Charles Bukowski

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Una volta il buon vecchio Charles disse queste parole: "Volevo urlare quello che sentivo, ma rimasi zitto per paura di non essere capito." Ora, quante volte ci capita di pensare qualcosa e rimanere zitti per paura del giudizio della gente? Quante volte a scuola i professori fanno una domanda alla classe e tu sai la risposta ma stai zitto per paura di dire una cazzata e di conseguenza essere preso in giro dai tuoi compagni? Non so voi ma a me sempre. Perché l'uomo ha così paura del giudizio degli altri uomini quando anche gli altri hanno la stessa paura? Non ha molto senso perché se ci pensiamo io non dico niente perché ho paura che tu mi prenda in giro ma tu non dici niente perché hai paura che lui ti prenda in giro e così via... Allora se io non dico niente, tu non dici niente e lui non dice niente, cosa facciamo? Semplice, ci sono delle persone che non hanno paura di dire quello che pensano, non hanno paura che qualcuno li giudichi, se ne fregano e basta. C'è una cosa però da dire, non sempre queste persona hanno lo stesso scopo... C'è gente che lo fa perché non ha paura del giudizio altrui perciò non si fa problemi ad esternare le proprie idee ma c'è anche gente che lo fa per aver popolarità. Mi spiego meglio, quest'ultimi non dicono le proprie idee perché se ne fregano di quello che la gente pensa o dice, perché probabilmente quello che dicono non lo pensano neanche, semplicemente dicono quello che la gente vuol sentirsi dire, vogliono far ridere e sembrare il solito coglione di turno che ha perso il collegamento bocca-cervello o per altri oscuri motivi che non sto qui ad elencarvi. Dopo questo discorso, forse anche noioso ed inutile, non ho ancora risposto alla mia domanda... Perché l'uomo ha paura del giudizio delle altre persone quando anche loro hanno la stessa paura?

-A 

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