L'iscrizione

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Non stavo più nella pelle. Non vedevo l'ora dei colloqui di orientamento scolastico. Di lì a poco avrei iniziato le superiori e speravo vivamente di non stare in classe con nessuno dei miei...com'è meglio definirli? Amici? Conoscenti? Forse nemici. In ogni caso mi sarebbe piaciuto andare in una scuola lontana da tutto e tutti. Aspettavo in segreteria con mia madre, mentre guardavo gli altri che ridevano e scherzavano. Mi sarebbe piaciuto stare con loro senza essere presa in giro. Sarebbe stato il paradiso. Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere, sussurrò Albus Silente al mio orecchio. Spesso mi immaginavo che i personaggi dei libri mi mormorassero citazioni che risolvevano i problemi. Peccato che non fosse così. Strinsi la mia copia di "Percy Jackson e la Battaglia Finale",adoravo quel libro. L'avevo portato con me per non far caso ai miei compagni. A quel punto strinsi forte la copertina del libro cercando di non piangere mentre un mio "amico" mi passava davanti e mi sussurava -Ciao, t***a- ma dovevo essere forte. In quel momento aprii il volume alla pagina che avevo segnato. Mi piaceva molto leggere la scena dove Annabeth e Percy venivano buttati sott'acqua e si baciavano. Mi riempiva il cuore di tenerezza e della speranza di trovare qualcuno di altrettanto dolce. Non mi accorsi che era il mio turno finchè mia madre mi riscosse e disse -Tesoro, è ora di andare- così senza rispondere mi alzai dal divanetto in pelle nera su cui ero seduta e la segui silenziosamente nella stanza in cui avremmo deciso dove mandarmi per i prossimi cinque anni. Appena entrammo la prof di matematica ci indicó due sedie e noi ci sedemmo. A quel punto l'insegnante di italiano nonché coordinatrice di classe disse -Signora abbiamo riflettuto sul caso di sua figlia molto a lungo, come suppongo che sappia tutti la prendono sempre di mira. Per questo motivo vorremmo mandarla in una scuola, dove non dovrebbe incontrare nessuno dei suoi attuali conpagni. È particolarmente portata nella mia materia. Io e il resto delle mie colleghe vorremmo mandarla alla Creative Books Academy. È una scuola in cui la materia principale è l'italiano. La scuola è situata a Milano, e mi piacerebbe che sua figlia la frequentasse perché riuscirebbe a scrivere un libro, ma non penso che lei voglia vist...
La prof non riuscì a finire che mia madre euforica disse-Certo che voglio mandarla!!! Luna tu cosane pensi?- Io mi presi un attimo per pensare. Sicuramente avrei incontrato delle fangirl e forse un fanboy. Quindi risposi con voce decisa- Si!!!-
Mamma dopo aver tirato un sospiro di solievo disse-Allora è deciso! Dove dormirà?
La Gilderest nonchè prof di italiano le rispose-La scuola ha dei dormitori dove ospitano tutti gli studenti.
Mamma con tono autoritario disse-La iscrivete voi o...?
Non riuscì a finire perché la Dadlin (prof di matematica) la interruppe bruscamente-Si certo lo facciamo noi!!!Ha altre domande?
La mamma balbettó un no poco convinto poi le professoresse ci congedarono. Gli altri vedendomi così felice dissero - Ti hanno detto che ti mandano al manicomio?- Io dissi tutta arrabbiata-A differenza tua io vado nella scuola di letteratura migliore d'Italia!!! A Milano!!!- dopo averlo urlato tornai a casa e mi stesi sul letto. A quel punto mi misi a leggere fan fiction e poi a sclerare come una pazza  perché l'autrice aveva ucciso Hermione! C'è Hermione!!! Poi lasciai perdere e senza cenare andai a letto, certa che il giorno dopo si sarebbe rivelato impegnativo.

Spazio autrice
Allora...niente...scusate per il capitolo corto e basta ciao!

Diario di una fangirl Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora