Che cosa ci faceva lui qui?
«Clifford?» Domandai ad alta voce, senza accorgermene.
«Parker?» Fece la mia stessa domanda.
«Oh, bene, vi conoscete già.»
Fu una donna alquanto ridicola vestita tutta di rosa, con parure di perle bianche.
«Tesoro, siediti.» Ordinò mia madre, e ovviamente mi avevano calorosamente riservato il posto affianco a Michael.
«Bene, ora possiamo mangiare.»
Dopo più di mezz'ora dalla fine del pasto, la gente continuava ripetere a mia madre che era fortunata ad avere una figlia così bella, non io ma quell'esserino di nome Amber.
Michael si accorse che stavo squadrando male mia sorellina.
«Sei gelosa?»
«No.»
«Io dico di sì.»
«FATTI I CAZZI TUOI.» Urlai, e tutti si girarono sconcertati dal fatto che una Parker dicesse parolacce. Che odio.
Io sono Sky Parker, non sono quell'oca di mia madre. Non è solo perché faccio parte di una famiglia di ricconi che cagano soldi, lecchini, e odiosi snob, lo debba essere anche io.
Sono quella disastrata. Diversa dagli altri. Ma...A me va bene così. Credo.
«Calmati.» Posò la mano sulla mia coscia, accarezzandola. Quello non era il Clifford di stamattina, quello che mi ha scopata come se non ci fosse un fottuto domani.
«Come mai tutta questa dolcezza?»
«Quella sottospecie di madre mi ha scoperto mentre cercavo di farmi una canna prima di venire qui...E mi ha tolto tutto.»
«Vieni con me.» Gli dissi.
«Mi sono stufata di tutte queste moine. Lo sappiamo che siete tutti qui solo per leccare il culo di questa deficiente. Me ne vado dove nessuno mi rompe le santissime palle!» Presi Clifford per il polso e lo trascinai con me, alzandomi.
Mia madre, sicuramente con aria sbigottita non aveva risposto a me, doveva sicuramente pararsi il culo con una delle sue solite scuse. "È solo un adolescente selvaggia, le manca il padre, che è sempre a lavoro... Non è colpa sua!"
Certo, scarichiamo tutta la colpa su papà, vero? Stupida troia. Non è solo papà a mancarmi, ma la sua continua assenza ha contributo a fare di me...Quel che sono ora.
Quando io e Michael fummo in camera mia, chiusi la porta. Guardandolo, mi ritornarono in mente le scene di questa mattina, nello sgabuzzino... Non sembrava affatto drogato come al solito. Ineffetti, se non ne aveva assunto da stamani... Si appoggiò alla scrivania con le mani per reggersi.
Restò in piedi ad aspettare qualche mia mossa, guardandomi. Mi avvicinai a lui, guardandolo negli occhi, in un momento mi passò per la mente che avrei davvero voluto baciarlo...
Ma poi tornai a fare quello che stavo facendo.
Aprii il cassetto della scrivania e tirai fuori un porta assorbenti.
«Ma sei seria?»
«Sì.» Lo aprii e tirai fuori la bustina magica.
«Oh....Ingegnoso.» Si stupì. Presi dalla camicia che indossavo stamattina, la 'cannuccia speciale' e diedi a lui l'onore di fare le righe.
Spostò tutti gli inutili oggetti che ostruivano le sue azioni, buttandoli delicatamente in terra. Gli passai un cartoncino resistente così da poter far uscire le righe dritte e spesse.
STAI LEGGENDO
My Babe. || MC - DADDY / SMUT
Fanfiction«Parlami un po' di te, Sky. Cosa ti piace fare?» «'Sta zitto e scopami.» ----------- ATTENZIONE: SCENE DESCRITTE. Copyright ↓ ©kayaisminex