Capitolo 1

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"Questo non è vero Calcio"
"Ma senti chi parla, il grande Mark Evans"
Black, quell'uomo spregevole che ci aveva portato fin qui. Che ci aveva fatto passare tutto quello schifo. Che mi aveva buttato la verità in faccia. Una amara e difficile verità.
Black si mise a girare per la stanza. Nessuno di noi lo perdeva di vista. In quella stanza, pian piano, si stava creando una tensione, una tensione così grande che la si poteva quasi vedere.
Il silenzio, che Incombeva ormai da qualche minuto, fu interrotto dalle parole di Mark, o per meglio dire, dalle urla di Mark.
"Io le impedirò di distruggere il calcio"
Black, a quelle parole rise, rise una risata amara, forte e piena di odio. Con un sospiro disse
"Oh io non ne sarei così sicuro caro signorino Evans"
E fu a quel punto, che il tempo iniziò ad andare a rallentatore. Black tirò fuori una pistola e io capi, come capirono tutti gli altri, troppo tardi cosa stava succedendo.
Il colpo partì, in quel silenzio generale rimbombò forte. Era come un elastico che si stava rompendo, la tensione si era rotta e il panico stava arrivando.
Prima che il colpo arivasse dal suo destinatario Mark si voltò a guardarmi e mi sorrise. Un ultimo, bellissimo sorriso. Il colpo centrò il suo bersaglio. Mark cadde, senza alcun rumore, senza alcun lamento e fu in quel momento che il temo riprese ad andare alla sua normale velocità. Mi lanciai in avanti, ignorando i richiami di Paolo e Jude. Corsi da lui, corsi dal corpo inerme del mio migliore amico. Aveva gli occhi spalancati, un tempo erano felici e pieni di gioia, ora apparivano freddi e vuoti. Le lacrime iniziarono a scendermi lungo il volto, singhiozzando, con le dita delle mani chiusi i suoi occhi, così sembrava, solo addormentato. Eravamo tutti li, a piangere per il nostro capitano, per il nostro amico. Ad un tratto, sentii delle mani afferrarmi e trascinarmi via.
Io che mi dimeno per liberarmi, le lacrime che scorrono, le urla di Paolo e Jude e poi... il nulla.

2 settimane prima...
"Tesoro sbrigati, c'è Mark che ti sta aspettando!"
"Arrivo mamma!"
Corsi giù per le scale e Arrivai in salotto dove mi stava aspettando Mark.
Sorridendogli dissi
"Sei pronto Evans?"
"Certo dormigliona! Dai andiamo agli allenamenti!"

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