero troppa paura.
Lei cambiò espressione in un istante. Mi guardò con preoccupazione e comprensione.
Nel frattempo io stavo tremando, dopo aver passato la notte al freddo mi devo essere preso qualche malanno.
Lei se ne accorse e subito mi guardò apprensiva."Entriamo in casa, poi mi racconterai tutto, okay?"
Mi guardò con uno sguardo dolce, che mi fece sobbalzare il cuore per un istante.
Era davvero bellissima, sicuramente una delle ragazze più belle che io abbia mai visto, se potessi ricordare."G-grazie"
fu l'unica parola che fu in grado di uscire, mentre accennavo ad un sorriso, ma con lo sguardo basso.
Potevo davvero irrompere così nella vita di due completi sconosciuti caricandoli del mio problema?
Però era l'unica cosa che potessi fare.•Note autrice•
Eccoci giunti al terzo capitolo, che ve ne pare?
Fatemi sapere commentando ¥•¥Al prossimo episodio ;)
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Apri la testa
FantasyUn ragazzo, un sogno ed una scelta da fare. Riuscirà Michele a compiere la decisione giusta per decidere il suo futuro?